
Guerra in Ucraina, Kiev può vincere la guerra? Le ipotesi degli esperti
Mentre in un primo momento si dava quasi per certa la sconfitta di Kiev, oggi c’è chi pensa che possa prevalere anche alla luce delle difficoltà russe sul campo. Stoltenberg (Nato): “L’Ucraina può vincere il conflitto”. Ecco cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane

A quasi tre mesi di distanza dall’inizio del conflitto in Ucraina, non è più così chiaro quale delle due parti prevarrà e quali conseguenze ci saranno. Entrambi gli schieramenti si dicono certi della vittoria, ma diversi osservatori riconoscono che non c’è più uno squilibrio di forze in campo
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Nei giorni scorsi, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che "la guerra ha cambiato fisionomia. Inizialmente era una guerra in cui si pensava ci fosse un Golia e un Davide, essenzialmente di difesa disperata che sembrava anche non riuscire. Oggi il panorama si è completamente capovolto: certamente non c'è più un Golia, certamente quella che sembrava una potenza invincibile sul campo e con armi convenzionali si è dimostrata non invincibile"
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Su una possibile vittoria di Kiev si è espresso anche l’ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica Leonardo Tricarico, citato dal Messaggero. Se per l'Ucraina "vincere significa ributtare fuori dai confini fino all’ultimo soldato russo, la risposta è sì, è possibile". L’esperto non dà per scontata la sconfitta della Russia ma dice che, se le cose continuassero a procedere in questa direzione, c’è sicuramente una possibilità che questa si realizzi
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Affinché ciò avvenga "nasta che si mantenga il trend osservato fino a oggi, anche con minore intensità, nella direzione di una progressiva chiusura della forbice iniziale tra le capacità militari di una parte e dell'altra, via via a favore dell’Ucraina", osserva
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Tricarico crede anche che una guerra "ad alta intensità come quella che osserviamo oggi non può durare a lungo, né da parte russa né ucraina". Afferma inoltre che, mentre “vediamo debilitato e logoro lo strumento militare russo, sia concretamente sia nel morale", quello ucraino è “irrobustito ogni giorno di più”
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La possibilità che Kiev possa prevalere nel conflitto è rilanciata anche dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: “L'Ucraina può vincere questa guerra”, ha detto durante una riunione dei ministri degli Esteri dell’Alleanza atlantica
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Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore della Difesa e oggi responsabile Difesa di Azione, citato dal Messaggero, dice che “Putin è obbligato a vincere” ma “se i generali non annientano l’esercito ucraino, Putin ha perso”. E ancora: "Questo sta già accadendo, tant’è che i russi si sono accorti che non potevano avanzare su tre fronti, li hanno ridotti a due ritirandosi da Kiev ma anche questi due sono troppi e hanno abbandonato Kharkiv, per concentrarsi infine nella parte meridionale del Donbass”
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Camporini è cauto nell’assegnare la vittoria a una delle due parti. I russi, dice, “hanno ottenuto finora risultati modesti, ma ancora positivi” mentre gli ucraini sembrano prevalere in alcuni fronti ma devono anche “guardarsi dalla Bielorussia, fare attenzione a cosa succede in Transnistria” e “non possono concentrare le forze soltanto dove si combatte”

Si è invece sbilanciato Marat Gabidullin, ex comandante del gruppo mercenario russo Wagner. In un’intervista alla Stampa ha detto che "la Russia non aveva le informazioni e l'intelligence giuste sull'Ucraina”, ha "un miscuglio di gruppi che non si coordinano tra loro” e "alla fine perderà la guerra". Per Gabidullin "la guerra sarà lunga e se i russi riuscissero a tenere i confini degli oblast di Donetsk e Luhansk, si fermerebbero: non perché vogliono, ma perché non hanno assolutamente le forze per andare oltre"
L'intervista a Gabidullin
Un’opinione simile è stata espressa anche dall’analista militare Phillips O'Brien, secondo cui Putin "non capisce la realtà della situazione in Ucraina, o la ignora volontariamente” e “senza passi concreti per costruire una nuova forza, la Russia non può combattere una lunga guerra e l'orologio del fallimento del loro esercito in Ucraina ha cominciato a segnare il tempo"
Il tweet dell'analista
Uno degli aspetti che ha aiutato l'Ucraina a reagire è stato il supporto internazionale. "Continueremo ad aiutare l'Ucraina con le armi e con i finanziamenti per tenere in piedi lo Stato", ha ribadito anche nelle ultime ore la ministra degli Esteri della Germania, Annalena Baerbock. "Noi come G7 sosteniamo ogni loro passo, perché tutti in Ucraina possano vivere in pace e sicurezza nel loro Paese come noi in Europa. La aiuteremo fino alla fine perché il nostro obiettivo è che la strategia imperiale dell'aggressione russa non abbia successo"