
Guerra del grano e aumento flussi di migranti, l’allarme dell’intelligence e del Viminale
I timori sono legati ai riflessi 'africani' della guerra in Ucraina. Gli 007 e il ministero dell'Interno pongono l'attenzione sull'aumento dei flussi migratori determinato dalla crisi alimentare. Lamorgese: pane razionato in Tunisia ed Egitto, crisi umanitaria

Destano timori i riflessi 'africani' della guerra in Ucraina. Intelligence e Viminale li seguono da tempo, con un’attenzione particolare all’aumento dei flussi migratori determinato dalla crisi alimentare che interessa tanti Paesi della sponda Sud del Mediterraneo che dipendevano dall'import di cereali da Kiev
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Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha parlato di rischio di "una crisi umanitaria senza precedenti: il 50% dei cereali consumati in Tunisia proviene dall'Ucraina. Sia in Egitto che in Tunisia c'è già il razionamento del pane, è un effetto indotto dalla guerra”
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È una problematica “che l'Europa deve mettere al centro, perché la crisi alimentare determinerà povertà assolute ed andrà ad influire sui flussi migratori”, ha aggiunto Lamorgese
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Gli arrivi via mare di quest'anno intanto sfiorano quota 18mila contro i 13.700 dello stesso periodo del 2021. E al primo posto tra le nazionalità di chi sbarca si trovano gli egiziani (3.305), seguiti da bengalesi (3.040) e tunisini (2.091)
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Va sottolineato che l’incremento dei flussi è dato anche dalle tante situazioni di instabilità che caratterizzano il continente africano. La Libia è senza un leader, alle prese con due Governi contrapposti, mentre la Tunisia è in crisi politica permanente. Il Sudan, invece, è stato teatro di un colpo di Stato, e il Sahel ha visto l’infiltrazione di miliziani russi di Wagner
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In questi scenari, la crisi del grano potrebbe essere l'acceleratore di un flusso migratorio verso l'Europa che potrebbe assumere dimensioni imponenti

Il tema è stato portato anche all'attenzione del Copasir dal direttore del Dis, Elisabetta Belloni. Il presidente del Comitato, Adolfo Urso, ha invitato a non chiudere gli occhi davanti a quello che si configura come un ulteriore strumento della strategia di Mosca per destabilizzare l'Europa

"Qualcuno - ha spiegato Urso al Senato - ha detto che, come conseguenza dei cambiamenti climatici, da qui a qualche decennio ci potrebbero essere movimenti migratori di milioni di persone"

"Io dico", ha aggiunto, "che questa minaccia è molto più incombente: già nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, se non si garantisce la sicurezza alimentare, se non si liberano i porti ucraini e non si consente di fornire il grano ai popoli dell'Africa, ben prima avremo una massa migratoria che premerà sull'Europa come una bomba demografica innescata da chi ha lanciato una guerra permanente per sottomettere la nostra Europa" (In foto, Mariupol)