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Impennata costo del kebab in Germania: l'idea del "prezzo politico" che vale 4 miliardi

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©IPA/Fotogramma

Il partito di estrema sinistra Die Linke propone in Parlamento l'introduzione di un tetto massimo al prezzo del popolare panino di 4,9 euro che scende a 2,90 euro per i giovani, in particolare quelli provenienti da famiglie a basso reddito. Il cancelliere Olaf Scholz esclude l'idea in quanto "non attuabile" in un'economia di libero mercato 

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Il kebab, in tedesco Döner, al centro delle polemiche in Germania. Il piatto di carne arrostita allo spiedo, le cui vendite ammontano a circa 7 miliardi di euro l'anno, è passato dai 4 ai 10 euro in due anni. L’ impennata del costo del panino- importato in Germania dagli immigrati turchi- mette in difficoltà il cancelliere Olaf Scholz che viene sempre più spesso interpellato sull'argomento durante le sue apparizioni pubbliche. Tanto è vero che il suo governo ha deciso di spiegare sui social che se i prezzi sono saliti questo è in parte dovuto all'aumento di altri costi, da quelli degli affitti a quelli dell'energia. In Parlamento nel frattempo c’è chi vuole però mettere un freno ai prezzi del piatto preferito dai giovani. La proposta si chiama “Dönerpreisbremse” ed è presentata dal partito di estrema sinistra Die Linke che vuole porre un tetto massimo di 4,90 euro a panino e voucher da distribuire ai giovani più poveri per portarlo al “prezzo politico” di 2,90 euroCosto dell’operazione: 4 miliardi di euro l’anno. 

2150176770 - ©Getty

Il prezzo "politico" del kebab

 

Il partito raccomanda un prezzo massimo di 4,9 euro e a 2,90 euro per i giovani, in particolare quelli provenienti da famiglie a basso reddito, per i quali - sostiene - il piatto di carne grigliata, tagliata a fette sottili e condita con verdure tritate finemente, salsa all'aglio o al peperoncino e avvolta in una focaccia - è un ingrediente base della dieta quotidiana. E suggerisce che ogni famiglia riceva buoni kebab giornalieri. Sulla base delle stime di 1,3 miliardi di Doener consumati nel paese ogni anno – 400mila al giorno solo a Berlino – questo programma di sovvenzioni costerebbe 4 miliardi di Euro l'anno, ha calcolato Die Linke.

 

Scholz esclude l'idea del tetto sul prezzo

 

Anche i Verdi, tradizionalmente poco inclini a raccomandare il consumo di carne, hanno sollevato il caso in parlamento: "Per i giovani - ha dichiarato la deputata Hanna Steinmueller - in questo momento è una questione importante quanto il luogo in cui si trasferiranno quando se ne andranno di casa. So che non è un problema di tutti i giorni per molte persone qui", ha detto ai colleghi parlamentari, "ma penso che come rappresentanti degli elettori siamo obbligati a mettere in evidenza queste diverse prospettive". Scholz ha escluso l'idea del tetto sul prezzo in quanto "non attuabile" in un'economia di libero mercato. Ha invece elogiato il "buon lavoro della Banca centrale europea" nel ridurre l'inflazione. Ma sui social non è mancato chi ha chiesto il ritorno di Angela Merkel, sostenendo che quando era lei alla cancelleria "il Doener era sotto controllo". 

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