La cucina antispreco ha un'ampia gamma di preparazioni dedicate agli amanti dei dessert. Ecco alcuni suggerimenti per non gettare via nemmeno bucce e foglie. LA FOTOGALLERY
Anche un dessert può aiutare a limitare gli sprechi in cucina. Tra i 15 dolci di recupero che si possono preparare a casa grazie a bucce e avanzi, ci sono le Scorzette d'arancia candite. Basta usare la buccia di alcune arance, zucchero, acqua e cioccolato fondente, per chi vuole dare una spinta in più a questo goloso fine pasto (foto: Fugzu/Flickr)
Bruschette, polpette, frittate: 15 ricette di recupero per una tavola antispreco. FOTO
Il pane raffermo è protagonista di molti dolci della cucina di recupero. Ogni regione ha la sua versione. Ad esempio, in Trentino, c'è la Peta de pomi. Il pane secco viene ammollato nel latte e farcito con uva sultanina, mele, zucchero, uova e scorza di limone grattugiata. Simone Baldassarra, pastry chef del panificio Cose Buone da Paolo di Cavalese (Tn), spiega: "Il segreto è aggiungere il latte un po’ alla volta, senza aver timore che sia troppo poco, perché diverso è l’assorbimento anche in base al tipo di pane che su utilizza" (foto: Stradadeiformaggi.it)
Frittate, polpette, tartine: 15 antipasti di recupero. FOTO
Nel libro "A tavola senza sprechi" (Slow Food Editore) la Trattoria La Sosta di Cremona utilizza il pane per creare un Budino di pane e cioccolato. Occorrono 4 etti di mollica di pane, uova, zucchero, cioccolato fondente, mandorle sgusciate, la scorza di un'arancia, un cucchiaino di semini di vaniglia, panne e una noce di burro. Si possono abbinare anche latte, uvetta o frutta candita, aromatizzando il tutto con un bicchierino di grappa (foto: Pixabay)
Dal pane agli scarti vegetali: 15 primi di recupero. FOTO
Nello stesso volume lo chef salernitano Clemente Gaeta sfrutta mezzo chilo di pane raffermo per creare le Frittelle di pane alla cannella. Dopo aver ammollato i pezzi nel latte, si strizza il pane e lo si mischia a burro fuso, zucchero, uova, semi di vaniglia e la buccia d'arancia grattugiata. Dopo aver fatto delle piccole polpette con le mani, si friggono in abbondante olio caldo. Sono perfette accompagnate con salsa inglese o alla camomilla (foto: Pixabay)
Ancora pane al centro della ricetta di Eugania Barusco di Milano. Per creare la Miascia, dopo aver ammollato pezzi raffermi nel latte, si deve amalgamare la pasta con uva ammollata, mela, pera amaretti sbriciolati, pinoli e cioccolato a scaglie, uova sbattute. Per la cottura basta mezz'ora in forno a 200° e poi a 150° (foto: Petra Genovesi/Facebook)
Anche la polenta può diventare una buona base per un dessert di recupero. Lucia Giglioli, chef di Guastalla (Reggio nell'Emilia), parte proprio da questo ingrediente per creare i Dolci dei morti. Questi piccoli bocconcini ovali sono farciti di pinoli, uva sultanina, canditi. Vanno infornati e serviti caldi, spolverizzati di zucchero a velo (foto: Pixabay)
La chef trentina Sara Mambrini in "A tavola senza sprechi" suggerisce di riciclare la polenta creando un Plumcake farcito con uva sultanina, fichi secchi e semi di finocchio selvatico (foto: Pixabay)
Il riso è un altro ingrediente che, se avanzato, può dar vita a molti piatti di recupero. Tra i dolci, contribuisce a creare il Sommommoli, frittelle tipiche della tradizione culinaria toscana, da consumare calde, cosparse di zucchero a velo (foto: The Italian School Verbania/Facebook)
Quando avanzano gli albumi d'uovo, invece di gettarli via, meglio trasformarli in candide e gustose meringhe (foto: Pixabay)
Per gli italiani la colazione è sinonimo di caffè e cornetto. Il gusto dolce prevale nel menu del primo pasto della giornata. Anche qui possiamo applicare la filosofia del recupero, preparando le Barrette di frutta e cereali secondo la ricetta di Lisa Casali, presente nel libro "Autoproduzione in cucina" (Gribaudo). In questo caso potremo recuperare cereali misti avanzati e frutta un po' troppo matura per essere mangiata da sola (foto: Pixabay)
Sempre a colazione, la classica fetta di pane casereccio può dare il massimo se abbinata a una buona marmellata. In "Autoproduzione in cucina" Lisa Casali suggerisce di creare una marmellata partendo dalla frutta matura, di cui si usa la parte nobile o la sola polpa di scarto da centrifugato di frutta mista (foto: Pixabay)
A fine pasto si servono anche liquori e amari. Qui la cucina di recupero trova un'altra grande forma di espressione. Leti Federici di Jesi (Ancona) nel libro "A tavola senza sprechi" suggerisce di usare le foglie di carciofo per creare un superbo Elisir (foto: Pixabay)
Sfruttando ancora le bucce, questa volta di cedro, si può creare il Liquore al cedro (foto: Pixabay)
Anche i noccioli possono diventare un ingrediente per un liquore goloso. Maria Luisa Leoni, chef milanese, usa quelli di albicocca per creare la Ratafià. Dall'infusione in acqua e zucchero al consumo deve trascorrere un mese, in cui il liquore riposerà (foto: Pixabay)
Le feste ci offrono molti prodotti da riciclare. Ad esempio, può capitare che a Natale avanzi qualche fetta di panettone. Per non gettarla via, si possono trasformare questi dolci in Sformatini di panettone guarniti con salse a piacere. Al ristorante Dolada di Pieve d'Alpago (Belluno) si serve con salsa all'arancia (foto: Pixabay)