Introduzione
Con la Legge di Bilancio potrebbe cambiare in modo sostanziale l'erogazione della liquidazione anticipata della NASpI, l'indennità mensile di disoccupazione, per i lavoratori che la richiedono come incentivo all'avvio di un'attività lavorativa autonoma. Ecco cosa sapere.
Quello che devi sapere
L'emendamento alla Manovra
Un emendamento riformulato alla Manovra 2026 prevede che la liquidazione anticipata della NASpI venga erogata in due rate (e non più in una): la prima pari al 70% del totale e la seconda pari al restante 30%. La seconda rata, inoltre, dovrà essere versata entro sei mesi dalla prima, ma solo dopo la verifica della mancata rioccupazione e della titolarità di pensione diretta (escluso l'assegno ordinario di invalidità).
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Cos'è la NASpI
Cos'è la NASpI? La Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI, appunto) è un'indennità mensile di disoccupazione, istituita dal decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22, che viene erogata su domanda dell'interessato. La somma è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. Come sottolinea l'Inps, ai fini del calcolo della durata non sono computati i periodi di contribuzione che hanno già dato luogo a erogazione di prestazioni di disoccupazione. Allo stesso modo, non viene computata la contribuzione che ha prodotto prestazioni fruite in unica soluzione in forma anticipata.
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A quanto ammonta
La misura della prestazione è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se la retribuzione è inferiore a un importo di riferimento stabilito dalla legge, e viene rivalutato annualmente sulla base della variazione dell'indice Istat e reso noto ogni anno dall'Inps con una circolare. La NASpI si riduce del 3% ogni mese a decorrere dal primo giorno del sesto mese di fruizione. La riduzione scatta dall'ottavo mese se il beneficiario ha compiuto 55 anni alla data di presentazione della domanda.
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Come riscuotere la somma
L'indennità può essere riscossa tramite accredito su conto corrente bancario o postale, su libretto postale o tramite bonifico presso l'ufficio postale nel Cap di residenza o domicilio del richiedente. Il conto corrente deve necessariamente essere intestato o cointestato al richiedente la prestazione.
A chi spetta
A chi è rivolta? La NASpI spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente l'occupazione, compresi apprendisti, soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative, personale artistico con rapporto di lavoro subordinato e dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche amministrazioni. A partire dal 1° gennaio 2022 la prestazione spetta anche agli operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti dalle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci.
A chi non spetta
Non possono invece accedere alla prestazione:
- I dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche amministrazioni
- Gli operai agricoli a tempo determinato
- I lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale (per i quali resta confermata la specifica normativa)
- I lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato
- I lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità (qualora non optino per la NASpI invece che per l'assegno)
Cos'è la NASpI anticipata
Ma cosa si intende per NASpI anticipata? La NASpI anticipata consiste nella liquidazione anticipata in un'unica soluzione dell'importo complessivo. Come ricorda l’Inps, sull'importo erogato è operata la trattenuta Irpef secondo la normativa vigente.
Chi la può chiedere
Chi intende avviare un'attività lavorativa autonoma o d'impresa individuale o vuole sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa, in cui il rapporto mutualistico ha come oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio, dopo l'accoglimento della domanda di NASpI può richiedere la liquidazione anticipata e in un'unica soluzione della somma spettante. Proprio questa "unica soluzione", con l'emendamento in Manovra, potrebbe mutare in due rate: la prima con il 70% della somma e la seconda con il rimanente 30%, ma solo dopo la verifica della mancata rioccupazione e della titolarità di pensione diretta (escluso, come detto, l'assegno ordinario di invalidità).
Come fare domanda
Il beneficiario può presentare domanda online attraverso il servizio messo a disposizione da parte dell'Inps oppure tramite Contact Center, enti di patronato e intermediari dell'Istituto. La domanda va presentata entro 30 giorni dall'inizio dell'attività autonoma, dell'impresa individuale o dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa. Se l'attività è iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato luogo alla prestazione NASpI, la domanda di anticipazione deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla domanda di indennità NASpI.
I beneficiari NASpI nel 2024
Nel 2024 il numero di trattamenti NASpI è stato pari a 2.095.615, con un aumento del 6,5% sul 2023. Tale dato è riportato dall'Osservatorio Inps sulle politiche occupazionali, secondo cui si è registrato un incremento dei trattamenti dell'8,1% per gli uomini e del 5,1% per le donne. I beneficiari effettivi di questa prestazione nell'anno 2024 sono stati 2.017.500, al livello più alto almeno negli ultimi sei anni. I beneficiari di trattamenti di disoccupazione agricola sono stati 512.309 nel 2024, registrando un calo del 2,3% rispetto l'anno precedente. Le giornate indennizzate sono state 64.526.78 per un importo di 1,9 miliardi di euro.
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