Coronavirus Lombardia, Pregliasco: "Situazione sotto controllo"

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"Dal 3 giugno ci si potrà muovere liberamente", annuncia l'assessore Gallera, che poi afferma: "Nessun magheggio nei dati". Il Cts replica alle parole di Zangrillo: “Fuorvianti e pericolose”. Da mercoledì Trenord torna al servizio pre emergenza

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia

 

"In Lombardia la situazione è ora sotto controllo" e "oggettivamente è molto migliorata. Grazie alla sistematica adozione di test sierologici e tamponi, ora ampiamente disponibili, sono riusciti a colmare gap nella ricerca di casi, che non sono di ieri ma dei giorni precedenti". Lo ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, durante la trasmissione Agorà su Rai3.

In mattinata, l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, annunciato che "dal 3 giugno ci si potrà muovere liberamente", aggiungendo poi che è poco rispettoso da parte di alcune Regioni preoccuparsi dei lombardi. Poi, ribadisce: "In Lombardia nessun magheggio sui dati". 

Quello della Lombardia "non è un problema". Questa regione "ha più casi delle altre, ma è stata anche la più colpita in assoluto, quindi è evidente che si trovino ancora casi positivi, ma si tratta di numeri esigui", ha detto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, a SkyTg24.

Nel giorno della riapertura, la rottura di una grossa tubatura ha provocato un allagamento all'interno della piscina Cozzi di Milano. Nel capoluogo proseguono i lavori per la realizzazione delle nuove piste ciclabili per la Fase 2. Da mercoledì Trenord torna al servizio pre emergenza. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - I DATI DI OGGI)

19:55 - Pavia, prorogato divieto consumo alcolici di notte nei luoghi pubblici

Il Comune di Pavia ha prorogato sino alle 2 di lunedì 8 giugno, l'ordinanza emessa lo scorso 28 maggio dal sindaco Mario Fabrizio Fracassi che vieta il consumo di alcolici durante la notte (dalle 24 alle 7) in luoghi pubblici. Il provvedimento era stato adottato, in via sperimentale, nell'ultimo fine settimana. Nonostante il divieto di asporto e consumo di bevande alcoliche dopo la mezzanotte, nell'ultimo week-end si sono verificati diversi episodi di risse in centro a Pavia: il titolare di un locale è anche rimasto ferito dopo essere stato colpito a calci da alcuni ragazzi che aveva rimproverato per il tono troppo elevato della voce. Oltre alla proroga dell'ordinanza che vieta il consumo di alcolici all'aperto, è stata stabilita anche la chiusura di bar e pub alle 2.

19:02 - Mattarella: “Domani a Codogno per certificare il coraggio dell'Italia”

"Domani mi recherò a Codogno, luogo simbolo dell'inizio di questo drammatico periodo, per rendere omaggio a tutte le vittime e per attestare il coraggio di tutte le italiane e tutti gli italiani, che hanno affrontato in prima linea, spesso in condizioni estreme, con coraggio e abnegazione, la lotta contro il coronavirus. Desidero ringraziarli tutti e ciascuno. L'Italia - in questa emergenza - ha mostrato il suo volto migliore". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella in occasione del "Concerto dedicato alle vittime del coronavirus" nel 74° anniversario della Festa Nazionale della Repubblica.

18:31 - La denuncia: “Mia sorella morta senza aiuto al Trivulzio”

"È evidente che le piaghe da decubito si sono formate in data successiva al 5 marzo", quando i parenti non hanno più potuto accedere alla struttura per l'emergenza Covid, e che sono state causate dalla "mancanza assoluta di assistenza medica-infermieristica". Lo scrive nella denuncia, depositata alla Procura di Milano, il fratello della 78enne ospite del Pio Albergo Trivulzio morta il 21 maggio per setticemia al Fatebenefratelli, dove era stata ricoverata d'urgenza due giorni prima. Fino al 5 marzo, quando il fratello per l'ultima volta ha potuto vedere la donna, "mia sorella - si legge nell'atto - non presentava piaghe da decubito" che, poi, si segnala nella denuncia, "sono andate in necrosi". E ciò potrebbe aver causato lo "shock settico". Nell'atto il fratello, assistito dal legale Alberto Tucci, spiega di aver saputo per la prima volta, l'11 maggio, da un medico al telefono che la sorella presentava "lesioni in necrosi". E di aver inviato una diffida ai vertici del Pat (il dg Giuseppe Calicchio è indagato nella più ampia inchiesta sulle morti nella casa di riposo). L'uomo ha messo nero su bianco anche di aver più volte chiesto notizie sulle "condizioni" della sorella, senza "alcun riscontro". Nei giorni scorsi ha deciso di sporgere denuncia contro "il personale medico" che "aveva in cura" l'anziana, contro la direzione sanitaria, la direzione generale e lo stesse ente.

