
Dal no deal al backstop: qual è il significato delle parole della Brexit. FOTO
L’uscita del Regno Unito dall’Ue è sempre più vicina. Londra e Bruxelles ancora cercano un accordo e sono diversi i nodi da sciogliere, tra cui quello del confine tra Irlanda e Irlanda del Nord e la possibilità di un divorzio “hard” o “soft”. LE TAPPE

Il 23 giugno 2016 il Regno Unito ha votato al referendum sulla permanenza nell'Unione europea. La maggior parte della Gran Bretagna ha scelto per il Leave, ovvero il divorzio dall'Ue
Tutte le tappe dell’addio di Londra all’Ue
Lo spettro più grande della Brexit è un'uscita no deal, ovvero senza accordi commerciali tra la Gran Bretagna e l'Ue
Firmato il decreto che cancella le leggi Ue nel Regno Unito
La hard Brexit potrebbe portare a un abbandono dell'Ue e di tutti i trattati e le istituzioni europee di cui Londra fa parte, nonché del mercato unico e della libera circolazione delle persone
In Gran Bretagna nei nuovi passaporti è sparita la scritta 'European Union'
La soft Brexit, invece, potrebbe segnare un negoziato più morbido, simile a quello della Norvegia che è un membro del mercato unico e deve accettare la libera circolazione delle persone
Theresa May, dalla Brexit fino alle dimissioni da premier britannica. FOTOSTORIA
Il backstop, termine che arriva dal baseball, è uno dei punti di scontro tra Londra e l'Ue. Indica il meccanismo che entrerà in vigore nel caso in cui Regno Unito e Ue non trovassero un'intesa sui loro rapporti post-Brexit che garantisca l’esistenza di un confine non rigido tra Irlanda (Paese membro dell’Ue) e Irlanda del Nord (regione del Regno Unito)
Boris Johnson all’Ue: “Sbarazziamoci del backstop o niente accordo”
Chiesta da Boris Johnson a fine agosto 2019, ha due soli precedenti nella storia della Gran Bretagna: nel 1948 con il governo laburista di Clement Attlee e nel 1997 con il premier conservatore John Major
Johnson chiude il Parlamento fino al 14 ottobre
Il dossier Operation Yellowhammer, segreto finché qualcuno non l'ha consegnato al Sunday Times, contiene le possibili conseguenze di un no deal che vanno dalla scarsità di cibo ai porti intasati, fino alla mancanza di medicinali e carburante e all'impossibilità di tenere aperte le scuole
Theresa May si dimette, discorso in lacrime a Downing Street. FOTO