Introduzione
Fratelli d’Italia, con un subemendamento a firma della senatrice Vita Maria Nocco alla Legge di Bilancio, propone di cancellare tutti i commi di una delle ultime proposte di modifica depositate in Commissione al Senato. Intanto a quindici giorni dalla fine dell'anno, e quindi dall'esercizio provvisorio, non sono ancora iniziate le votazioni, e domenica la seduta della commissione Bilancio del Senato è stata sconvocata.
Quello che devi sapere
I tagli alle tv
Fratelli d'Italia chiede di cambiare quanto previsto da un emendamento che porta la firma del capogruppo della Lega in Senato Massimiliano Romeo. La proposta che si punta a eliminare prevede una riduzione complessiva di 30 milioni in tre anni del finanziamento alla Rai derivante dal canone di abbonamento per esercizi pubblici e commerciali e professionisti, mentre per quanto riguarda le radio e tv locali si tratta di un taglio di 20 milioni all'anno.
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La stretta sui professionisti non in regola con il Fisco
A sua volta anche il partito di Matteo Salvini chiede al governo e agli alleati di fare però un cambio di direzione: in questo caso il tema è la stretta sui pagamenti ai professionisti che collaborano con la Pubblica amministrazione ma che non sono in regola con il Fisco, che i leghisti chiedono di cambiare. La Lega punta ad annullare il meccanismo in base al quale, dal prossimo anno, verrebbe bloccato qualsiasi pagamento dovuto a compensi finanziati con i soldi pubblici a favore dei professionisti che abbiano debiti con il Fisco. Fratelli d’Italia invece vorrebbe lasciare la misura prevista dalla Legge di Bilancio senza però l'ulteriore giro di vite previsto da un emendamento del governo che estenderebbe lo stop al pagamento a tutti gli "emolumenti", inclusi quelli dovuti da soggetti diversi dalla Pa per incarichi con compensi "a carico dello Stato".
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L’oro della Banca d’Italia
Intanto, chiusa la partita con la Bce, si attende ancora la formalizzazione della proposta sull'oro di Banca d'Italia. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti si è fatto garante della mediazione: il riferimento al "popolo italiano" ci sarà ma accompagnato dalla rassicurazione che le riserve auree restano in capo a Palazzo Koch "in conformità alle regole dei Trattati". E proprio l'oro negli ultimi anni "è diventato di moda", spiega dalla festa di Atreju il componente della Bce Piero Cipollone. A fare il conto si vede che le banche centrali ormai ne comprano circa "mille tonnellate all'anno", dice ancora: un'impennata che fa da scudo contro i "rischi sui mercati finanziari". Ma sul metallo prezioso insistono anche altri emendamenti, come quello di Forza Italia che chiede di introdurre un'aliquota agevolata per chi decida di rivalutare l'oro da investimento in proprio possesso. Il suo destino però appare sempre più incerto e non è escluso che alla fine questa ipotesi tramonti.
Condoni e previdenza complementare
Stessa sorte potrebbero avere gli emendamenti sui condoni: questo capitolo potrebbe infatti essere rinviato all'esame del provvedimento sull'edilizia approvato recentemente dal Consiglio dei ministri. Difficile invece che venga ascoltata, ora e anche in futuro, la richiesta della Cgil di cambiare la linea della maggioranza e del governo sulla previdenza complementare: un emendamento stabilisce che la posizione previdenziale possa essere trasferita tra fondi integrativi senza limiti, compreso il contributo del datore di lavoro. Per il sindacato la mossa cancella "il ruolo degli accordi collettivi" e "scardina un modello che, in oltre trent'anni, ha garantito tutele, mutualità e governance partecipata".
Iperammortamento per tre anni
Tra le novità in arrivo che invece appaiono consolidate c’è l'estensione dell'iperammortamento per tre anni. L'iperammortamento "parte dal 2026 e poi si estende per il 2026, 2027 e 2028. Arriveremo al settembre 2028, quindi è un triennio. Sta negli emendamenti su cui si sta lavorando", ha detto nei giorni scorsi il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, confermando che la riformulazione è in arrivo. "Abbiamo preso a base tutta una serie di emendamenti - ha spiegato Leo - che erano già stati presentati dai parlamentari e stiamo mettendoci a fianco le coperture".
La salvaguardia dei conti pubblici
Il mantra del governo, ribadito dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, resta, del resto, quello della salvaguardia dei conti pubblici. A costo anche, evidenzia il ministro di "scelte impopolari". "Abbiamo conquistato fiducia - evidenzia il titolare del Mef - con un lavoro serio e responsabile in questi anni ed è un patrimonio che rivendichiamo". E il segno di questa linea di condotta si ritrova anche nel 'maxi-riformulato' del governo. Si va dalle banche (che porteranno ulteriori 600 milioni in due anni) all'Rc auto con l'innalzamento di quella per gli infortuni sul conducente che porta 115 milioni l'anno. Fondi anche dall'imposta sostitutiva per la rivalutazione di terreni e partecipazioni che porta in dote alla Manovra circa 240 milioni l'anno. E ancora la tassa sui mini-pacchi che vale 122 milioni nel primo anno e 245 dal 2027 e la Tobin tax. Fondi necessari per coprire le nuove misure frutto di intesa nella maggioranza. Tra queste l'allargamento del tetto del valore catastale della prima casa da escludere dall'Isee e la stretta sull'assegno di inclusione. Ma anche una modifica sulla NASpI: la prestazione verrà erogata in due rate: la prima al 70% e la seconda - con il restante 30% - entro sei mesi ma solo dopo la verifica della mancata rioccupazione. Risorse poi in arrivo pari a 25 milioni complessivi in tre anni a partire dal 2027 per il fondo morosità incolpevoli e circa 60 milioni per la stabilizzazione dei precari della ricerca.
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