Putin potrebbe allargare la platea dei chiamati alle armi arruolando civili per accrescere le fila dell’esercito e utilizzare una serie di strumenti restrittivi anche per gli stessi cittadini russi. Plausibile l’imposizione del divieto di manifestare, la disconnessione dal mondo esterno, il cibo razionato e restrizioni finanziarie
4 marzo. Questa la data indicata dal consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, per la votazione da parte della Russia della legge marziale. Podolyak, che ha partecipato al primo incontro dei negoziati tra Mosca e Kiev, ha postato su twitter la notizia: “Il 4 marzo entrambe le camere del parlamento russo si riuniranno per una sessione straordinaria d’urgenza. A quanto ho capito, l’imposizione preventiva della legge marziale in Russia è all’ordine del giorno” (GUERRA IN UCRAINA, il Liveblog - lo Speciale - il racconto degli inviati di Sky TG24).
Cos'è la legge marziale
La legge marziale è sistema di governo straordinario che prevede la sospensione temporanea delle leggi ordinariamente in vigore e il passaggio del controllo della normale amministrazione della giustizia ai tribunali militari. Le conseguenze dell’introduzione della legge marziale variano da nazione a nazione ma, generalmente, limita ulteriormente la libertà dei cittadini introducendo il divieto di manifestazioni, riunioni politiche e uno stringente coprifuoco oltre a un allargamento degli arruolati nell’esercito.
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Legge marziale in Ucraina
L’Ucraina ha introdotto la legge marziale lo scorso 24 febbraio, all’indomani dei primi scontri e delle prime occupazioni da parte dell’esercito russo nei territori del Donbass. A darne l’annuncio fu lo stesso presidente ucraino Zelensky: “La Russia ha effettuato attacchi alle nostre infrastrutture militari, alle nostre guardie di frontiera. Sono state udite esplosioni in molte città dell’Ucraina. Stiamo introducendo la legge marziale in tutto lo Stato” – disse chiamando i civili alle armi e vietando di lasciare il Paese a tutti gli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni.
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Le conseguenze
Con l’introduzione della legge marziale Putin potrebbe quindi allargare la platea dei chiamati alle armi arruolando civili per accrescere le fila dell’esercito e utilizzare una serie di strumenti restrittivi anche per gli stessi cittadini russi. Plausibile l’imposizione del divieto di manifestare, la disconnessione dal mondo esterno, il cibo razionato e restrizioni finanziarie. Putin potrebbe dunque isolare ancora di più la Russia attuando una politica propagandistica tutta incentrata sul conflitto e sul nemico ucraino.