
Pasta, pane e pochi altri ingredienti possono costruire piatti gustosi ed economici, che aiutano a non gettare via alimenti un po' stanchi. Ecco alcune ricette da non perdere. LA FOTOGALLERY

Il pane raffermo non è un punto di arrivo, ma di partenza. Utile per preparare primi piatti gustosi grazie alle tante ricette di recupero della tradizione culinaria italiana. Inoltre, quando i gusti classici annoiano, basta un pizzico di creatività - una spezia, un'erba aromatica - per ravvivare ogni piatto. Nel volume "A tavola senza sprechi" (edito Slow Food Editore), si parte proprio dal pane vecchio per creare Gnocchi alle erbe aromatiche (foto: Pixabay)
Bruschette, polpette, frittate: 15 ricette di recupero per una tavola antispreco. FOTONati nella Germania del Sud, i Canederli si sono diffusi anche in Italia, soprattutto in Trentino. Si parte dal pane raffermo e si realizzano delle pallottole ricche di sapore, da servire in brodo o con burro fuso e Trentingrana (foto: Alpengenuss)
Frittate, polpette, tartine: 15 antipasti di recupero. FOTO
Un'altra ricetta per creare un primo piatto di recupero parte dall'utilizzo del brodo vegetale, ottenuto con ortaggi "stanchi" e non più freschi, per preparare dei gustosi risotti. In questo caso le verdure possono anche essere unite durante la preparazione
Ricette con gli avanzi di cibo: i 10 piatti della tradizione
Pasta, pane secco, aglio, olio e sale: sono gli ingredienti principali degli Spaghetti alla carrettiera, piatto diffuso in Sicilia nei primi del Novecento e consumato da chi trasportava merci e persone. Piatto povero, garantiva un grande apporto di carboidrati (foto: ENI CAFÈ - Altarocca/Facebook)

Anche gli scarti di pesce come le guance di pescatrice possono diventare protagoniste in un piatto di linguine. Secondo la ricetta di Bruno Sorrentino di Nola (Napoli) basta saltarle in padella, lasciarle intiepidire e farle a pezzetti. Con l'aggiunta di vino, olio, aglio, peperoncino e pomodoro fresco verrà fuori un grande primo (foto: Pixabay)

Con i maccheroni avanzati del giorno prima si può fare la famosa frittata, ma anche il riso non deve andare sprecato. Se gli arancini possono servire da sfizioso antipasto, la frittata di riso aiuta a salvare ciò che è avanzato, massimizzandone il gusto (foto: Pixabay)

La cultura culinaria lombarda vanta un piatto molto goloso, che sfrutta gli avanzi del risotto alla milanese e il midollo dell'ossobuco. L'unica difficoltà legata alla realizzazione del Riso al Salto è quella di non far rompere la forma nel momento in cui, come in una frittata la si gira (foto: Ratanà)

La Trattoria Sora Lella ha proposto per lungo tempo un primo piatto di recupero storico: la minestra casereccia. La si può realizzare usando gambi di carciofo, torsoli di broccolo, calotte di finocchi con barbetta, insomma tutto ciò che di solito si butta via (foto: Pixabay)

Le calotte di finocchio tornano utili anche nella Vellutata preparata alla maniera di Luigia Bevione di Monteu da Po (Torino). Questa crema si prepara con mezzo chilo di scarti di finocchio, un porro, 2-3 patate, pane raffermo, olio, sale e pepe

Ancora una volta la tradizione napoletana suggerisce un primo piatto povero, ma dal gusto incredibile. 'O sicchie ra munnezza si fa con la frutta secca avanzata dal pranzo di Natale, erbe aromatiche e pomodorini del piennolo del Vesuvio (foto: Pixabay)
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La Puglia riesce a mettere insieme terra e mare in un piatto di recupero unico: il Pancotto. Lo si può preparare con le erbe spontanee, con le cime di rape, ma anche con il pesce. La zona più vocata per questo piatto è la provincia di Foggia, in cui la ricetta cambia anche con le stagioni. La base di tutto però rimane il riciclo del pane secco fatto con le patate (foto: Pixabay)

Avvicinandoci alla costa il ricettario si arricchisce di preparazioni a base di frutti di mare. Quando si usano le cozze non si getta via nemmeno l'acqua. Ecco che Nuccia Barile di Termoli (Campobasso) suggerisce di utilizzare il liquido sapido per condire un piatto di pasta (foto: Pixabay)

Un altro modo di riciclare il pane raffermo è preparare la Ribollita. Insieme alle fette, la ricetta di Sbarbacipolla Biosteria di Colle di Val d'Elsa (Siena) include anche cavolo nero, cavolo verza, bietole, patate, pomodori, cipolle, porro, carote, coste di sedano, ciuffi di prezzemolo e fagioli cannellini (foto: La Bottega dei Portici/Facebook)

La pasta avanzata può diventare un Pasticcio grazie a un po' di ragù e di besciamella (foto: Pixabay)

Ancora pane secco, ma di segale, con cui la tradizione culinaria valdostana regala un primo piatto molto saporito: il Vinadon. Si unisce farina di mais, latte, fontina, burro, sale e delle fette rafferme, ottenendo una polenta servita in piatti fondi