Covid, record nuovi casi: quasi 300mila. Ministro Véran rimarca efficacia vaccini

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Sono 271.686 i contagiati in 24 ore nel Paese, ben oltre il record di 230mila di fine dicembre, con un tasso di positività schizzato al 15% e vicino ai record dell'autunno 2020. Supera, per la prima volta da mesi, quota 20mila il numero dei ricoverati (20.186) e nei reparti di terapia intensiva i pazienti sono 3.665, 11 in più rispetto a lunedì. Anche se il numero di contagi provoca "vertigini", il ministro ha sottolineato la protezione dei vaccini contro le forme gravi

La variante Omicron del coronavirus continua a far salire i casi in diversi Paesi, tra cui la Francia. Nel Paese i nuovi contagiati sono quasi 300mila: 271.686, ben oltre il record di 230mila di fine dicembre, con un tasso di positività schizzato al 15% e vicino ai record dell'autunno 2020. Il ministro della Salute Olivier Véran, in Parlamento, ha parlato di cifre da “vertigini” ma allo stesso tempo ha rimarcato l'efficacia dei vaccini per contenere gli effetti gravi. Poi, nonostante l'ostruzionismo di parte dell'opposizione, ha difeso il piano del governo, che prevede un Super pass per accedere a bar, ristoranti e trasporti a lunga percorrenza. In Francia, tra l'altro, è sotto osservazione al Sud una nuova variante di origine africana, al momento con una decina di casi rilevati (AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE).

In Francia record di contagi in 24 ore

In Francia, quindi, è stato segnato un nuovo record di contagi in 24 ore: 271.686, secondo la struttura pubblica francese della Sanità. Il ministro della Salute Olivier Véran aveva parlato davanti ai deputati di "poco meno di 300mila" casi qualche ora prima. Supera, per la prima volta da mesi, quota 20mila il numero dei malati Covid ricoverati (20.186), quasi 600 in più di lunedì. Nei reparti di rianimazione e di terapia intensiva i pazienti sono 3.665, 11 in più. Sono stati 297 i decessi registrati oggi. Oltre 25,5 milioni di francesi hanno avuto una dose di richiamo, 51.833.129 persone hanno la vaccinazione completa. Se il numero di contagi provoca "vertigini", ha sottolineato il ministro, la protezione garantita dai vaccini protegge contro le forme gravi: "Per un malato vaccinato con richiamo in rianimazione, ce ne sono 20 non vaccinati nei reparti di terapia intensiva".

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Il dibattito sul Super Green pass

Intanto, in Francia è ripreso il dibattito parlamentare sul Pass vaccinale, una sorta di Super Green pass come in Italia, interrotto lunedì sera a sorpresa a causa di diversi deputati delle opposizioni contrari a proseguire fino a notte. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, è stato deciso che il dibattito potrà proseguire nella notte, in virtù di quanto previsto da un articolo del regolamento dell'Assemblée Nationale. Dopo le polemiche per la sospensione, con il governo che ha puntato il dito contro "l'associazione degli irresponsabili" - soprattutto estrema destra ed estrema sinistra, con la partecipazione di parlamentari dei Républicains - è arrivata la presa di posizione di Valérie Pécresse, candidata di quest'ultimo partito alle presidenziali: "Non ci opporremo al testo di legge sul pass vaccinale, né al Senato, né in Assemblée Nationale", ha assicurato. La stessa Pécresse ha tuttavia denunciato "l'impreparazione" del governo nelle risposte fornite durante la crisi sanitaria.

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Scuole riaperte

In Francia la scuola ha riaperto dopo le vacanze di Natale. Le classi elementari sono sottoposte a un nuovo protocollo sanitario che prevede, fra l'altro, che una classe possa essere chiusa soltanto a partire da 3 casi di Covid e "in funzione della situazione, in presenza, ad esempio, di un altissimo numero di casi". Accanto a questo provvedimento, anche l'obbligo di sottoporre gli allievi a 3 tamponi in 4 giorni se c'è un positivo in classe. Gabriel Attal, portavoce del governo, ha però sottolineato che i figli di francesi appartenenti al personale sanitario potranno continuare ad andare in classe anche se la loro è stata chiusa per contagi da Covid-19. "Abbiamo previsto di accogliere ovunque in Francia i bambini del personale sanitario, così che i genitori possano continuare a lavorare", ha spiegato.

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Non meno di 30 milioni di tamponi a dicembre

Nel Paese, a dicembre sono stati effettuati non meno di 30 milioni di tamponi: 28 milioni dei quali sono stati rimborsati dalla Sécurité Sociale, per un costo a carico delle casse pubbliche di un miliardo di euro in un solo mese. In Francia, i tamponi antigenici e molecolari continuano a essere gratuiti per tutti, da alcuni mesi con l'eccezione dei non vaccinati e degli stranieri. Secondo le cifre pubblicate dal quotidiano Les Echos, i costi eccezionali del mese di dicembre 2021 - con la fiammata finale dei casi Omicron durante le feste di fine anno - ha intaccato in modo pesante il bilancio annuale di 6 miliardi di euro che il governo ha stanziato per garantire la gratuità dei tamponi ai cittadini. Il prezzo dei tamponi è comunque sceso: dai 61 euro ognuno del dicembre 2020 ai 36 euro del mese scorso, un calo dovuto essenzialmente all'aumento della percentuale dei meno costosi antigenici rispetto ai Pcr sul totale dei test effettuati. Secondo i calcoli di Les Echos, in totale dall'inizio della pandemia nel marzo 2020, in Francia sono stati praticati non meno di 200 milioni di tamponi gratuiti.

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Sotto osservazione una nuova variante

In Francia è stata identificata a inizio dicembre, dalle equipe mediche dell'ospedale di Marsiglia, una nuova variante del coronavirus di origine africana che è ora sotto osservazione, soprattutto nel sud del Paese, nonostante il bassissimo numero di casi finora individuati (12 in tutto). Impossibile, al momento, valutare la sua potenziale pericolosità. Molti i dubbi sulla rilevanza della variante, denominata B.1.640.2, individuata nell'unità ospedaliera di cui era responsabile il controverso professor Didier Raoult, detto il "padre della clorochina", che con questo prodotto curava i suoi pazienti Covid. Sotto accusa davanti al Comitato di etica, Raoult è ormai in pensione. Unico studio preliminare sulla nuova variante è una ricerca - non ancora convalidata da istituzioni scientifiche - dei medici di Marsiglia, i quali affermano che la variante è provvista di 46 mutazioni e 37 soppressioni immunitarie, di cui 23 localizzate sulla proteina spike. Si tratterebbe di una sotto-variante della B.1.640, identificata in Francia a fine ottobre ma già isolata in Congo a fine settembre. La sottovariante che adesso conta 12 casi nel Sud della Francia è stata individuata a fine novembre.

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