
Guerra in Ucraina, quali Paesi mandano armi a Kiev e le minacce di Mosca
Diversi Paesi occidentali stanno fornendo mezzi ed equipaggiamenti alla nazione per contrastare l’invasione russa, mentre Mosca avverte su una possibile risposta contro chi si schiera e aiuta militarmente gli ucraini. La situazione

Dal 24 febbraio, giorno dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, diversi Paesi occidentali hanno iniziato a fornire armi a Kiev. Le consegne hanno riguardato principalmente armi difensive, tra cui lanciamissili Javelin, carri armati T-90 e droni turchi. Spesso gli aiuti includono anche dispositivi di protezione come elmetti e giubbotti antiproiettile e razioni di cibo
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Dagli Stati Uniti è stato recentemente approvato un nuovo pacchetto di aiuti da 800 milioni di dollari che include 72 obici da 155 mm, 72 veicoli corazzati per trainarli, 144.000 colpi di munizioni e più di 120 droni tattici "Phoenix Ghost" sviluppati dall'aeronautica americana specificamente per soddisfare le esigenze dell’Ucraina
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La Casa Bianca ha inviato anche elicotteri, obici e mezzi corazzati per il trasporto di personale. In precedenza sarebbero stati forniti a Kiev 1.400 sistemi antiaerei Stinger, 5.000 missili anticarro Javelin, diverse migliaia di fucili con munizioni e una serie di altre attrezzature
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L’Ucraina, prima dell’inizio della guerra, aveva circa 20 droni Bayraktar TB2, costruiti dall'esercito turco. Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha dichiarato che all'inizio di marzo Kiev ha ricevuto nuovi droni, che secondo alcuni esperti sarebbero 16
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Dal Regno Unito sarebbero arrivati più di 200.000 pezzi, inclusi 4.800 missili anticarro NLAW e un piccolo numero di missili Javelin. Annunciato anche l'invio di altri 6.000 missili, costituiti da armi anticarro e ad alto potenziale esplosivo. Sempre Londra avrebbe inviato missili antiaerei ad alta velocità Starstreak e, secondo i rapporti, ha in programma di inviare lanciamissili corazzati Stormer, su cui può essere montato Starstreak. Ha anche promesso di inviare 120 veicoli corazzati Mastiff, Wolfhound e Husky e un nuovo sistema missilistico antinave
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Dal Canada sono arrivati circa 118 milioni di dollari con l’annuncio dell'invio di aiuti militari difensivi, armi e munizioni, bombe a mano, lanciarazzi, apparecchiature di sorveglianza e rilevamento. Inviata in Ucraina, per la prima volta, anche artiglieria pesante, come obici M777 e munizioni

La Germania ha annunciato che avrebbe inviato 1.000 armi anticarro, 500 missili terra-aria Stinger, circa 2.700 missili antiaerei Strela e munizioni in Ucraina. Inoltre sarebbero stati inviati circa 100 mitragliatrici, 100.000 granate, 2.000 mine, 15 bombe demolitrici, detonatori e cariche esplosive

L’Italia non ha rivelato quante e quali armi sono state fatte pervenire in Ucraina, mentre la Spagna ha spedito 200 tonnellate di equipaggiamento militare, inclusi 30 camion, diversi veicoli speciali per il trasporto pesante e 10 piccoli veicoli carichi di materiale militare. La Francia ha consegnato oltre 100 milioni di euro di equipaggiamento militare, tra cui diversi pezzi di artiglieria pesante

La Norvegia ha inviato in Ucraina 100 missili antiaerei Mistral di fabbricazione francese e 4.000 armi anticarro M72. La Svezia ha annunciato alla fine di febbraio che avrebbe inviato 5.000 lanciatori anticarro monouso e altri 5.000 lanciatori anticarro a marzo, insieme ad attrezzature per lo sminamento. La Finlandia ha fatto sapere che avrebbe mandato 2.500 fucili d'assalto, 150.000 proiettili e 1.500 lanciatori anticarro monouso

La Polonia ha inviato droni missili anticarro Javelin, fucili d'assalto Grot, mortai da 60 mm e missili terra-aria a corto raggio MANPAD. La Slovacchia ha finora fornito materiale militare per un valore di circa 62,5 milioni di euro e ha fornito anche un sistema di difesa aerea S-300. La Romania ha dichiarato che avrebbe inviato carburante, munizioni e altro equipaggiamento militare per un totale di tre milioni di euro

La Lettonia ha contribuito con materiale militare per un valore di oltre 200 milioni di euro, tra cui munizioni, missili antiaerei Stinger e relative piattaforme di lancio, velivoli senza pilota e droni. La Lituania ha dichiarato di aver inviato decine di milioni di euro di aiuti militari all’Ucraina che comprendono missili antiaerei Stinger, mortai, fucili, munizioni e altre attrezzature militari. Dall’Estonia sono arrivati missili del sistema missilistico anticarro Javelin, obici da 122 mm, mine anticarro e cannoni anticarro, pistole e munizioni

La Slovenia ha annunciato l'invio di kalashnikov e munizioni. La Repubblica Ceca ha donato materiale militare per un valore di 45,2 milioni di euro, comprese armi leggere e missili. I media locali hanno riferito che Praga ha inviato obici semoventi Dana e lanciarazzi RM-70 Grad, carri armati T-72 di fabbricazione sovietica e veicoli da combattimento di fanteria

Il Belgio sostiene di aver inviato 5.000 fucili automatici e armi anticarro. I Paesi Bassi hanno promesso 200 missili Stinger. La Grecia ha fornito aiuti difensivi, tra cui 400 kalashnikov, lanciatori e munizioni. Il Giappone ha annunciato che invierà generatori elettrici e droni

Intanto la Russia minaccia l’uso di armi nucleari. “La Nato è impegnata in una guerra per procura contro di noi”, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ammonendo che questo contribuisce ad aumentare “considerevolmente” il rischio di una guerra nucleare contro l’Occidente. Intanto, è possibile che razzi russi cerchino di distruggere i centri operativi ucraini come risposta agli aiuti Nato a Kiev, mentre è meno remota l’ipotesi che la Russia bombardi un Paese della Nato, come la Polonia, da dove partono le armi occidentali destinate all’Ucraina