Hong Kong, prosegue la tensione con Pechino: scontri in Parlamento tra deputati. FOTO
Durante il tentativo dei deputati filocinesi di far approvare una norma che introduce il reato di vilipendio, diversi parlamentari sono giunti alle mani. Dall’inizio del mese è la seconda volta che si registrano disordini all’interno del Consiglio. LA FOTOGALLERY
Il 18 maggio diversi deputati sono giunti alle mani all’interno del Consiglio legislativo, il Parlamento di Hong Kong
Hong Kong, nuove proteste e arresti fra i manifestanti
La miccia che ha fatto divampare i disordini è stato il tentativo dei deputati filocinesi di far approvare una norma che introduce il reato di vilipendio all’inno di Pechino
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Nell'ex colonia britannica non accenna quindi a placarsi l’ondata di proteste contro Pechino. Le polemiche hanno anzi conosciuto un'ulteriore crescita, interessando sia i palazzi delle Istituzioni sia le strade, nonostante le limitazioni imposte per far fronte al coronavirus
È il secondo episodio di questo tipo che si registra all’interno del Consiglio dall’inizio di maggio
L’apparato legislativo di Hong Kong sta vivendo da diversi mesi una situazione di stallo
La Commissione della Camera, l’organo che ha il compito di rivedere le proposte di legge prima che passino al vaglio del Parlamento, ha un presidente pro democrazia, Dennis Kwok, che finora ha fatto ostruzionismo, impedendo l’avanzamento dei progetti legislativi
Nella giornata di ieri, però, Kwok è stato deposto in un'aula quasi priva dei deputati pro democrazia, allontanati dopo gli scontri
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Per sedare gli animi sono dovute intervenire le guardie di sicurezza, con tanto di mascherine e guanti, che hanno allontanato i più facinorosi
Intanto il governo di Hong Kong ha esteso fino al 4 giugno le misure restrittive contro l'epidemia da Covid-19
Le norme mettono al bando gli assembramenti, ragione per la quale sarà vietata anche la tradizionale veglia di commemorazione del massacro di Piazza Tienanmen, che cade proprio il 4 giugno
Le norme impediranno lo svolgimento della commemorazione per la prima volta in trent’anni
La veglia, l'unica autorizzata sul territorio cinese, ricorda l'anniversario della sanguinosa repressione delle proteste di piazza a Pechino
Le opposizioni ritengono che la scelta di estendere le limitazioni fino al 4 giugno non sia quindi casuale
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