Covid, identificata in Francia una nuova variante: esperti divisi e l’Oms monitora
Salute e BenessereSi tratta della mutazione “B.1.640.2” che, lo scorso 9 dicembre, gli studiosi dell'Ihu Méditerranée Infection di Marsiglia hanno rilevato in 12 pazienti di Forcalquier, nel Sud della Francia. Gli esperti, dopo che lo studio degli scienziati francesi è stato pubblicato in pre-print, quindi non ancora convalidato da istituzioni scientifiche, si sono divisi nell'approccio alla mutazione e nella definizione della portata della minaccia che può comportare. Con l’Oms che sta monitorando la situazione a distanza
La variante Omicron sta continuando a diffondersi nel mondo, ma una nuova variante del coronavirus Sars-CoV-2 sta animando in questi giorni il dibattito tra gli esperti. Si tratta della mutazione denominata “B.1.640.2” che, lo scorso 9 dicembre, gli studiosi dell'Ihu Méditerranée Infection di Marsiglia spiegavano di aver rilevato in 12 pazienti di Forcalquier, piccolo comune di poco più di 4mila abitanti situato nel Sud della Francia.
Il paziente “zero” sarebbe rientrato dal Camerun
La variante, hanno spiegato i ricercatori francesi in un post apparso sui social circa un mese fa, è stata battezzata proprio “IHU” ed è stata depositata sulla piattaforma genomica di condivisione internazionale Gisaid, che si pone l’obiettivo di fornire un accesso rapido e aperto ai dati sui virus epidemici e pandemici, con il nome di “B.1.640.2”. Il cosiddetto paziente “zero” di questo cluster di casi, come sottolineato poi da diversi media transalpini, sarebbe tornato da un viaggio in Camerun. Ciò che ha messo in allerta gli scienziati, è poi emerso, è che questa nuova variante del virus, che discende dalla linea di un'altra variante, ovvero la “B.1.640” identificata per la prima volta in Congo e anche in Francia lo scorso settembre, sembrerebbe essere dotata di 46 nuove mutazioni e 37 soppressioni immunitarie, di cui 23 localizzate sulla proteina Spike. Dunque, più di quelle identificate per la variante Omicron.
Il dibattito tra gli esperti e la posizione dell’Oms
Ad aumentare l’attenzione su questo caso, nei giorni scorsi, la pubblicazione in versione pre-print, dunque non sottoposta ad una revisione paritaria, sulla piattaforma “Medrxiv”, del lavoro di ricerca degli studiosi francesi su questa nuova variante. La discussione tra gli esperti si è accesa e gli stessi si sono dimostrati divisi nell'approccio alla mutazione e nella definizione della portata della minaccia che può comportare. Da una parte per il bassissimo numero di casi finora individuati, 12 come detto, per cui risulta ad oggi impossibile valutare la potenziale pericolosità. Poi perché la stessa variante è stata individuata nell'unità ospedaliera di cui era responsabile il professor Didier Raoult, considerato il “padre della clorochina”, che con questo prodotto riteneva di poter curare i propri pazienti positivi al Covid. Sotto accusa davanti al Comitato di etica, Raoult è oggi in pensione. Intanto l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), per il momento, ha deciso di monitorare la situazione a distanza. Con Maria Van Kerkhove, membro dell’Oms, che via Twitter ha segnalato come la “madre” di questa sottovariante, come detto la “B.1.640”, è stata classificata come “variante sotto monitoraggio (Vum)” dall'agenzia Onu per la salute già a partire “da novembre” e che la stessa Oms vanta un solido sistema per intercettare e valutare le evoluzioni del virus Sars-CoV-2.