Per presentare Maus, la graphic novel di Art Spiegelman, prendiamo in prestito ciò che scrisse, tempo fa, Umberto Eco: “Una storia splendida. Ti prende e non ti lascia più. Quando questi topi parlano d'amore, ci si commuove, quando soffrono si piange. A poco a poco si entra in questo linguaggio di vecchia famiglia dell'Europa orientale, in questi discorsi fatti di sofferenze, umorismo, beghe quotidiane, si è presi dal ritmo lento e incantatorio, e quando il libro è finito, si attende il seguito con disperata nostalgia di essere stati esclusi da un universo magico”