Vertice Ue, accordo su embargo a petrolio russo. Michel: "Stop immediato a 2/3 di import"

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I leader si sono riuniti per un Consiglio europeo straordinario. Tra le misure l'esclusione dal sistema swift del principale istituto di credito russo e l'offerta di 9 miliardi per la ricostruzione. Il premier Draghi: “Essenziale Putin non vinca guerra. Rischio catastrofe alimentare”

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Al vertice europeo è stato raggiunto un accordo sull'embargo al petrolio russo che è parte del sesto pacchetto di sanzioni anti-russe. Secondo quanto riferisce il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, "riguarda immediatamente più di 2/3 delle importazioni di petrolio dalla Russia, tagliando un'enorme fonte di finanziamento per la sua macchina da guerra". "Accolgo con favore l'accordo al Consiglio europeo di stasera sulle sanzioni sul petrolio contro la Russia", scrive poco dopo su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. La misura, sottolinea, "ridurrà di circa il 90% le importazioni di petrolio dalla Russia in Ue entro la fine dell'anno".

Fonti diplomatiche riferiscono che per dare il via libera all'embargo sul petrolio russo i leader Ue hanno concordato di inserire nel testo delle conclusioni una postilla nella quale si prevede l'adozione di "misure di emergenza" nel caso di un'interruzione delle forniture del greggio da parte della Russia. 

Il pacchetto di sanzioni prevede anche l'esclusione dal sistema swift della Sberbank, il principale istituto di credito russo. I leader Ue si sono inoltre dichiarati pronti a offrire 9 miliardi per la ricostruzione in Ucraina.

Il summit

La notizia arriva al termine di un summit nel quale è intervenuto anche il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi. “È essenziale che Putin non vinca questa guerra. Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se può essere utile parlargli. Sono scettico sull'utilità di queste telefonate, ma ci sono ragioni per farle. Queste conversazioni dimostrano che è Putin a non volere la pace”, ha detto il premier. “Il confronto con Putin – ha aggiunto – è necessario per risolvere il problema del grano, della sicurezza alimentare. Il rischio di una catastrofe alimentare è reale: e se non ci sarà una soluzione, dovrà essere chiaro che la colpa è di Putin" (GUERRA IN UCRAINA, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE DI SKY TG24 - I VIDEO E I REPORTAGE DALL'UCRAINA)..

L’intervento di Draghi al vertice Ue

Sul conflitto russo, Draghi ha sottolineato che “deve essere l'Ucraina a decidere che pace vuole. Se l'Ucraina non è d'accordo sui termini, la pace non può essere sostenibile”. Riguardo all’entrata di Kiev nell’Unione europea, ha aggiunto: "Offrire all'Ucraina lo status di Paese candidato può essere un gesto simbolico importante, un messaggio di sostegno nel mezzo della guerra". Sulla crisi energetica, ha ribadito: “Non possiamo immaginare che dopo il conflitto la nostra politica energetica tornerà come prima. Quello che è successo è troppo brutale. Dobbiamo muoverci ora per cambiare i nostri fornitori di energia nel lungo periodo". Riguardo alle sanzioni, Draghi ha invece spiegato: "Dobbiamo mantenere l’unità. L'Italia è d'accordo sul pacchetto, purché non ci siano squilibri tra gli Stati membri". 

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Posizioni iniziali distanti sulle sanzioni

E proprio le sanzioni sono stati uno dei temi più caldi del Consiglio europeo, con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen che prima dell'intesa aveva detto: “Ho aspettative basse su un accordo nelle prossime 48 ore". Sulle sanzioni era arrivato l’attacco premier ungherese Viktor Orban: "Se ci troviamo in questa situazione è colpa della Commissione europea, che ha presentato il sesto pacchetto di sanzioni senza prima avere l'accordo degli Stati membri, un modo di fare irresponsabile". 

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Zelensky: approvate le nuove sanzioni "il più rapidamente possibile"

Al vertice europeo, in video collegamento, è intervenuto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Durante il suo discorso, durato una decina di minuti, ha lanciato un appello all'Europa a "restare unità e a non dividersi" e ha chiesto che siano approvate le nuove sanzioni "il più rapidamente possibile". Tra il quinto e il sesto pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca, l'Ucraina ha subito "molti danni, molti ucraini sono stati uccisi e molti bambini sono morti", ha detto. Il leader ucraino ha poi ringraziato l'Europa "per la solidarietà e gli aiuti" inviati, ma ha avvertito che a Kiev "servono più armi". Ha poi ricordato che la guerra dura ormai da 95 giorni e che "la situazione nel Donbass è molto critica". "Ho ringraziato il presidente Zelensky per il suo discorso sincero ai membri del Consiglio europeo. Aumenteremo la tua liquidità e ti aiuteremo a ricostruire l'Ucraina. Continueremo a rafforzare la tua capacità di difendere il tuo popolo e il tuo Paese", ha twittato Charles Michel dopo l’intervento del presidente ucraino.

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