18:01 - Trivulzio, Comitato parenti: “Visite ancora bloccate chiediamo incontro al Prefetto”

"Al Trivulzio resta ancora in vigore il blocco delle visite protette dei parenti ai loro familiari, dopo tre mesi di totale isolamento. Perfino a Nembro, uno dei luoghi al centro del contagio COVID19, e in molte altre RSA della nostra regione e di tutto il Veneto, si sono trovate modalità di ricongiungimento nel rispetto delle norme di sicurezza e distanziamento - afferma Alessandro Azzoni, portavoce del Comitato Verità e Giustizia per le vittime del Trivulzio, in una nota - A dieci giorni dalla manifestazione davanti al Trivulzio, organizzata dopo il rifiuto della Direzione ad accogliere la richiesta del Comitato di organizzare visite protette, non è ancora possibile aprire neanche una piccola finestra su quanto avviene dietro i cancelli. Questo, senza addurre motivazioni valide né dal punto di vista tecnico, né dal punto di vista sanitario e, oltretutto, in un momento in cui le grandi RSA denunciano una caduta della domanda di nuovi clienti - Prosegue Azzoni - Riteniamo che dietro conferenze stampa dense di numeri, annunci soddisfatti di fine emergenza e di inizio della fase 2, al Pat si voglia nascondere una situazione ancora grave e fuori controllo. Molti pazienti gravi sono tardivamente inviati negli ospedali, come avvenuto nell’ultimo terribile caso dell’anziana morta per setticemia causata da piaghe da decubito, dopo settimane di abbandono e assenza di cure – ha aggiunto Azzoni - Non possiamo attendere il risultato a lungo termine della commissione ATS, né i tempi lunghi della politica, per cui chiediamo al Prefetto di Milano un incontro urgente per segnalare la situazione e individuare i possibili interventi per porre fine a questo blocco immotivato dei colloqui".

17:27 – Sileri: “In Lombardia numeri esigui e in calo”

Quello della Lombardia "non è un problema". Questa regione "ha più casi delle altre, ma è stata anche la più colpita in assoluto, quindi è evidente che si trovino ancora casi positivi, ma si tratta di numeri esigui". Così il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, durante la trasmissione Timeline, su SkyTg24. C'è ancora, ha aggiunto Sileri, "una coda di soggetti positivi, ma si tratta per lo più di persone che aspettano il tampone da tempo oppure hanno fatto un test sierologico e poi il tampone è risultato positivo", comunque "sono numeri in discesa". Quanto alla riapertura dei confini tra regioni, "siamo stati molto rigorosi nel computo e nella valutazione dei criteri stabiliti per le riaperture in sicurezza" e "il Governo non è stato influenzato dal peso della Lombardia". "I dati contenuti nell'ultimo report - ha concluso - mostrano la possibilità delle riaperture. Ma questo non significa che non continueremo a monitorare".

17:23 - In Lombardia 50 nuovi positivi

Registra una netta frenata il numero dei contagiati dal Coronavirus in Lombardia. Con un numero particolarmente basso di tamponi eseguiti (3.572) si sono registrati infatti solo 50 nuovi positivi (per un totale da inizio emergenza che arriva a 89.018). Sono 167 i ricoverati in terapia intensiva (tre meno di ieri) e 3.085 quelli negli altri reparti (-46). Sono invece stati 19 i deceduti per un totale di 16.131.

