Di cosa trattano i 6 libri finalisti del Premio Strega e perché sono stati scelti
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Scopriamo "L’età fragile" di Donatella Di Pietrantonio, "Invernale" di Dario Voltolini, "Chi dice e chi tace" di Chiara Valerio, "Romanzo senza umani" di Paolo Di Paolo, "Aggiustare l'universo" di Raffaella Romagnolo e "Autobiogrammatica" di Tommaso Giartosio.
A cura di Ludovica Passeri
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- Il 5 giugno sono stati annunciati i finalisti del Premio Strega 2024: sei e non cinque come da tradizione, perché l'articolo 7 del regolamento prevede la presenza di almeno un libro pubblicato da un medio o piccolo editore nella graduatoria finale. Sono state 82 in questa edizione le candidature di partenza, proposte dagli Amici della Domenica, il nucleo storico della giuria. Scopriamo di più sulle trame e sulle ragioni per cui sono stati ritenuti meritevoli di concorrere al prestigioso riconoscimento letterario.
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- "L'età fragile" (Einaudi) di Donatella Di Pietrantonio è stato proposto da Vittorio Lingiardi: "Un libro che raccontando il dolore lo cura, perché a scriverlo è una donna che conosce il miracolo delle parole e il sangue delle ferite". Al centro della storia, una madre, voce narrante, e una figlia che fanno i conti con un trauma del passato. Il possedimento di famiglia "Dente di Lupo" in Abruzzo è stato teatro di un efferato duplice femminicidio trent'anni prima. Il romanzo si insinua nelle pieghe della cronaca e di un fatto realmente accaduto.
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- Sandro Veronesi ha spiegato così le ragioni della candidatura di "Invernale" (La nave di Teseo): "La bravura di Voltolini è nota. La luminosità della sua scrittura è nota. La genialità del suo modo di raccontare il mondo è nota. Eppure nessuno dei suoi libri precedenti mi aveva sbalordito come questo – ed è per condividere il mio sbalordimento che ho deciso di presentarlo". L'autore racconta con una scrittura lirica e espressionistica suo padre, macellaio torinese, e l'incidente che segnerà per sempre la sua storia familiare.
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- Da Matteo Motolese "Chi dice e chi tace" (Sellerio) di Chiara Valerio è stato definito: "un romanzo di rara intensità, ritmato con straordinaria sapienza narrativa, su come ciò che sappiamo degli altri (...) ma anche di noi stessi sia un orizzonte sfuggente, parziale, sempre in movimento". A Scauri, l'ultimo paese del sud del Lazio di cui è originaria l'autrice, si trasferisce Vittoria, donna affascinante e anticonformista, assieme alla giovane Mara. Sulla morte improvvisa di Vittoria, comincerà a indagare l'avvocata Lea Russo.
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- Proposto da Gianni Amelio perché è: "Un romanzo stratificato, denso e ironico, che riesce ad attraversare, lungo un viaggio, i nodi di un’intera vita, e un po’ di tutte le vite", "Romanzo senza umani" (Feltrinelli) di Paolo Di Paolo narra le vicende di Mauro Barbi, storico di professione, che ha dedicato gran parte della sua vita allo studio del Lago di Costanza che dal 1572 al 1573 divenne un blocco di ghiaccio. Una ricerca che lo ha portato ad essere sempre più distante dalle persone che lo circondano, dagli umani.
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- Lia Levi candida "Aggiustare l'universo" (Mondadori) di Raffaella Romagnolo: "Pagine e pagine di eccellente letteratura scorrono per arrivare a districare il drammatico segreto che ha spezzato una famiglia negli anni della guerra e della persecuzione contro gli ebrei". La storia inizia nell'ottobre 1945, quando con un po' di ritardo comincia l'anno scolastico dell'Italia liberata. La maestra Gilla prende servizio in una scuola piemontese. Tra gli alunni, una bambina trincerata in un silenzio impenetrabile e che ha molto da raccontare.
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- Emanuele Trevi ha detto che Tommaso Giartosio in "Autobiogrammatica" (minimum fax) trasforma "la lingua, e il rapporto intimo che ogni scrittore instaura con le parole della sua vita nel cuore (...) nel motore di un testo che è al contempo romanzo di formazione e memoir, cronaca famigliare e autoritratto, dizionario pubblico e privato: un’impresa che a me sembra preziosa quanto necessaria". Il libro ricostruisce aneddoti, episodi, momenti di un'esistenza seguendo il filo rosso delle parole.
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- La prima votazione, in cui si sono espressi i 700 aventi diritto, ha visto in testa Donatella Di Pietrantonio (248 voti); al secondo Dario Voltolini (243); seguono al terzo Chiara Valerio (213) e al quarto Paolo Di Paolo (195i). Chiude la cinquina Raffaella Romagnolo (193). Tommaso Giartosio (126), ottavo in graduatoria, per via del già citato articolo 7 è rientrato in corsa. Del resto, non è la prima volta che i libri in finale sono più di 5. Nell'edizione del 2022 furono addirittura 7. Appuntamento al 4 luglio a Roma per la finalissima.