
Guerra in Ucraina: gli errori commessi dalla Russia, secondo gli analisti
Le forze armate di Mosca, in questi due mesi di conflitto, hanno commesso degli errori che hanno sorpreso anche gli esperti militari occidentali. Dall’ipotesi iniziale di una guerra lampo, all'offensiva su più fronti senza il raggiungimento della superiorità aerea, alle colonne corazzate senza sostegno e vulnerabili alle imboscate, alla mancanza di coordinamento, fino alla sottovalutazione della resistenza ucraina: ecco la loro analisi

La guerra russa in Ucraina è iniziata da due mesi e, in questo periodo, le forze armate di Mosca hanno commesso degli errori che hanno sorpreso anche gli analisti militari occidentali. Da un'offensiva iniziale su più fronti senza il raggiungimento della superiorità aerea, alle colonne corazzate senza sostegno e vulnerabili alle imboscate, alla mancanza di coordinamento, fino alla sottovalutazione della resistenza ucraina: ecco l’analisi degli esperti
GUARDA IL VIDEO: Ucraina, due mesi di guerra: le foto simbolo
Gli analisti concordano sul fatto che l’obiettivo iniziale del presidente russo Vladimir Putin fosse una guerra lampo che portasse a una rapida deposizione del governo di Zelensky: le forze messe in campo, però, non erano state calibrati per affrontare una forte resistenza come quella opposta dagli ucraini
Guerra Russia-Ucraina, tutti gli aggiornamenti
Perché l'intelligence ha commesso questi errori di calcolo? “I leader politici russi hanno imposto al comando militare uno scenario assolutamente assurdo, secondo il quale tutto sarebbe accaduto come durante l'annessione della Crimea nel 2014. Pretendevano che l'esercito russo venisse accolto come liberatore in tutta l'Ucraina, tranne che nei territori occidentali. È chiaro che il comando militare russo non era pronto per tale resistenza da parte degli ucraini”, ha spiegato l'esperto militare russo Alexandre Khramchikhine
Guerra in Ucraina: i reportage e le dirette di Sky TG24. VIDEO
“I russi hanno completamente sottovalutato i rapporti di forze”, ha detto anche Vincent Tourret della Foundation for Strategic Research (Frs). “L'unica parte dell'operazione che era intesa come operazione di guerra – ha aggiunto – è stata l'assalto all'aeroporto di Hostomel e il tentativo di decapitare il governo ucraino. Le altre truppe russe sono entrate nel Paese come se stessero per impossessarsene, con un altissimo numero di bersagli che le ha disperse completamente sul territorio”
Guerra in Ucraina, reggimento Azov pubblica foto di Mariupol dall'altoLo scorso 24 febbraio, la Russia ha dato il via all’offensiva su tre fronti simultanei, spargendo i suoi 150mila soldati a Nord verso la capitale Kiev, a Est e a Sud. Le truppe di terra si sono mosse senza aver raggiunto il controllo dello spazio aereo, nonostante 500 velivoli mobilitati: questo, secondo tutti gli specialisti, è stato un grosso errore
Guerra Russia-Ucraina, due mesi di conflitto: le immagini simbolo. FOTO
“La conquista della superiorità aerea è la chiave di tutto in un conflitto moderno. Avrebbero dovuto distruggere i caccia ucraini, i radar, i sistemi terra-aria, le piste di atterraggio", ha spiegato un pilota francese ad Afp. Un esempio è il tentativo di presa dell'aeroporto di Hostomel, che ha visto unità d'elite paracadutarsi senza supporto aereo, mentre lunghe colonne corazzate avanzavano prive di copertura, finendo nel mirino dei droni tattici Bayraktar turchi

A terra, poi, le manovre si sono rivelate farraginose, mostrando intoppi nella catena di comando e lacune nell'addestramento. In due mesi, secondo il blog specializzato Oryx, i russi hanno perso oltre 500 carri armati e più di 300 veicoli blindati
“Questo non significa la fine dell'era dei carri armati”, ha sottolineato William Alberque, esperto militare dell'Istituto internazionale di studi strategici (Iiss) di Londra. “I veicoli corazzati – ha spiegato – funzionano bene se combinati con l'artiglieria, la fanteria e il supporto aereo", aspetto assente nella prima fase della guerra in Ucraina. La catena logistica ha poi faticato a tenere il passo

Inoltre, i numerosi attacchi russi sono mancati di precisione: secondo Washington, solo il 50% degli attacchi di migliaia di proiettili ha colpito il bersaglio previsto. Al contrario, "gli ucraini erano straordinariamente preparati. Hanno organizzato una vera e propria operazione diversiva senza cercare di difendere i loro confini, nel raggio del fuoco dell'artiglieria, ma diluendo invece le loro risorse terrestri e aeree nel territorio e raggruppandosi nelle città, per complicare l'offensiva russa", ha spiegato una fonte militare europea

Dopo aver fallito l'accerchiamento e la presa di Kiev, Mosca ha deciso di cambiare strategia e concentrarsi sulla conquista della regione del Donbass, che comprende le due oblast di Donetsk e Lugansk già in parte conquistate dai separatisti nel 2014. Da allora "si assiste a un certo consolidamento" degli sforzi militari russi, con "un comando unificato e un obiettivo più coerente", ha confermato Alberque, che prevede una dura battaglia su un terreno difficile, ricco di fiumi e foreste

"Gli ucraini hanno un vantaggio sul campo. Combatteranno una battaglia di posizione per complicare la manovra e il rifornimento russi", ha commentato un alto funzionario francese, osservando però che Kiev ora dovrà fare i conti con linee di rifornimento molto allungate, perché le armi fornite da Stati Uniti ed Europa provengono da Ovest