
Ucraina, come cambierà l'impegno italiano e le possibili armi in arrivo
Il nostro Paese contribuirà al rafforzamento del fianco est della Nato, mentre sulla fornitura di armi il ministro della Difesa Guerini precisa: "L'invio è finalizzato a consentire all'Ucraina di difendersi". Secondo quanto si apprende, l'obiettivo è anche quello di dotarla di tecnologie che possano prevenire attacchi alle infrastrutture

Tra i Paesi che stanno rafforzando l’Ucraina c’è anche l’Italia. In un recente intervento, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini (in foto) ha difeso questa scelta dicendo che “l'invio di armi è finalizzato a consentire all'Ucraina di difendersi e di difendere la propria popolazione dall'aggressione russa" e che le nuove forniture non costituiscono un innalzamento, bensì “la prosecuzione del nostro impegno”
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Guerini ha anche affermato che l'Italia manderà truppe in Ungheria e Bulgaria nell’ambito di un rafforzamento del fianco sud est della Nato, dove il nostro Paese è già presente con una componente terrestre in Lettonia, una componente aerea in Romania e Islanda, e una componente navale nel Mediterraneo Orientale
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I dettagli di questa missione, ha aggiunto, saranno forniti in una delibera che verrà portata in Consiglio dei ministri le prossime settimane, ma Il Corriere della Sera ha già anticipato alcuni aspetti. Secondo quanto riporta Fiorenza Sarzanini, sono oltre 600 i soldati che nelle prossime settimane partiranno per Romania e Ungheria mentre 500 verranno mandati in Bulgaria. Si tratta di appartenenti ai nuclei speciali come lagunari, paracadutisti, alpini, incursori del Comsubin. All’Italia potrebbe inoltre essere affidato il compito delle operazioni in Ungheria
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Difficilmente verranno invece diffusi dettagli sulle armi. Come ha spiegato nei giorni scorsi il presidente del Copasir, Adolfo Urso, la questione viene appositamente tenuta all’oscuro sia per questioni di sicurezza nazionale sia perché non si vuole informare la Russia, dandole così un potenziale vantaggio
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Il Corriere riferisce però che l’esigenza ora è quella di aiutare l’Ucraina nell’intercettazione di droni, con i disturbatori di radar e con le tecnologie che, più in generale, potrebbero prevenire attacchi alle infrastrutture. Per questo, "sono stati previsti gruppi di lavoro che coinvolgano gli esperti di Leonardo e di altre industrie specializzate"
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Per quanto riguarda le armi pesanti, la testata riferisce che, grazie all’attuale “copertura normativa” , l'Italia potrà continuare ad inviare fino al 30 settembre mortai, lanciatori Stinger, mitragliatrici pesanti Browning, colpi browning, mitragliatrici leggere, lanciatori anticarro, colpi anticarro, razioni K, radio così come elmetti

Tra i Paesi che più si sono impegnati sul fronte dell’assistenza militare, ci sono gli Stati Uniti. In un’intervista a Fox News, il portavoce del Pentagono John Kirby ha detto che il Paese ha iniziato ad inviare armi a Kiev "molto prima dell'invasione" da parte della Russia e sta continuando a farlo
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Da Washington sarebbero arrivati artiglieria pesante, obici, droni che possono essere trasformati in bombe volanti, diverse armi antiaeree e i missili Javelin. In generale, gli Stati Uniti hanno fornito soprattutto armi che l’esercito ucraino conosceva già, ma anche i cosiddetti droni Switchblade
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La Germania ha invece fatto discutere per la sua riluttanza a fornire armi pesanti e per alcune affermazioni controverse del cancelliere Olaf Scholz. Secondo quanto riferisce Deutsche Welle riportando varie fonti, il Paese ha promesso a Kiev 7 obici ma non arriveranno prima dell’estate. Avrebbe invece già inviato diversi Panzerfaust, 100 mitragliatrici, 100mila bombe a mano, duemila mine, circa 5.300 cariche esplosive e 16 milioni di colpi di munizioni di vario calibro
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Sono invece di fabbricazione turca i droni Bayraktar TB2, le armi che più di altre sembrano aver permesso all’Ucraina di reagire all’aggressione russa per motivi ancora da chiarire. Sono considerate, a seconda dei casi, molto utili o molto temibili perché sono facili da manovrare, da trasportare e colpiscono con molta precisione. Inoltre, sono relativamente poco costose
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