
Guerra in Ucraina, l'orrore a Borodyanka: “Duecento corpi sotto le macerie”
Nella cittadina a nord ovest di Kiev, occupata dalle forze russe che si sono ritirare il primo aprile, si contano danni e vittime dell’occupazione. “Stiamo cominciando adesso a portare via i corpi perché i russi non ce lo hanno permesso”, ha denunciato il sindaco

La ritirata russa dai territori a nord di Kiev sta svelando le atrocità della guerra: dopo il massacro di Bucha, dove le forze ucraine hanno trovato decine di cadaveri dopo essere rientrate in città ed è stata avvistata una fossa comune, anche Borodyanka inizia a contare le sue vittime
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“Ci sono i corpi di circa 200 civili sotto le macerie dei palazzi colpiti a Borodyanka dai bombardamenti russi”, ha denunciato Georgiy Erko, sindaco della città (In foto: un palazzo sventrato dai bombardamenti)
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“Il 24 febbraio siamo stati la prima città ad essere bombardata”, ha spiegato il sindaco. “Stiamo cominciando adesso a portare via i corpi perché i russi non ce lo hanno permesso fino a quando c'è stata l'occupazione” (In foto: una donna piange tra le macerie della città)
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I militari russi si sono ritirati dalla città il primo aprile: “Ci hanno detto che potevamo evacuare ma sparavano a chiunque uscisse in strada, affiggendo cartelli affinché restassimo in casa e disegnando il simbolo dell'occupazione ovunque”, ha detto ancora Erko (In foto: un giocattolo tra le macerie della città)
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Intanto il difensore civico ucraino Lyudmila Denisova ha denunciato “numerosi casi di tortura di civili nei territori liberati dagli occupanti razzisti"

"Bambini di meno di 10 anni uccisi con segni di stupro e tortura sono stati trovati nella città di Irpin", ha aggiunto Denisova. "Il 'campo per bambini di Prolisok' ha ospitato per tre settimane la base di un'unità dell'esercito razzista”

“Nel seminterrato trovati 5 cadaveri di uomini con le mani legate dietro la schiena, torturati e poi uccisi a sangue freddo”, ha raccontato ancora il difensore civico ucraino

Ad avvalorare le denunce delle autorità ucraine è intervenuto anche il segretario di Stato americano, Antony Blinken, secondo cui quello che è accaduto a Bucha "non è un atto isolato ma parte di una campagna deliberata per uccidere, torturare e stuprare civili"

Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo al Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha denunciato che “la Russia porta avanti azioni terroristiche e sta commettendo i peggiori crimini di guerra"

Zelensky ha aggiunto che “i militari russi e i loro comandanti devono essere processati per crimini di guerra, centinaia di migliaia di ucraini sono stati deportati in Russia”

Secondo il presidente dell’Ucraina “serve un tribunale sul modello di Norimberga per processare la Russia per i suoi crimini di guerra in Ucraina”

L’ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, ha parlato di una "montagna di prove" dei crimini di guerra russa: ci sarebbero “rapporti credibili" che indicano come decine di migliaia di civili ucraini siano stati rapiti e mandati in campi di smistamento per poi essere deportati in Russia