Elezioni europee, exit poll: in Germania Cdu in testa, Orban stravince in Ungheria

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Exploit dei Verdi tedeschi. In Francia il Rassemblement National di Le Pen sarebbe il primo partito. In Grecia il centrodestra avrebbe sconfitto Tsipras. In Spagna i sondaggi danno in vantaggio i socialisti di Sanchez. Prima proiezione dell'Europarlamento: Ppe davanti

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Primi exit poll dai Paesi al voto per il Parlamento europeo che hanno chiuso le urne nel pomeriggio di domenica. In Italia si è votato fino alle 23: secondo il primo instant poll di Quorum/Youtrend per SkyTg24 la Lega è il primo partito, segue il Pd, terzo il Movimento 5 Stelle (IL LIVEBLOG). In Germania è avanti la Cdu-Csu di Angela Merkel, ma si registra un exploit dei Verdi. Il Rassemblement National di Marine Le Pen sarebbe in vantaggio, in Francia, rispetto a En Marche del presidente Macron. In Austria, secondo le prime stime, è in testa il Partito popolare del cancelliere Kurz. Il centrodestra di Mitsoakis avrebbe sconfitto la sinistra del premier Tsipras in Grecia, che ha annunciato che chiederà elezioni anticipate. Confermato il successo dei laburisti di Timmermans in Olanda. In Ungheria sarebbe netto il successo del sovranista Orban. C'è anche la prima proiezione sulla composizione del Parlamento europeo basata sugli exit poll di 11 paesi e sulle intenzioni di voto di altri 17. I Popolari primi con 173 seggi, seguiti dai Socialisti e Democratici con 147, e dai Liberali a 102. Quarti i Verdi con 71 europarlamentari, poi i Conservatori a 58, mentre l'Enf (il gruppo della Lega di Salvini) avrebbe 57 seggi e l'Efdd (il gruppo dei Cinque Stelle e di Farage) 56.

Exit poll in Germania

Alle europee in Germania (LA MAPPA DEI RISULTATI IN GERMANIA), l’Unione Cdu-Csu di Angela Merkel perde il 7,8%, ma si conferma il primo partito con il 28%. L'Spd otterrebbe il 15,5%, perdendo l'11,8%. Successo dei Verdi che arrivano al 22%, con un +11,3%, e diventano il secondo partito. I Verdi vanno benissimo anche in Francia, dove sono il terzo partito. L'AfD sta al 10,5% (+3,4%). Quanto alle altre liste, la Linke sarebbe al 5,5% (-1,9), i liberali della Fdp al 5,5 (-0,6%). I populisti di destra dell'AfD crescono, ma meno di quanto si pensava nei sondaggi, che li davano al 13%. Il crollo più significativo è quello della Spd, che pure un sondaggio della Bild dava appaiata ai Verdi. I Verdi tedeschi avranno 22 seggi al Parlamento europeo: si evince da un'elaborazione della Welt sulla base degli exit poll secondo cui all'Europarlamento entreranno anche eurodeputati tedeschi del Partito dei Pirati, del partito Volt e del partito animalista. In particolare, la Cdu avrà 28 deputati, 22 i Verdi, 15 la Spd - una debacle-, 10 l'Afd, 6 la Fdp, 5 la Linke, 5 il Partei, 2 il Fw, 2 il Partito animalista, 1 la Oedp, uno il partito della Famiglia, uno Volt e uno il partito dei Pirati.

Exit poll in Francia

Secondo i primi exit poll delle europee in Francia - pubblicati sul sito del quotidiano belga Le Soir - il Rassemblement National di Marine Le Pen sarebbe il primo partito (LA MAPPA DEI RISULTATI IN FRANCIA). La lista guidata da Jordan Bardella dovrebbe attestarsi tra il 23 e il 25%. Al secondo posto arriverebbe la lista Renaissance - espressione del partito del presidente Emmanuel Macron, La Republique en Marche, guidata da Nathalie Loiseau. La formazione europeista dovrebbe ottenere un risultato compreso tra il 19 e il 22%. Risultati poi sostanzialmente confermati dalla società Ispso per France 2 che dà il partito di Le Pen con il 23,2% e quello di Macron al 21,9%. Sorpresa della lista Europe-Ecologie le Verts in Francia. Sempre secondo le prime stime diffuse da France 2, i Verdi guidati da Yannick Jadot sono il terzo partito con il 12,8% dei voti, scavalcando la destra dei Republicains (storico partito neogollista) dati all'8,3%. Socialisti e France Insoumise di Melenchon a pari merito con il 6,7%, entrambi oltre la soglia di sbarramento del 5%. Per ciò che riguarda la distribuzione dei seggi: il Rassemblement National dovrebbe posizionarsi fra i 22 e i 24, contro i 21-23 de La Republique en Marche. Seguono i Verdi EELV con 12-13 seggi, i Republicains con 8-9, Socialisti/Place Publique e France Insoumise con 6-7 eurodeputati ciascuno.

