Urne aperte per i primi due Paesi dell’Unione chiamati a scegliere i propri europarlamentari. In Uk il vincitore annunciato con il 30-40% dei consensi è il neonato Brexit Party di Nigel Farage. Ad Amsterdam favoriti destra populista e liberal conservatori
Urne aperte nel Regno Unito e in Olanda per le elezioni europee (GLI EXIT POLL): sono questi i primi Paesi dell'Ue ad andare al voto per il rinnovo dell'Europarlamento (TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE). In Gran Bretagna, stando ai sondaggi, il vincitore annunciato con il 30-40% dei consensi è il neonato Brexit Party di Nigel Farage, già trionfatore delle elezioni europee del 2014, quando era alla guida dell'Ukip. In base alle previsioni che arrivano da Londra, l’altro partito, all'opposto dello spettro politico, che dovrebbe ottenere un buon risultato sono i Liberal democratici di Vince Cable, oppositori della Brexit e a favore di un secondo referendum. In Olanda, dalle urne dovrebbero uscire vincitori la destra populista del Forum per la Democrazia (FvD) e i liberal conservatori del Vvd del premier Mark Rutte. I risultati saranno resi noti domenica sera, quando si saranno concluse le operazioni di voto in tutta l'Unione. (IL QUIZ - LO SPECIALE SULLE EUROPEE - GLI SPECIALI SULLE ELEZIONI IN ITALIA)
L’appello di Corbyn: "Regno Unito a un bivio"
"L'estrema destra avanza", il Regno Unito è a un "bivio", "Ciò che facciamo adesso avrà conseguenze sul futuro". È l'appello lanciato in un videomessaggio dal leader dell'opposizione laburista nel Regno Unito, Jeremy Corbyn, nella giornata elettorale in Gran Bretagna che apre il voto per il rinnovo del parlamento europeo. Sono 73 i parlamentari europei che i britannici si apprestano a scegliere, verranno eletti in nove circoscrizioni in Inghilterra e una in Scozia, una in Galles e una in Irlanda del Nord. I seggi aperti dalle 7 ora locale (le 8 in Italia) e chiuderanno alle 22 ora locale (le 23 in Italia).
Caos in Uk, si dimette la ministra Leadsom. May in bilico
Intanto, proprio alla vigilia delle Europee (alle quali il Regno Unito non avrebbe neppure dovuto partecipare tre anni dopo il referendum che sulla carta - nel giugno 2016 – aveva sancito l’uscita dall’Ue), la ministra per i Rapporti con il Parlamento (Leader of the House), Andrea Leadsom, figura di spicco fra i componenti brexiteer del governo Tory, ha annunciato le dimissioni in polemica con le concessioni fatte dalla premier Theresa May alle opposizioni nel testo della legge d'attuazione della Brexit. Anche a causa della mossa di Andrea Leadsom, si fanno sempre più insistenti le voci sulle dimissioni di Theresa May: una scelta che, secondo i media britannici e fonti di Downing Street, potrebbe arrivare già venerdì o sabato. Una eventualità allontanata successivamente dal ministro degli Esteri, Jeremy Hunt: "Theresa May sarà ancora primo ministro per ricevere il presidente degli Usa Donald Trump - atteso in visita di Stato nel Regno Unito dal 3 al 5 giugno - ed è giusto che sia così". Le sue parole fanno dunque pensare che oggi la premier possa limitarsi a concordare la data d'un suo passo indietro a giugno e forse a renderla pubblica.
Il voto negli altri Paesi membri dell'Ue
Con l’apertura dei seggi in Bretagna e Olanda è iniziato il lungo week end elettorale che da oggi a domenica alle 23 porterà circa 400 milioni di cittadini al voto per le elezioni europee. Dei 28 Paesi membri, venerdì 24 maggio tocca all’Irlanda, mentre nel resto delle nazioni le urne saranno aperte nel weekend:
Sabato 25 maggio
A votare sabato saranno Lettonia, Malta, Repubblica Ceca e Slovacchia
Domenica 26 maggio
Domenica, invece, è il turno di Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
Dagli exit polls agli scrutini: il programma ora per ora
L'avvio dello spoglio inizierà in contemporanea per tutti domenica sera, subito dopo la chiusura dei seggi in Italia, l'ultimo Paese dei 28 a chiudere le urne. I primi dati del Parlamento saranno però diffusi già dal pomeriggio di domenica, quando i seggi saranno ancora aperti in diversi Paesi, Italia compresa: a partire dalle ore 18 di domenica pomeriggio infatti, l'Eurocamera pubblicherà gli exit polls di 7 Paesi: Austria, Cipro, Germania, Grecia, Irlanda, Malta e Paesi Bassi. Un'ora dopo, alle 19, arriveranno le stime di Bulgaria e Croazia, alle 20 quelle di Francia, Danimarca e Spagna. Ma per avere un primo, ancora generico ma più largo quadro della situazione, bisognerà aspettare le 20.15 quando il Parlamento diffonderà il primo dato aggregato sulle stime dei 12 Paesi pubblicate in precedenza. Alle 21.15 ancora proiezioni, questa volta basate su 16 Paesi, mentre i primi dati ufficiali su 18 Paesi, compresa l’Italia, arriveranno alle 23.15. A quel punto comincerà a comporsi la cosiddetta "torta" per capire la consistenza e la composizione dei gruppi. Intorno a mezzanotte e un quarto il Parlamento pubblicherà nuove proiezioni basate su dati ufficiali di 21 Paesi, il risultato ufficiale del Belgio (dove le urne chiudono alle 16), i risultati parziali del Regno Unito e ancora le stime di Bulgaria, Italia, Polonia, Portogallo e Romania. Dall'una di notte inizieranno gli aggiornamenti continui basati sui dati disponibili in arrivo da tutti gli Stati membri.