Manovra 2026, tutte le misure per le famiglie: potenziati congedo parentale e bonus mamme
EconomiaIntroduzione
Dei 18,7 miliardi di euro stanziati per la Legge di Bilancio 2026, una quota da 1,6 miliardi va ad aggiungersi alle risorse già stanziate dalle precedenti finanziarie per il sostegno alla famiglia e alla natalità, uno dei quattro pilastri della manovra (insieme alla riduzione delle tasse, il sostegno alle imprese e la Sanità), arrivando così a circa 3,5 miliardi per il triennio che va dal 2026 al 2028. Dal bonus mamme lavoratrici rafforzato al congedo parentale, da un nuovo sistema di detrazioni fiscali a un aiuto ai genitori separati, ecco le misure annunciate
Quello che devi sapere
Manovra, aumenta il bonus mamme lavoratrici
Sale dunque innanzitutto l’importo del bonus mamme lavoratrici, che dagli attuali 40 euro mensili (corrisposti in un’unica soluzione a fine anno, per un totale di 480 euro) passa a 60 euro. Non concorre alla formazione del reddito ed è quindi esentasse. Le beneficiarie sono le madri con contratto di lavoro, sia a tempo determinato che indeterminato, le libere professioniste e le lavoratrici autonome con un reddito Isee che non supera i 40mila euro annui. Per ottenerlo bisogna però avere almeno due figli: il bonus è valido fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo. Se si hanno dai tre figli in su è invece valido fino al 18esimo compleanno del più giovane. Le interessate devono presentare domanda all’Inps in via telematica, autenticandosi nel sistema con le proprie credenziali Spid, Cie oppure Cns.
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Il congedo parentale facoltativo
Si potenzia poi il congedo parentale facoltativo, con la retribuzione all’80% dello stipendio, fino a tre mesi dopo la fine del periodo di congedo obbligatorio.
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Il congedo parentale sarà fino a 14 anni dei figli
Inoltre il congedo parentale potrà essere richiesto da ciascun genitore fino ai 14 anni del figlio e non più fino a 12. Lo prevede la prima bozza della legge di bilancio. Cambiano anche le regole per stare a casa con i bambini in caso di malattia: ciascun genitore, alternativamente, avrà il diritto di astenersi dal lavoro non più per 5 giorni l'anno ma per 10 e nel caso in cui i figli abbiano tra i tre e i 14 anni (non più tra i tre gli 8).
Le misure per le mamme lavoratrici
La Manovra prevede poi un pacchetto di misure destinate alle mamme lavoratrici: in particolare, arriva la decontribuzione totale fino a 8mila euro (esclusi premi e contributi) per i datori di lavoro privati che "assumono donne, madri di almeno 3 figli" minorenni, senza impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Inoltre, per favorire la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata, ai genitori con "almeno tre figli conviventi", fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo o senza limiti con figli disabili, "è riconosciuta la priorità nella trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, orizzontale o verticale". Infine, in caso di assunzione temporanea in sostituzione di lavoratrici o lavoratori in congedo, il contratto "può prolungarsi per un ulteriore periodo di affiancamento della lavoratrice sostituita, di durata, comunque, non superiore al primo anno di età del bambino".
In manovra 20 milioni per la casa per i genitori separati
È previsto poi un aiuto al genitore che deve lasciare la casa familiare "di proprietà" in seguito alla separazione, secondo quanto si legge nella prima bozza della manovra che è attesa in Senato in settimana. La Legge di bilancio stanzia per la misura 20 milioni l'anno a partire dal 2026. Il "sostegno abitativo ai genitori separati o divorziati non assegnatari dell'abitazione familiare di proprietà" è previsto per chi ha figli "fino al compimento dei 21 anni di età".
Detrazioni fiscali anche per chi ha solo un figlio
Un'altra novità, se troverà spazio nei passaggi parlamentari di approvazione della manovra, potrebbe riguardare il sistema delle detrazioni, favorendo anche chi ha un solo figlio, tramite l’applicazione del coefficiente “più favorevole” di 0,85. Il limite di spesa massima che si potrà portare in detrazione arriva a 11.900 euro (invece che 9.800).
Rifinanziata la Carta “Dedicata a te”
Viene rifinanziata la social card “Dedicata a te”, con 500 milioni di euro per ciascuno dei prossimi due anni (2026 e 2027). Introdotta per la prima volta dal governo Meloni con la Legge di bilancio 2023, la carta è un sostegno economico erogato dai Comuni sotto forma di prepagata. Rimane la forma del bonus “una tantum” da 500 euro destinato all’acquisto di beni di prima necessità per famiglie in difficoltà economica.
Per approfondire: Carta “Dedicata a te” 2025, cosa si può comprare con la social card
La riforma dei caregiver familiari
Spazio anche alla riforma dei caregiver familiari: specifiche risorse vengono destinate al completamento del riconoscimento del loro ruolo di cura e di assistenza. Mancano ancora però informazioni precise su come farlo (e su quanti fondi ci saranno a disposizione).
Ai 18enni la Carta Valore, purché diplomati entro i 19 anni
Per i diciottenni arriva la Carta elettronica denominata 'Carta Valore', a patto che si diplomino "non oltre l'anno di compimento del diciannovesimo anno di età". Lo prevede una prima bozza della legge di bilancio. La carta verrà assegnata nell'anno successivo a quello del conseguimento del diploma: i primi diciottenni a riceverla saranno quelli che si diplomano nel 2026 e la riceveranno dal 2027. Per la carta vengono stanziati 180 milioni annui dal 2027. Il credito della carta sarà utilizzabile per l'acquisto di biglietti teatrali, cinema e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche digitale, musica, strumenti musicali, musei, mostre eventi, monumenti, ma anche per "corsi di musica, di teatro, di danza o di lingua straniera".
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Niente bonus libri scolastici
Non è stato trovato invece, al momento, un posto per il bonus libri scolastici. "Purtroppo non siamo riusciti ad assecondare" questa richiesta, ha spiegato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
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