17:04 – San Raffaele: il virus si replica meno rapidamente

Il virus SarsCov2 si replica molto meno rapidamente ora rispetto a un paio di mesi fa e la carica virale a maggio è 10 volte inferiore che a marzo: è il dato osservato in 200 pazienti ricoverati all'ospedale San Raffaele di Milano, da marzo a maggio, in uno studio coordinato da Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia, e in via di pubblicazione sulla rivista Clinical chemistry and laboratory medicine. E' lo studio citato da Alberto Zangrillo, primario del reparto di Anestesia e rianimazione del S. Raffaele. L'indagine, spiega all'ANSA Clementi, "è partita dall'osservazione fatta dai medici di Terapia intensiva e dei reparti Covid sulla minore gravità della malattia e minor ricorso al ricovero in terapia intensiva". Dopo aver escluso che il virus avesse subito mutazioni genetiche significative, i ricercatori, con una tecnica di analisi molecolare, hanno studiato la velocità di replicazione del virus. Il confronto è stato fatto analizzando le quantità di virus presenti nei tamponi di 100 malati Covid, ricoverati nella prima metà di marzo, e 100 nella seconda metà di maggio.

14:22 - Perquisizioni e sequestri in 9 Rsa mantovane 

Nove case di riposo di Mantova e provincia sono finite nel mirino dei carabinieri di Cremona e del comando provinciale di Mantova e della Guardia di Finanza di Mantova dopo una serie di esposti e denunce presentati in Procura a Mantova relativamente ai decessi di ospiti verificatisi a causa del Coronavirus. I militari hanno sequestrato la documentazione relativa alla emergenza Covid-19 in nove Rsa di Mantova e Provincia (Castiglione delle Stiviere, Schivenoglia, Canneto sull'Oglio, Guidizzolo, Borgo Virgilio, San Benedetto Po e Serravalle a Po). La documentazione "sanitaria, amministrativa e contabile" sequestrata, riferisce un comunicato dei carabinieri, attiene le "strutture stesse" e gli "ospiti deceduti nell'arco temporale dal primo febbraio al 28 maggio" di quest'anno. Durante l'operazione, svoltasi nei giorni scorsi, sono stati eseguiti "accertamenti mirati".

14:11 - Zangrillo: “Io più scienziato di tanti del Cts”

"Non sono pentito di quanto ho detto. Il virus è clinicamente scomparso" e, rispetto al Comitato tecnico scientifico (Cts), "io sono molto più scienziato di tanti autoproclamatosi tali nel Cts". Così, Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, su Radio24. "Non sono assolutamente pentito, sono rinfrancato dalla forza della verità perché quello che ho detto - ha affermato - non è che il virus è scomparso. Io sono certo che il virus sia ancora tra di noi, però ci sono tanti virus tra di noi. Io ho detto testualmente 'il virus è clinicamente inesistente, scomparso'. Se uno omette il clinicamente per farmi del male, fa del male a se stesso". Quanto al Cts, "una cosa che trovo fastidiosa di questo Paese è che i clinici siano da una parte e gli scienziati dall'altra. Noi dobbiamo intenderci sulla qualifica di scienziato perché se andiamo a vedere i parametri io sono molto più scienziato di tanti autoproclamatosi scienziati, anche facenti parte del Cts. Perché in Italia e nel mondo per esser scienziati bisogna produrre scientificamente e la produzione scientifica ha dei parametri molto precisi: basta andare nei motori di ricerca e nelle librerie internazionali e vedere quello che ha prodotto scientificamente Zangrillo. E alla fine se vogliamo facciamo la classifica”.

13:22 - Tornano in streaming i concerti di Palazzo Marino a Milano

Tornano dal 7 giugno i concerti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. Ma per questa nona edizione di Palazzo Marino in Musica, (che sarebbe dovuta partire ad aprile ma è stata rimandata per l'emergenza Coronavirus) le esibizioni dalla sala Alessi saranno trasmesse in streaming visibili gratuitamente sul canale Youtube di Palazzo Marino in Musica e i canali Facebook di Palazzo Marino in Musica ed EquiVoci Musicali. Fil rouge della rassegna gratuita (organizzata appunto da EquiVoci Musicali in collaborazione con la presidenza del Consiglio comunale) è il rapporto fra natura, uomo e musica. Ha infatti come titolo De Natura Sonis. 