Exit poll in Spagna

In Spagna i socialisti del premier Pedro Sanchez si apprestano a vincere con un distacco di oltre dieci punti, secondo l'ultimo sondaggio di oggi (LA MAPPA DEI RISULTATI IN SPAGNA). Il Psoe, in attesa dei primi exit poll, è dato al 28,9% e 18 seggi, 11 in più rispetto ai popolari, che crollano, come alle politiche di aprile, ottenendo circa il 17,3% dei voti.

Exit poll in Ungheria

Alle europee in Ungheria il partito di Viktor Orban, Fidesz, si conferma in testa ai primi exit poll con un netto 56% (LA MAPPA DEI RISULTATI IN UNGHERIA). Emerge dai numeri resi noti da Europe Elects. Il risultato è superiore di 4 punti percentuali rispetto alle elezioni europee del 2014. Molto lontani dal partito di Orban tutti gli altri: socialisti (Mszp) e social-liberali (Dk) sono entrambi dati al 10%, sostanzialmente invariati rispetto alle precedenti europee. Gli ultra-nazionalisti di Jobbik otterrebbero invece il 9% dei consensi contro il 14% del 2014, seguiti dai liberali di Momentum al 7%. Indietro i Verdi (Lmp), con il 3% (5,4 nel 2014). L'affluenza alle urne, secondo l'ultimo dato disponibile, è al 30,5% contro il 28,97 finale di 5 anni fa.

Exit poll in Irlanda

Il Finn Gail (Ppe, europeista) del premier Leo Varadkar si conferma primo partito in Irlanda, dove si è votato venerdì 24 maggio. Secondo le proiezioni aggiornate, con un 29% di voti e una previsione di 4 seggi. Mentre restano al palo gli storici rivali del Fianna Fail (Alde) che nelle parallele elezioni locali sono testa a testa con il partito governo, ma alle Europee rischiano di cedere persino il secondo posto ai Verdi, che volano dall'1,6 al 15%: per di più con 2 seggi probabili (contro solo uno del Fianna Fail) grazie alla concentrazione dei loro consensi in una delle tre circoscrizioni nazionali del Paese, quella di Dublino. Altri due seggi dovrebbero andare allo Sinn Fein (sinistra nazionalista), pur in calo dal 15 al 13%, e due a indipendenti di sinistra (tutti e 4 destinati al gruppo europeo Gue/Ngl). Nessuna forza euroscettica di rilievo era in corsa nel Paese, dove l'affluenza resta attorno al 50%. In totale l'Irlanda elegge 13 deputati, due quali però congelati fino a che il Regno Unito non concederà la sua quota ratificando la Brexit.

Exit poll in Olanda

In Olanda si è votato giovedì 23 maggio. Le prime stime ufficiali del Parlamento europeo basate sugli exit poll confermano la vittoria dei i laburisti del PvdA di Frans Timmermans, che ottengono il 18,10%, seguiti dai liberal-conservatori (VVD) del premier Mark Rutte al 15%, mentre i Cristiano democratici (CDA) sono al 12,3%. Il partito populista di destra Forum voor Democratie (FvD) dell'esordiente Thierry Baudet è all'11%, mentre è scivolone per il Pvv di Geert Wilders, alleato della Lega di Matteo Salvini, al 4,10.

Exit poll in Austria

In Austria vince il Partito popolare del cancelliere Kurz (LA MAPPA DEI RISULTATI IN AUSTRIA). Perdono, ma non crollano dopo lo scandalo dell'ex vice cancelliere Heinz Christan Strache, i nazionalisti. In calo anche i socialdemocratici. Secondo le stime della tv pubblica Orf, la Oevp di Kurz è al 34% (+7,5%), l'Spoe si ferma al 23,5% (-0,6%) e la Fpoe scende al 17,5% (-2,2%).

Exit poll in Grecia

Il principale partito di opposizione Nea Dimokatia (ND) di Kyriakos Mitsotakis, che fa capo alla famiglia del Partito popolare europeo, è in testa ai risultati in Grecia con il 34%, secondo le stime sulla base degli exit poll diffusi dal Parlamento europeo (LA MAPPA DEI RISULTATI IN GRECIA). Il partito di sinistra Syriza, del premier Alexis Tsipras, tiene con il 27%, ma scivola al secondo posto. Arretra la formazione di estrema destra Alba Dorata, che si attesta al 6%. Nel 2014 Syriza aveva ottenuto 6 seggi (26,57%), Nuova Democrazia 5 (22,72%), Alba Dorata 3 (9,39%).

