Tra pochi giorni il parlamento del Paese deciderà l'entrata nell'Alleanza Atlantica. La guerra in Ucraina ha accellerato un processo già avviata da anni in un Paese del Nord Europa pronto a difendersi dal punto di vista militare dagli attacchi russi
Entro metà maggio si saprà se la Finlandia entrerà a far parte della Nato. La decisione spetta al Parlamento che ha 200 deputati. “La nostra volontà politica è quella di prendere la decisione sull’eventuale ingresso della Finlandia nella Nato con la maggioranza più larga possibile, coinvolgendo anche l’opposizione” dichiara il Ministro della Cooperazione allo Sviluppo e del Commercio Estero finlandese Ville Skinnari in un’intervista a La Stampa. La Finlandia attende da anni questo momento, la guerra in Ucraina ha accelerato il processo che, come ha ribadito Skinnari, vuole essere quanto più unanime possibile. “Noi socialdemocratici formeremo la decisione il 14 maggio, spero che ci sia unanimità”.
Skinnari: vogliamo prendere decisioni molto presto
"Abbiamo analizzato la situazione in poco tempo, settimane, non mesi, e abbiamo riferito al parlamento. Vogliamo prendere decisioni molto presto. Stiamo completando la partnership con la Nato, abbiamo accordi bilaterali con Svezia, Regno Unito, Norvegia, Stati Uniti che sono un partner molto importante per la Finlandia, e ovviamente l’Unione europea che ha rafforzato la sua resilienza negli ultimi anni” ha sottolineato il ministro finlandese.
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Skinnari: siamo pronti dal punto di vista militare
L’entrata della Finlandia alla Nato sarà un segnale molto vigoroso, “sia all’interno che all’esterno del Paese” ribadisce Skinnari . La Finlandia si aspetta sicuramente una reazione della Russia ma non è preoccupata perché si sente pronta dal punto di vista militare. “Abbiamo uno degli eserciti più forti d’Europa” ribadisce Skinnari “ Le 285 mila unità di riserva, partecipano a frequenti esercitazioni. Il nostro sistema di sicurezza, come di controllo delle frontiere, è un modello orizzontale molto studiato. Il nostro ruolo in Europa è quello di essere produttori di sicurezza e stabilità. Noi siamo pronti a resistere per decenni, è nel nostro Dna” conclude Skinnari.
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Siamo la porta verso l'Asia
L’invasione russa in Ucraina ha avuto un impatto negativo nell’economia del Paese del Nord Europa che si dice pronto a reagire. “Il 5% del nostro export è in Russia. Molte aziende finlandesi hanno affari in Russia, il turismo russo è importante. Ma siamo pronti a cercare mercati alternativi. Sarà importante la collaborazione con l'Unione Europea " fa sapere Skinnari che parla del progetto della Finlandia di diventare indipendente dalla Russia dal punto di vista energetico. Puntiamo ad essere a emissioni zero entro il 2035, uno dei target più ambiziosi nel mondo, ma sappiamo di essere sulla buona strada. Lavoriamo con il settore privato. Non è il governo che fa investimenti, collaboriamo e supportiamo. Per esempio i progetti nucleari sono di aziende private. La più grande centrale europea è in Finlandia ed è di un privato".