13:04 - Bergamo, ancora pochi voli: Ryanair riparte dal 21 giugno

Lenta ripartenza per l'aeroporto bergamasco di Orio al Serio, il terzo scalo italiano per numero di voli, rimasto fermo durante i mesi del lockdown, anche se sempre operativo per accogliere voli militari o umanitari. I voli che hanno ripreso sono in particolare quelli della compagnia WizzAir, con destinazione Sofia e Varna (andata e ritorno), a cadenza bisettimanale. Nei prossimi giorni e in particolare da mercoledì la frequenza dei collegamenti dovrebbe tornare lentamente verso la normalità. In particolare Ryanair, il principale vettore che opera nello scalo di Bergamo, riprenderà a volare da Bergamo a partire dal giorno 21 giugno.

12:58 - Milano, Sala: "Con Sardegna ho sbagliato, sono stato ruvido"

 "Non posso certamente provare sentimenti negativi verso la Sardegna. Il mio 'me ne ricorderò', comunque sbagliato nella forma, era rivolto alla politica sarda". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha fatto il mea culpa per la frase rivolta al governatore della Sardegna che voleva sottoporre a test i turisti provenienti dalle Lombardia e da Milano. Sala ha postato su Instagram una foto della barca a vela che teneva, prima di venderla, proprio in Sardegna. "So di essere stato ruvido ma forse stavo anticipando un tema sentito dai cittadini" ha aggiunto.
"E lo dico alla vigilia della Festa della Repubblica. Certo, il punto centrale non è dove si fanno le vacanze, ma molto semplicemente penso che il sentirsi una sola comunità debba trovare conferma nei momenti positivi e in quelli difficili. E penso anche che la generosità e il senso di accoglienza di Milano non ci abbiano mai portato a fare alcun distinguo".

12:28 - A Malpensa resta attivo Terminal 2, chiuso Linate

Con l'allentamento delle misure anticontagio da Coronavirus, a Milano resta attivo il Terminal 2 dell'aeroporto di Malpensa dove sono ripresi alcuni collegamenti. Il traffico di passeggeri è comunque ancora molto limitato. Al momento non è prevista la riapertura del Terminal 1, che potrebbe avvenire fra la metà di giugno e l'inizio di luglio. 

11:28 - Dal 3 giugno Trenord torna a servizio pre-Covid 

Da mercoledì il servizio di Trenord, che gestisce il trasporto ferroviario regionale in Lombardia, tornerà ad offrire gli stessi posti di prima dell'emergenza Coronavirus, almeno sulle linee di maggior afflusso, pur garantendo il distanziamento. Negli orari di punta, sulle direttrici più frequentate ci saranno infatti più vagoni. "Per l'avvio della nuova fase, le corse in Lombardia aumenteranno da 1500 a circa 1900 al giorno: sarà garantito il 100% del servizio sulle grandi direttrici suburbane e i principali collegamenti regionali nelle ore di punta - spiegano dalla società -. Su tutte le linee a maggiore domanda, dove è più altro il rischio di stress delle misure di distanziamento a bordo, l'offerta sarà potenziata con composizioni più capienti, garantendo quindi il 100% dei posti pre-Covid". Ritornerà poi il collegamento aeroportuale Malpensa Express da Milano Cadorna ogni 30 minuti, in aggiunta a quello già attivo su Milano Centrale per un totale di 107 corse al giorno da e per l'aeroporto.

11:14 - Sala: “Avanti con ciclabili e prolungamenti metro”

Nonostante le polemiche scatenate soprattutto tra i commercianti il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha annunciato che il Comune "andrà avanti sulle piste ciclabili". "Qui ci possono essere polemiche, ovviamente tutti a loro modo hanno ragione, ma io segnalo un punto, una riflessione, - ha detto nel consueto video sui social - cioè che la ciclabile di corso Venezia e Buenos Aires registra attualmente 6 mila ciclisti al giorno". Per quanto riguarda i prolungamenti delle metropolitane di Milano verso altri Comuni "io sto dando impulso affinché i progetti di nuove metropolitane vadano avanti. Certamente l'allungamento della M1 a Baggio, ma in particolare della M5 a Monza, ne stiamo discutendo con i vari comuni per trovare il disegno finale - ha concluso -. E' chiaro a tutti voi che una parte significativa del traffico in città deriva da coloro che vengono a fuori città".