Exit poll a Cipro

A Cipro, invece, vince il partito conservatore e membro del Ppe Disy, col 31,8% dei voti, conquistando 2 dei 6 seggi che spettano al Paese nell'emiciclo europeo. Emerge dai primi exit poll pubblicati da Europe Elects. In crescita anche il partito di estrema destra Elam, che raggiunge l'8,8%, mentre nel 2014 aveva ottenuto il 2,69%. Tiene la formazione di sinistra Akel membro del gruppo europeo Gue/Ngl col 26%, che conquista due seffi. I centristi di Diko e il movimento dei social democratici Edek, entrambi della famiglia dello S&D,  ottengono rispettivamente l'11,9% e il 9,8% l'altro, entrambi in crescita rispetto al 2014.

Exit poll in Finlandia

In Finlandia, i conservatori del National Coalition Party sono in testa con il 20,9%, seguiti dai socialdemocratici al 16,7 (che perdono così il primato ad appena un mese dalle elezioni politiche), dai Verdi al 14,4 e dal Partito di Centro. Indietro i Veri Finlandesi alleati della Lega di Matteo Salvini, che sono al 13,1%: in calo di 4 punti rispetto alle elezioni politiche di aprile che li avevano consacrati come secondo partito.

Exit poll in Danimarca

I Socialdemocratici, guidati dalla leader Mette Frederiksen, sono in testa alle Europee in Danimarca con il 22,9%, un risultato migliore di oltre 3 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2014 (19,1%). Al secondo posto, i liberali di Venstre, con il 20,5%, in aumento dal 16,7 di cinque anni fa. Crollano invece gli euroscettici del Partito del popolo danese, dato al 13,2% rispetto al 26,6% del 2014. Il Partito socialista danese, di stampo ambientalista, otterrebbe invece il 12,3% dei consensi (+1,3%). L'ala più di sinistra del Paese è data al 9,4% con la Sinistra radicale (+2,9%) e il partito dei Rossi-Verdi al 6,2%. Il Movimento Popolare contro l'Ue otterrebbe il 4,10%, dimezzando il risultato ottenuto cinque anni fa (8,10%).

Exit poll in Bulgaria

In Bulgaria, stando ai primi exit poll diffusi alla chiusura dei seggi alle 20 locali (19 italiane), risulta in testa il partito conservatore Gerb del premier Boyko Borissov. L'agenzia Gallup International gli assegna il 30,5% dei voti e sei seggi dei 17 spettanti alla Bulgaria al Parlamento europeo. Seguono il partito socialista all'opposizione, con il 25,4% e cinque seggi, e il partito della minoranza turca, Dps, con il 12,8% e tre seggi. Al quarto posto, con l'8% dei voti, si piazzerebbe il partito nazionalista Vmro con 2 seggi. La coalizione di centrodestra Bulgaria democratica raccoglierebbe, a sorpresa, il 6,5% dei voti superando lo sbarramento del 5,88% e ottenendo un seggio. L'affluenza alle urne, secondo le prime indicazioni, è stata bassa, poco più del 30% (alle politiche si attesta solitamente fra il 50% e il 60%).

Exit poll in Romania

In Romania testa a testa tra il partito socialdemocratico al governo (Psd) e il principale partito di opposizione, il Pnl (Partito nazionale liberale): entrambi si attestano, secondo i primi dati, al 25,8%. Ottimo risultato che va anche oltre le aspettative per la neoformazione (anche'essa di opposizione) dell'Usr (Unione Salvati Romania, una sorta di Movimento 5 stelle romeno), che secondo i primi exit poll della Curs-Avangarde, sfiorano il 24% delle preferenze. Molto più indietro le altre formazioni e crollo dell'Alde che, almeno per il momento, non ha toccato neppure il 5% delle preferenze.

Exit poll in Polonia

Il partito ultraconservatore Diritto e Giustizia (PiS/Ecr) di Jaroslaw Kaczynski è in testa col 42,40% in Polonia. Lo segue a stretto giro la Coalizione europea, la lista unica formata dai principali partiti di opposizione, tra cui la Piattaforma civica di Donald Tusk. Emerge dalle stime sulla base degli exit poll, pubblicate dal Parlamento europeo. Kukiz'15, gli alleati del M5S, col 4,10% non riescono invece a superare la soglia di sbarramento, fissata al 5% in Polonia.

Exit poll in Svezia

In Svezia il Partito socialdemocratico dei lavoratori (S&D) del premier Stefan Lovfen domina col 25%, con un margine di otto punti, sull'avanzata dei nazionalisti Democratici svedesi (Ecr), al 17%. Il liberale Centerparteit (Alde) ottiene il suo miglior risultato di sempre con il 10,3%. Sono le stime di Europe Elect sulla base degli exit poll. Alle Europee del 2014 il Partito socialdemocratico dei lavoratori aveva ottenuto il 24,19% e 5 seggi; i Democratici svedesi il 9,67% e 2 seggi; ed il Centerparteit il 6,49%, 1 seggio.

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