Ucraina, Kiev crea un archivio online “per documentare i crimini di guerra della Russia”
Il governo ucraino spiega di aver creato questo sito per raccogliere le “prove delle atrocità commesse dall'esercito russo”. Si divide in diverse sezioni: una è dedicata alle vittime, alle torture e agli ostaggi, un’altra è sugli stupri, un’altra ancora sulla distruzione di numerose proprietà culturali. Tante le foto e le testimonianze. “L'Ucraina non si arrenderà finché tutti i colpevoli non saranno puniti”, si legge
"Abbiamo creato un archivio online per documentare i crimini di guerra della Russia". Ad annunciarlo è stato il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba, su Twitter. "Le prove raccolte delle atrocità commesse dall'esercito russo in Ucraina garantirà che questi criminali di guerra non sfuggano alla giustizia", ha aggiunto
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L’archivio creato dal governo ucraino si apre con la scritta “Al di là del male, anche durante la guerra” e il suono delle sirene d’allarme. Poi ci sono tante foto che documentano le torture e le atrocità del conflitto. Non solo le immagini dei morti, ma anche delle donne e dei bambini sopravvissuti finora ai bombardamenti e immortalati mentre fuggono dalle bombe
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L’archivio, spiega l’Ucraina, è stato creato con l’obiettivo di documentare “i crimini di guerra della Russia” commessi in questi primi 45 giorni di conflitto attraverso le testimonianze dei sopravvissuti, le Ong presenti nel Paese e i reportage dei media internazionali
L'archivio online
L'archivio si divide in diverse sezioni: una è dedicata alle vittime, alle torture e agli ostaggi; un’altra è sulla distruzione di numerose proprietà culturali, spesso documentate dalle foto del “prima e dopo i bombardamenti”
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C’è anche una pagina con il racconto dettagliato sugli stupri delle donne: in alcuni casi sono loro stesse a raccontare, altre volte le testimonianze sono affidate ai social. Ci sono anche le intercettazioni telefoniche tra i soldati russi che si vantano dello stupro sulle donne. "Le violentano di notte e di giorno, davanti ai figli, molto spesso dopo aver ucciso i mariti", si legge sul sito
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C’è anche il racconto, pubblicato su Facebook, di una donna ucraina che riporta la testimonianza di una sua amica 29enne che è sopravvissuta ai bombardamenti ma è stata stuprata da un soldato russo: "L'ha violentata per una settimana. Diceva di volerla portare via dalla guerra. Quando lei si è rifiutata perché non poteva abbandonare la madre malata, ha ucciso l’anziana. Davanti ai suoi occhi". La donna, dice l’amica, è “ora in un centro di riabilitazione. Lascerà presto il Paese"
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Poi ci sono i numeri: 1.563 morti, tra cui 167 bimbi, 4.820 crimini di guerra, 6.800 edifici distrutti, 439.420 civili deportati, di cui oltre 91mila bambini. Cifre che Kiev documenta con testimonianze dei sopravvissuti e dei giornalisti Ma soprattutto con foto
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Ci sono quelle del massacro di Bucha, dove il bilancio delle vittime è salito a 360, di cui 10 bambini. Le immagini che raccontano di questo massacro mostrano alcuni cadaveri con le mani legate, altri completamente carbonizzati
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Il sito è aggiornato al’’8 aprile con l'attacco alla stazione di Kramatorsk che ha provocato oltre 50 morti. "Come il massacro di Bucha, come tanti altri crimini di guerra russi, questo attacco deve essere inserito tra le accuse che saranno portate in tribunale, cosa che dovrà accadere", ha detto in un videomessaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Tutti gli sforzi del mondo dovranno essere diretti a ricostruire ogni minuto. Chi ha fatto cosa, chi ha dato gli ordini, da dove sono arrivati i razzi, chi li ha portati, come l'attacco è stato organizzato"
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“Hai il coraggio di sentire come suonano le sirene in Ucraina in questo momento? Pensa alla loro disperazione ogni giorno quando sentono questo suono. Sanno che la distruzione e la morte stanno arrivando. Ma nella vita reale, gli ucraini non possono semplicemente disattivare quel suono. Può costare loro la vita", si legge sull'homepage del sito
E ancora: "Decenni fa la comunità internazionale decise di fermare le morti su larga scala di civili durante i conflitti armati. Furono create le regole di guerra, che proibivano uccisione di civili, inflizione di torture ai prigionieri e lancio di armi letali in insediamenti non protetti. Nonostante le regole di guerra siano stabilite in trattati internazionali come le Convenzioni di Ginevra, lo Statuto di Roma e altri accordi, molti firmati dalla Russia, vengono ora violate senza scrupoli da migliaia di soldati russi inviati in Ucraina dal loro dittatore Putin"
"A causa dei crimini di guerra della Russia in Ucraina, 42 Paesi hanno già presentato ricorso alla Corte penale internazionale dell'Aja per avviare un'indagine. Se il tribunale decide contro la Russia, le persone che hanno perpetrato questi crimini possono essere detenute in qualsiasi Paese che riconosca la giurisdizione di questo tribunale. Questo è solo l'inizio. La comunità internazionale è determinata a condannare la Russia e a ritenerla responsabile di questi crimini atroci", si legge nella sezione “Ci sarà giustizia?”, dopo le storie raccolte nell'archivio
Nell'ultima parte dell'archivio si legge: "Sì, sarà fatta giustizia (...). L'Ucraina non si arrenderà finché tutti i colpevoli non saranno puniti. Stiamo raccogliendo prove e testimonianze, comprese foto e video shock, in modo che il tribunale possa condannare gli autori di questi crimini di guerra"