
Varianti Covid, Delta dominante in Italia. Pochi casi Omicron (ma non li cerchiamo). I DAT
A indicarlo è la banca dati internazionale Gisaid, ma anche l’Istituto superiore di sanità nella sua flash-survey. Se Omicron il 6 dicembre era lo 0,19% dei casi, ora è lo 0,4%. Il numero di test sequenziati nel nostro Paese è circa 4mila: un numero di molto inferiore a quello del Regno Unito, dove i test analizzati sono oltre 170mila e la variante è all’1,5%

In Italia la variante Delta è ancora predominante. Omicron è all’origine di circa lo 0,4% dei casi: lo indica sul sito la banca dati internazionale Gisaid, sulla base delle sequenze del virus depositate dal nostro Paese nelle ultime quattro settimane
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Sempre secondo Gisaid, in Italia sono stati sequenziati 4.223 tamponi positivi per cercare la variante Omicron. Guardando agli altri Paesi, al primo posto c’è il Regno Unito, che ne ha analizzati oltre 170mila
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La percentuale di positivi a Omicron sui test analizzati resta bassa nel nostro Paese: è allo 0,4%. Più alta in Gran Bretagna, dove la variante si attesta all'1,5%, a fronte però di un numero molto più elevato di test sequenziati
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Secondo l'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, Omicron "è probabilmente la minaccia più significativa per la salute pubblica dall'inizio della pandemia". I dati in arrivo nei prossimi giorni saranno "sconcertanti" rispetto a quelli delle altre varianti. Potrebbe crearsi una situazione "molto preoccupante" per la tenuta del servizio sanitario pubblico
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"La probabilità di un'ulteriore diffusione della variante Omicron è molto elevata e la sola vaccinazione non ci permette di prevenirne l'impatto”, ha dichiarato Andrea Ammon, la direttrice dell'Ecdc, il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. “È urgente una rapida introduzione di misure non farmaceutiche per ridurre la trasmissione”
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"La presenza della Omicron era largamente attesa, in linea con quanto osservato anche negli altri paesi, e le prossime indagini ci permetteranno di stimarne la velocità di diffusione”, ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro

Secondo l’indagine dell'Iss, al 6 dicembre la variante Omicron era corrispondente allo 0,19% del campione esaminato. "La flash survey dà una fotografia della situazione in un determinato giorno da cui si può stimare la prevalenza delle varianti in circolazione”, ha spiegato Brusaferro

“Restano fondamentali le raccomandazioni date finora, di iniziare o completare il ciclo vaccinale anche con la dose booster e di seguire le misure di distanziamento e igiene per ridurre al minimo la diffusione del virus", sottolinea Brusaferro