Ucciso in piazza a Voghera, assegnati incarichi per perizie

Lombardia
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Gli esperti nominati dalla Procura di Pavia avranno 60 giorni di tempo per svolgere il loro lavoro, che inizierà domani alle 14 nella sede dei Ris a Parma

Sono stati conferiti questa mattina, nell'ufficio di Roberto Valli, sostituto procuratore di Pavia, gli incarichi per le perizie chimiche e balistiche per far luce sulla morte di Youns El Boussetaoui, cittadino marocchino di 39 anni ucciso la serata di martedì 20 luglio a Voghera (Pavia) da un colpo partito dalla pistola calibro 22 di Massimo Adriatici, assessore leghista alla sicurezza, ora ai domiciliari. (LA NOMINA DEI CONSULENTI - LE PAROLE DEL LEGALE DELLA VITTIMA - L'INTERROGATORIO)

Le perizie

Ad occuparsi della perizia balistica sarà il tenente colonnello Matteo Donghi, mentre il maresciallo capo Stefano Orsenigo seguirà quella chimica. Gli esperti nominati dalla Procura di Pavia avranno 60 giorni di tempo per svolgere il loro lavoro, che inizierà domani alle 14 nella sede dei Ris a Parma. In particolare, ai due periti viene chiesto di stabilire la direzione del proiettile, la distanza di sparo e la posizione reciproca tra vittime e sparatore. Inoltre dovranno chiarire se il proiettile ritrovato nel corpo dell'uomo ucciso sia stato esploso dalla pistola subito sequestrata dai carabinieri ad Adriatici. Infine, una volta esaminati tutti i tamponi sequestrati, si dovrà accertare la presenza di eventuali particelle residue provocate dallo sparo. Gli avvocati di Adriatici e i legali della famiglia di El Boussetaoui hanno nominato i consulenti di parte.

Le immagini

Intanto fa discutere il nuovo video sul fatto, diffuso nella serata di ieri. Nelle immagini si vedono i primi soccorsi portati al cittadino nordafricano in piazza Meardi, mentre Adriatici passeggia con il telefonino in mano e a un certo punto, rivolgendosi a un testimone che sta parlando con un carabiniere, gli dice: "Hai visto che ha fatto per darmi un calcio in testa? L'importante è quello che hai visto. Che stava dandomi un calcio in testa". "Osservando questo video si rimane senza parole - sottolinea l'avvocato Marco Romagnoli, uno dei legali della famiglia di El Boussetaoui -. Un soggetto indagato parla con i carabinieri come se nulla fosse accaduto, e influenza palesemente il ricordo di un testimone". "Questo video non riporta nulla di nuovo che già non si conoscesse - replica l'avvocato Gabriele Pipicelli, uno dei legali dell'indagato -. Adriatici indica solo una persona presente al fatto, rivolgendosi a lei con un'affermazione che non può certamente essere considerata 'suggestiva' o tale influenzare la sua testimonianza". Massimo Adriatici, indagato per eccesso colposo di legittima difesa, resta intanto agli arresti domiciliari in una località segreta. Dopo essersi subito autosospeso dalla giunta di centrodestra che governa Voghera (Pavia) dall'ottobre del 2020, ha anche presentato le dimissioni. Ma le opposizioni in Consiglio comunale, chiedono che a dimettersi sia anche il sindaco Paola Garlaschelli. 

Parte civile chiederà incidente probatorio

"Stiamo valutando la possibilità di chiedere alla Procura di Pavia l'incidente probatorio per raccogliere importanti testimonianze su quanto è avvenuto: ci riferiamo a testimoni che potrebbero essere facilmente influenzabili, visto che si tratta di giovani stranieri". Lo ha dichiarato questa sera all'ANSA l'avvocato Romagnoli. "Sarebbe importante poter 'cristallizzare' sin da ora la testimonianza di chi ha visto quanto è successo", ha aggiunto. Riguardo al filmato diffuso nella serata di ieri, Romagnoli ha annunciato che è intenzione della parte civile depositare il video agli atti dell'inchiesta: "Da cittadino, prima ancora che da avvocato, dico che quanto si vede in quel filmato è una vergogna". 

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