9:44 - Gallera: “Poco rispettoso preoccuparsi dei lombardi per riaperure”

È poco rispettoso preoccuparsi dei lombardi o di altri cittadini da parte di alcune Regioni in relazione alla riapertura della Fase 2 dell'emergenza coronavirus: questo, in sintesi, il pensiero dell'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera intervenuto a Mattinocinque. "Abbiamo un sistema sanitario, se qualcuno sta male deve essere ricoverato o curato - ha detto -. Il sistema al limite è quello di avere all'interno della nostra regione dei punti, degli ambulatori, delle strutture ospedaliere in grado di ricoverare le persone che possono stare male. Ma questo vale per qualunque tipo di malattia".
"Poi - ha sottolineato Gallera - che si voglia tenere monitorate le persone, le condizioni di salute è un meccanismo. Mi sembra strano, poco rispettoso di quello che abbiamo vissuto, un atteggiamento che riguarda soltanto i lombardi o altri cittadini perché la situazione è in forte miglioramento nella nostra regione e d'altronde se qualcuno non sta bene non parte o si tiene monitorato. ha aggiunto: "Abbiamo avuto fior di esperti che dicevano tutto e il contrario di tutto nella stessa giornata. In Lombardia è esplosa una vera e propria bomba che ha trovato tutti impreparati, il mondo occidentale è stato impreparato".
Gallera ha proseguito: "Oggi i tracciamenti e i tamponi in regione Lombardia vengono fatti in maniera molto tempestiva e molto approfondita. Non ci sono magheggi nei dati perché c'è un sistema nazionale che è stato voluto e definito con un decreto del del ministro della Salute e che porta tutte le Regioni a inviare dati che sono molto specifici, approfonditi e puntuali. E se l'Istituto superiore della Sanità evidenzia la correttezza delle Regioni e anche di Regione Lombardia vuol dire che ha fatto degli approfondimenti. E i nostri dati sono stati chiari e lineari sin dal primo giorno".

9:19 - Gallera: “Dal 3 giugno ci si muove liberamente”

"Dal 3 giugno ci si muove liberamente fra le Regioni, poi alcune Regioni stanno riflettendo rispetto ai periodi di vacanza”. Così l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, rispondendo alle domande nella trasmissione Mattinocinque. "Non si può parlare di passaporto sanitario anche perché ricordiamoci che il test ematico sierologico riguarda soltanto una fotografia: se hai avuto una malattia - ha osservato -. Poi magari puoi ancora averla in corso, ma è un dato che racconta quello che tu sei stato, poi va approfondito con un tampone che è la fotografia di un momento. Se io faccio un tampone e poi salgo su un traghetto posso reinfettarmi in quel momento. Non c'è nessuno tipo di garanzia che può dare il test diagnostico o addirittura epidemiologico. Quindi il passaporto sanitario è uno strumento che non ha nessun fondamento come evidenziato dal Ministero e da tutti gli esperti". "Attrezzarsi per fornire un servizio sanitario - ha concluso Gallera - con ambulatori, con strutture in grado di accompagnare chi sta male e per potere verificare lo stato di salute questo è una la proposta di alcune Regioni. Vedremo come va”.

"L'atteggiamento della Grecia - ha proseguito - è incomprensibile nel senso che in Europa abbiamo avuto nazioni che hanno avuto molti più contagi sia in termini assoluti, sia per abitanti. La situazione peggiore è in Belgio in rapporto al numero di abitanti e di persone contagiate e ricoverate - ha rimarcato -. Vogliamo parlare della Spagna, della Francia, della Gran Bretagna? Che l'attenzione si appunti sul Nord Italia mi appare francamente un po' anacronistico".

9:15 - Pregliasco: "In Lombardia situazione sotto controllo"

"In Lombardia la situazione è ora sotto controllo e oggettivamente è molto migliorata. Grazie alla sistematica adozione di test sierologici e tamponi, ora ampiamente disponibili, sono riusciti a colmare gap nella ricerca di casi, che non sono di ieri ma dei giorni precedenti". Lo ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, durante la trasmissione Agorà su Rai3, promuovendo la decisione dell'apertura dei confini regionali. "Con 2,4 casi di infezione a settimana per 10.000 abitanti. Il rischio di incontrare un infetto si è ridotto moltissimo", ha precisato Pregliasco. "Ritengo fondamentale l'apertura dei confini regionali", ma "nell'ottica sempre dell'attenzione e di una vigile serenità rispetto al rischio di possibili focolai. Questo purtroppo - ha concluso l'esperto - lo dobbiamo tenere in conto. Ci sarebbe voluto un lockdown più lungo per arrivare a zero casi di infezione ma, era oggettivamente impossibile”.

