
Il presidente russo si consulterebbe con una ristretta cerchia di alleati e consiglieri di cui fanno parte amici di vecchia data, ma anche politici e oligarchi

Spesso si parla del presidente russo Vladimir Putin come di una persona sempre più isolata, che prende decisioni in modo autonomo. Sembra però che anche il capo del Cremlino conti su una ristretta cerchia di consulenti e alleati. Si tratterebbe di persone che gli sono fedeli da decenni e che non gli hanno mai dato motivo di dubitare
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Non si sa di preciso chi faccia ora parte di questo gruppo, ma almeno fino al mese scorso Il Telegraph e altre testate parlavano di Nikolai Patrushev, Alexander Bortnikov e Sergei Naryshkin che, in comune con Putin, hanno un passato nel KGB

Patrushev è al momento Segretario del Consiglio di Sicurezza della Russia e avrebbe su Putin un'influenza misurabile solo a quella di pochissimi altri. Nel 1999 fu proprio Patrushev a sostituirlo alla guida del FSB e da anni pensa che l'Occidente costituisca una minaccia per la Russia, una posizione reiterata anche di recente e che sembra piuttosto condivisa tra le persone più vicine a Putin
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Bortnikov è il "protegé" di Patrushev, secondo quanto riferiva Il Telgraph, nonché la persona che ha preso il suo posto alla guida del FSB nel 2008. Nell'articolo, la testata scriveva anche che in un'intervista alla Rossiyskaya Gazeta del 2017 ha difeso il comportamento della polizia segreta durante le purghe degli anni '30. Secondo Andrei Soldatov, un esperto citato dalla Bbc, Bortnikov è importante ma non mette alla prova il presidente né gli dà consigli nella maniera in cui fanno altri
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Naryshkin è il capo dei servizi d'intelligence esterni nonché la persona che Putin pressò, interrompendolo più volte e chiedendogli di parlare chiaro, durante una riunione del Consiglio di sicurezza della Russia precedente all'invasione. Alcuni analisti avevano visto in questa scena la dimostrazione del fatto che il presidente si stesse isolando sempre di più, ma altri non erano d'accordo. Secondo Soldatov, "Putin si diverte a prendere in giro i suoi più stretti collaboratori"
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Una persona che appare spesso a fianco di Putin è il ministro degli Esteri Sergei Lavrov (in foto, a destra) ed è da anni il più alto funzionario russo. Secondo la Bbc, la sua presenza mostra che Putin conta molto sulle figure del passato, ma pare che il ministro sia stato messo da parte per la questione ucraina. Anche il Telegraph riferisce che, nonostante le apparenze, sembra avere poca influenza. Sarebbe invece una figura cruciale il ministro della Difesa Sergei Shoigu (in foto, a sinistra), con cui Putin va anche a caccia e pesca insieme

Molto fedele a Putin è anche Dmitrij Medvedev, diventato Presidente della Russia quando il suo successore non poteva più candidarsi avendo già ricoperto quella posizione per due mandati di fila. Il Corriere scrive che allora sembrava un riformista, ma negli anni ha rivisto le sue posizioni. Oggi è vicepresidente del Consiglio di sicurezza e di recente ha detto che le "stupide sanzioni" imposte a Mosca “consolideranno solo la società russa e non causeranno malcontento popolare”

Altre figure da tenere a mente sono Viktor Zolotov (in foto) - ex bodyguard di Putin e oggi a capo della Guardia Nazionale della Federazione russa, un corpo militare governativo che è stato schierato anche in Ucraina - e Valentina Matviyenko, presidente del Consiglio federale russo. La loro influenza sul presidente non sarebbe però paragonabile a quella esercitata dalle altre persone sopra citate

Secondo quanto si apprende, la cerchia di alleati di Putin comprenderebbe in tutto una ventina di persone e tra queste non ci sono solo politici, ma anche imprenditori come Gennady Timchenko (in foto). Non si sa con certezza se ne faccia parte anche Evgenij Prigozhin, ma è una figura chiave nella Russia odierna

Noto come "il cuoco di Putin", è stato inserito inserito dall’FBI nella lista dei russi che avrebbero finanziato la Internet Research Agency, l’agenzia di propaganda e disinformazione accusata di avere interferito nella campagna elettorale del 2016, e sarebbe uno dei maggiori finanziatori del gruppo filonazista militare Wagner, che sta ora combattendo in Ucraina

Tra le persone che stanno cercando di conquistarsi la fiducia del presidente c'è il leader ceceno Ramzan Kadyrov, che ne ha bisogno per indebolire i suoi oppositori, mentre ha abbandonato il presidente Anatoly Chubais (in foto), l'inviato russo per il clima che si è dimesso per i disaccordi dovuti all'Ucraina e ha anche lasciato il Paese.