Terremoto Haiti: sale bilancio vittime e feriti, ospedali pieni. Paura per tempesta Grace
Sono almeno 1.941 i morti dopo il sisma che sabato ha colpito il sudovest del Paese, oltre 9.900 i feriti. Ospedali in difficoltà. I soccorritori continuano a scavare tra le macerie e intanto ci si prepara anche all'arrivo della tempesta tropicale, per la quale è stata emessa una allerta gialla. Arrivati i primi aiuti, ma le bande armate ne ostacolano la distribuzione
Si aggrava il bilancio, ancora provvisorio, del terremoto che sabato ha colpito il sudovest di Haiti: le vittime sono 1.941 e i feriti oltre 9.900. Gli ospedali sono pieni e in difficoltà. E mentre i soccorritori continuano a scavare tra le macerie, ci si prepara anche all’arrivo della tempesta tropicale Grace
Le immagini del disastro
Secondo i numeri diffusi dalla protezione civile del Paese caraibico, il sisma di magnitudo 7.2 ha distrutto oltre 60.000 abitazioni
Haiti, i danni dopo il terremoto
Nel Paese sono arrivati i primi aiuti, ma le bande armate ne ostacolano la distribuzione e l'arrivo a destinazione
Haiti, le prime immagini dopo il sisma
Intanto, si avvicina la tempesta tropicale Grace: è stata emessa una allerta gialla
I preparativi contro la tempesta tropicale
Il timore è che la situazione possa ulteriormente aggravarsi con il passaggio sull'Isola della tempesta tropicale Grace che, sebbene abbia perso potenza trasformandosi in depressione tropicale, porta con sé venti e piogge battenti
Il primo ministro Ariel Henry ha dichiarato lo stato d'emergenza che resterà in vigore per un mese, in un Paese già gravemente provato da una profonda crisi civile e politica culminata un mese fa nell'uccisione del presidente Moise
Mentre continua la corsa contro il tempo dei soccorritori, che scavano senza sosta tra le macerie per cercare di localizzare possibili sopravvissuti, la situazione negli ospedali è critica
Sono tre, in particolare, le province più martoriate dal sisma: Nippes, Grand Anse e Sud. Un territorio sul quale vive il 16% del totale della popolazione haitiana
La solidarietà della comunità internazionale comincia a manifestarsi, con l'arrivo dei primi aerei con aiuti umanitari nell'aeroporto della capitale, Port-au-Prince. Il trasferimento degli aiuti alla popolazione, però, si sta mostrando più difficile del previsto, a causa dell'azione di bande armate che controllano a Martissant il passaggio lungo l'unica statale che collega la capitale alle zone terremotate
Bruno Maes, responsabile ad Haiti dell'Unicef, l'organismo dell'Onu per l'infanzia, ha rivolto un appello per l'apertura di un corridoio umanitario che permetta l'affluenza in sicurezza di aiuti alimentari e sanitari attesi dalla popolazione che ha perso tutto nel sisma. "Speriamo davvero - ha sottolineato Maes - che i gruppi armati permettano a questi aiuti umanitari di raggiungere le persone il prima possibile"
Finora l'Unicef è riuscita a inviare un container con forniture mediche nel sud di Haiti, ma sia questa sia altre agenzie specializzate hanno pronti carichi di aiuti che devono raggiungere al più presto Les Cayes e le altre aree terremotate
Jerry Chandler, direttore generale della protezione civile di Haiti, ha dichiarato che "le autorità lavorano per abilitare un transito sicuro attraverso l'accesso Martissant", ma ha ammesso che "per il momento il governo sta inviando la maggior parte degli aiuti tramite elicotteri, aerei e navi"
Alcuni media haitiani hanno riferito che i gruppi armati avrebbero manifestato disponibilità per una tregua, per permettere il passaggio degli aiuti umanitari, ma per il momento non ci sono conferme ufficiali
Haiti ancora non si è rialzata dal catastrofico terremoto del 12 gennaio del 2010, che ha provocato 230.000 morti e 220.000 feriti
Alcuni feriti sono stati trasferiti grazie all'intervento internazionale
Anche Papa Francesco ha invocato la solidarietà della comunità internazionale
Intanto nelle aree più compite si continua a scavare tra le macerie