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Elezioni europee, exit poll Irlanda: testa a testa fra moderati. Boom dei Verdi

Mondo

Sono 11 gli eurodeputati che saranno eletti da Dublino, ma aumenteranno a 13 con la definitiva uscita del Regno Unito dall'Ue. Si è votato anche in Repubblica Ceca: Praga avrà 21 seggi al Parlamento europeo

Dopo Olanda e Regno Unito che hanno aperto per primi le urne delle elezioni europee nella giornata di giovedì 23 maggio, oggi è stato il turno di Irlanda e Repubblica Ceca. Secondo i primi exit poll provenienti da Dublino, si profila un testa a testa fra i due storici partiti moderati. Stando ai primi, ancora approssimativi exit poll diffusi dalla tv Rte, mentre lo scrutinio inizia dalle amministrative, il Finn Gael (Ppe) del premier Leo Varadkar e il Fianna Fail (Alde) di Michael Martin sono attorno al 23% come quota nazionale di voti. A sinistra cala di 3 punti al 12% lo Sinn Fein, mentre volano i Verdi, dall'1,6 al 9%, e resta al 6% il Labour. (LO SPECIALE EUROPEE - IL QUIZ SULLE EUROPEE - LE FOTO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULL'ULTIMO GIORNO DI CAMPAGNA ELETTORALE). 

Non sono stati rilasciati exit poll sul voto in Repubblica Ceca. Nei Paesi Bassi, dove si è votato ieri, i laburisti risultano avanti negli exit poll, mentre pare che i populisti non abbiano sfondato, nonostante le previsioni della vigilia. 

Il voto in Irlanda

Il voto in Irlanda è strettamente legato alla questione Brexit. Con l’uscita del Regno Unito dall’Ue, Dublino vedrà aumentare i seggi all’Europarlamento da 11 a 13. Ma prima del divorzio definitivo fra Londra e l’Unione europea quei due posti resteranno in sospeso. Sono 59 i candidati in Irlanda e tre le circoscrizioni dalle quali verranno fuori gli 11 deputati europei: Dublino, Nord Ovest e Sud. Populisti o europeisti? Il dilemma del Vecchio Continente risuona anche in Irlanda.

Il voto in Repubblica Ceca

In Repubblica Ceca corrono 39 partiti, movimenti e coalizioni con 842 candidati. Praga elegge 21 eurodeputati. Secondo un sondaggio dell’agenzia Median, il favorito alle prossime elezioni europee è il movimento populista Ano (Azione del cittadino scontento) del premier Andrej Babis, seguito dai Pirati e dai Civici democratici (Ods), il tradizionale partito di centro destra. Il risultato, spiegano i sondaggisti, dipenderà dall'affluenza alle urne: se fosse bassa se ne avvantaggerebbero i partiti dell'opposizione. Si prevede una partecipazione del 27%, ma nelle ultime elezioni europee nel 2014 solo il 18,2% è andato a votare. Il movimento populista potrebbe ottenere tra il 22 e il 25% dei voti, i Pirati circa il 14% e i Civici democratici tra il 13 e il 14% dei voti. Con gli estremisti euroscettici della Libertà e democrazia diretta (Spd) di Tomio Okamura simpatizza circa il 10% dei cechi. Attorno al 10% potrebbero conquistare gli europeisti del Top 09, mentre la percentuale prevista per i comunisti (Kscm) e i democratici sociali (Cssd) è tra il 5 ed il 6%. Potrebbero avere chance anche soggetti non parlamentari, grazie alla buona reputazione dei loro leader e attuali eurodeputati Pavel Telicka alla testa del movimento Hlas (Voce), o Jaromir Stetina, il leader dell'Europa insieme.

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