8:34 - Allagamento in piscina Cozzi Milano nel giorno della riapertura

Nel giorno delle riapertura delle piscine in Lombardia nell'ambito della Fase 2 dell'emergenza Coronavirus, una grossa tubatura dell'acqua interna alla struttura della Cozzi, uno degli impianti storici con due vasche d'acqua in centro a Milano, si è rotta provocando un allagamento. Per motivi precauzionali è stata interrotta l'energia elettrica nella zona, mentre sono al lavoro i vigili del fuoco e i tecnici dell'acquedotto. Sul sito internet della piscina si legge che si è verificato un problema tecnico nella notte e che per ora non è possibile accedere alla struttura.

7:11 - Cts: "Parole Zangrillo fuorvianti e pericolose"

"Ammesso e non concesso che affermazioni simili siano supportate da informazioni scientifiche, e al momento non ce ne sono evidenze, parole così superficiali e fuorvianti sono decisamente pericolose in un momento così critico di passaggio da una fase di lockdown che ha riguardato non solo l'Italia, ma il mondo intero". Così il coordinatore del Comitato tecnico scientifico del governo, Agostino Miozzo, replica alle affermazioni del direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo. Voler passare da un lockdown totale a un "liberi tutti", ribadisce Miozzo, "è preoccupante e pericoloso. Saremo tutti felici di condividere le geniali intuizioni del dottor Zangrillo, ma fino a prova contraria la scienza dice altre cose. Anche perché oggi ci sono ancora 80 morti e centinaia di nuovi casi, di cui più del 50% proprio nella regione del professor Zangrillo".

7:08 - Chiude installazione-memoriale vittime di Bergamo

Sarà una performance dell'attore Oreste Castagna e del musicista jazz Gianluigi Trovesi a chiudere, mercoledì alle 19:30, il memoriale "Ogni vita è un racconto", allestito in piazzetta don Andrea Spada a Bergamo, sulla facciata di uno degli edifici di Sesaab Edizioni, la casa editrice de L'Eco di Bergamo, e dedicato alle vittime bergamasche del Coronavirus, i cui visi e nomi sono stati mostrati a rotazione su un maxi schermo. 

7:04 - Tanti verso le montagne della Valtellina, chiusa una strada

Assalto alle montagne ieri in Valtellina, complice il bel tempo e le aperture dopo il prolungato lockdown. La voglia di camminate all'aria aperta ha contagiato tantissimi lombardi provenienti, in particolare, da Milano, Lecco, Como, Varese e Monza. Così il dirigente della Questura di Sondrio, Faustino Bertolini, a un certo punto ha avvisato l'Anas di apporre sui pannelli luminosi della superstrada Lecco-Colico, nelle corsie direzione Nord, la scritta con l'avviso che nella località montana di Val Masino (Sondrio) l'accesso non era più possibile. 

7:01 - Guarita a 91 anni nell'ospedale militare di Milano

"Sto bene, non vi dimenticherò mai, vi voglio bene". Con queste parole un'anziana di 91 anni guarita dal Coronavirus ha lasciato il Centro Ospedaliero Militare di Milano, dove è stata ricoverata per 35 giorni. "Queste sono le vittorie più belle di chi lavora per il bene del nostro paese!", è scritto nella pagina Facebook dell'Esercito, dove è stato pubblicato anche un video che mostra l'anziana mentre lascia l'ospedale salutata dagli applausi e applaude lei stessa, prima di salire sulla macchina di suo figlio. "Nonna Carmela, 91 anni - si legge nel post - dopo aver trascorso 35 giorni di degenza presso il Centro Ospedaliero Militare di Milano, è guarita dal Covid-19 e può finalmente tornare a casa! Perché la speranza vede l'invisibile, tocca l'intangibile e raggiunge l'impossibile".

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