
Guerra Ucraina, crisi del grano: i Paesi più esposti e le possibili rotte alternative
Il blocco dei porti ucraini sta creando gravi conseguenze economiche e alimentari in tutto il mondo. Molti Paesi dipendono dall’export di Kiev per i cereali ma l’agricoltura è in ginocchio. Le istituzioni stanno studiando piani per implementare nuove vie con cui far uscire questi prodotti dai confini

Il blocco dei porti ucraini sta creando gravi conseguenze economiche in tutto il mondo. Senza gli scali sul Mar Nero, il mancato export soprattutto di grano e mais rischia di avere risvolti drammatici in molti Paesi del mondo che si riforniscono da qui. L'Italia, rispetto ad altri Paesi, ha una dipendenza più limitata dai cereali di Russia e Ucraina: è del 2,5% per il grano duro, del 5% per il grano tenero e del 15% per il mais
GUARDA IL VIDEO: Crisi del grano, le rotte e i paesi più esposti
L'inizio della guerra in Ucraina è coinciso con un balzo del prezzo del grano. Rispetto a inizio 2022, si è raggiunto un costo del 30% superiore
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
Gran parte dell'Ucraina sta subendo un forte calo del volume di produzione agricola, in particolare per quanto riguarda il grano. Meno campi coltivati e soprattutto porti chiusi: basti pensare che il 95% dell'export passava per il porto di Odessa
Ucraina, foto satellitari mostrano navi russe che caricano grano
La Fao segnala che è rischio il 25% del grano mondiale. Infatti Ucraina e Russia controllano il 28% del commercio di questo bene. Quasi un terzo dei campi ucraini resteranno incolti quest'anno
Guerra del grano e aumento flussi di migranti, l’allarme dell’intelligence e del Viminale
Ci sono 38 Paesi nel mondo in crisi alimentare che dipendono in maniera totale dal grano russo o ucraino. Per loro questi blocchi significano una situazione di emergenza. Tra i più esposti ci sono Yemen, Sudan, Nigeria e Etiopia
Ucraina, export del grano bloccato. In Lituania primo treno per aggirare il blocco russo
Da settimane l'Ue è al lavoro per elaborare un piano europeo con lo scopo di salvare il grano ucraino. Si va dall'aumento dei mezzi a disposizione alla maggiore flessibilità alle dogane, dal dare priorità ai treni provenienti dall'Ucraina sulla rete europea fino alla accesso ai depositi Ue per i cereali ucraini
Guerra in Ucraina, export grano bloccato: le conseguenze globali della crisi alimentare
Con i porti ucraini bloccati, la strategia per esportare il grano e il mais del Paese definito "il granaio d'Europa" passa da rotte alternative, ad esempio usando i treni e sfruttando i confini occidentali verso Moldavia e Polonia

Rispetto all'inizio dell'anno e quindi prima della guerra, il World Food Programme stima che se il conflitto dovesse continuare, a fine anno ci sarà un aumento del 20% di persone nel mondo che non avranno cibo a sufficienza, come causa dell'invasione russa e dei porti ucraini bloccati

David Beasley, direttore esecutivo del World Food Programme, ha detto ricordato l'importanza di "aprire i porti" visto che "centinaia di milioni di persone dipendono da queste forniture"

Il commissario Ue per l'agricoltura, Janusz Wojciechowski, rilancia l'idea di "organizzare corridoi alternativi per il grano e il mais ucraini"