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Draghi: “Per sconfiggere mafie Stato deve essere presente, grati a Falcone e Borsellino”

Lombardia
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Lo ha detto il presidente del Consiglio intervenendo a Milano al convegno sul ‘ruolo della finanza nella lotta alla mafia’: “La mafia si sconfigge con la cultura della legalità in famiglia, nelle scuole, sul lavoro, nelle istituzioni”

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"Oggi celebriamo la professionalità, le intuizioni, l'eroismo dei magistrati come Falcone e Borsellino, e degli agenti che hanno lavorato con loro". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo a Milano al convegno sul 'ruolo della finanza nella lotta alla mafia', a cui era presente anche la sorella del giudice ucciso, Maria Falcone. "Nel lungo termine - ha sottolineato -la lotta alla mafia non si può reggere solo sul coraggio dei singoli. La mafia si sconfigge con la cultura della legalità: in famiglia, nelle scuole, sul lavoro, nelle istituzioni. Con lo sviluppo economico, che porti sicurezza, lavoro, fiducia. Con l'impegno dei giovani, degli imprenditori, della società civile. Con la buona amministrazione e la determinazione a estirpare le connivenze che ancora ci sono all'interno delle istituzioni".

Draghi: "Cittadini custodi consapevoli dell'eredità di Falcone e Borsellino"

"In questi giorni migliaia di cittadine e cittadini hanno manifestato la loro riconoscenza agli eroi dell'antimafia, la loro vicinanza alle vittime dello stragismo mafioso. Sono i custodi consapevoli dell'eredità di Falcone e Borsellino. È grazie a loro, ed è grazie a voi - ha concluso intervenendo a Milano -, se possiamo guardare al futuro con coraggio, ottimismo e fiducia".

"Italia abbia ruolo guida a livello europeo nella lotta alla mafia"

"L'Italia deve avere un ruolo guida a livello europeo nella lotta alla criminalità organizzata" ha detto Draghi. "Le istituzioni si rafforzano anche tramite la collaborazione internazionale". Questo mese l'Italia "ha siglato un nuovo protocollo che migliora il coordinamento tra Stati nella lotta alla criminalità informatica" e da un anno, ha ricordato il premier, è operativa in 22 Stati membri la Procura europea che indaga su reati che ledono gli interessi finanziari dell'Unione Europea, dai casi di frode al riciclaggio. "La sua creazione - ha detto ancora Draghi - è stata condivisa da questo governo e corrisponde alla visione esposta da Falcone nell'audizione al Consiglio superiore della magistratura nel 1992". Ad ogni modo, l'Italia è "all'avanguardia nella legislazione antimafia, nella protezione dei testimoni e dei loro familiari". Lo ha riconosciuto anche "il primo ministro olandese Mark Rutte in una sua recente visita a Roma, quando ha annunciato che i ministri olandesi verranno in Italia per imparare dai nostri esperti". Insomma, "l'esperienza accumulata in tre decenni di lotta alle mafie - ha concluso - ci ha dotato di strumenti sofisticati, dalle applicazioni più varie".

"La mafia ha assunto nuove forme altrettanto temibili”

"Rispetto a 30 anni – ha proseguito il premier - fa la mafia ha assunto forme nuove ma altrettanto temibili. Non viviamo più l'incubo dello stragismo, ma le mafie si insinuano nei consigli di amministrazione, nelle aziende che conducono traffici illeciti al Nord e al Mezzogiorno". Le mafie "inquinano il tessuto economico - ha aggiunto -, controllano il territorio con violenza e soffocano la libera concorrenza". "Tra gli insegnamenti di Giovanni Falcone- ha detto ancora - c’è quello, essenziale, di 'seguire la traccia dei soldi'. Dobbiamo continuare a farlo per proteggere l'economia italiana, i cittadini, le imprese".

“Cosche sono diffuse nel Nord, si radica ‘mafia imprenditrice’”

"Le cosche come quelle della 'ndrangheta si sono diffuse nel Nord Italia – ha detto ancora - in Lombardia, in Piemonte, in Liguria, in Veneto, in Valle d'Aosta, in Trentino Aldo Adige. Qui si è radicata la 'mafia imprenditrice'”. La mafia "si impossessa di aziende in difficoltà, si espande in nuovi settori, ricicla denaro sporco, rende inefficaci i servizi, danneggia l'ambiente". Per questo "il contrasto alla criminalità organizzata non è solo necessario per la nostra sicurezza - ha concluso -, è fondamentale per costruire una società più giusta".

“Lotta all’illegalità impone miglior tutela della spesa pubblica”

"La lotta all'illegalità impone anche una miglior tutela della spesa pubblica” ha affermato il presidente del Consiglio. 'Il ruolo della finanza nella lotta alla mafia'. "Dobbiamo fermare e punire chi cerca di drenare fondi pubblici a vantaggio di società mafiose. Le indagini giudiziarie e l'attività investigativa - ha aggiunto - sono una parte essenziale di questo sforzo. Per proteggere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, semplifichiamo le procedure, miglioriamo il sistema di contrasto alle infiltrazioni, rafforziamo i controlli. Ampliamo gli strumenti a disposizione dei prefetti, come la prevenzione collaborativa, senza creare nuovi ostacoli per le imprese. Lo facciamo - ha concluso - per difendere la straordinaria opportunità che il Pnrr ci offre, la nostra credibilità verso i cittadini e i partner europei".

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"Contro la mafia la priorità del governo è il lavoro"

"Per sconfiggere le mafie - ha dichiarato - lo Stato deve essere più presente laddove le mafie provano a sostituirsi alle istituzioni. Per questo dobbiamo migliorare i servizi, le reti di assistenza sociale". Per questo "dobbiamo favorire l'occupazione, soprattutto tra i più giovani, creare opportunità, rafforzare i legami sociali, a partire dai contesti più marginali e svantaggiati. Sono obiettivi al centro dell'azione del Governo - ha assicurato -, in cima alle nostre priorità".

"Istituiamo osservatorio beni confiscati"

Un "esempio simbolico" della lotta alla mafia e della presenza dello Stato, ha detto ancora Draghi, è "la confisca e la riconversione dei beni sottratti alla mafia" proponendo l'istituzione di un osservatorio sui beni sequestrati. "Restituiamo questi beni - ha aggiunto - alla comunità per ospitare nuova edilizia residenziale pubblica, centri culturali per i giovani, asili nido e centri antiviolenza per donne e bambini". "Istituiamo un Osservatorio Permanente - ha aggiunto - sui beni sequestrati e confiscati, per garantire un'informazione affidabile e aggiornata".

“Norme antimafia utili a confische oligarchi russi”

“Le norme antimafia italiane – ha detto Draghi - possono essere un utile punto di riferimento nella discussione attualmente in corso a livello europeo sulla confisca dei beni degli oligarchi russi" (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - IL RACCONTO DEGLI INVIATI).

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