Manovra, ipotesi tassa su rivalutazione dell’oro. Come potrebbe funzionare

Economia
©Getty

Introduzione

Alcune modifiche alla Manovra si possono ancora fare, ma lasciando i saldi invariati, come da specifiche istruzioni del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. E la premier Giorgia Meloni ha già chiarito che la linea da seguire in questa fase rimane quella del rigore.

 

Intanto, però, si ragiona su un'idea che potrebbe portare risorse alle casse dello Stato - in particolare per evitare l’aumento della cedolare secca - . Tra le proposte, un taglio dell’imposta sull'oro per spingere le compravendite e ampliare il gettito che punta sul bene rifugio per eccellenza. Ecco qual è la possibilità al vaglio dei partiti di maggioranza

Quello che devi sapere

L'aliquota sulle plusvalenze

L'idea che si fa spazio tra i partiti di maggioranza, secondo quanto scritto da Il Messaggero, è quella di introdurre un'aliquota secca sulla rivalutazione dell’oro, come già fatto per terreni e partecipazioni nella Legge di bilancio dello scorso anno. L’idea nasce dal fatto che l’oro, nell’ultimo anno, ha visto crescere di molto il suo prezzo. Attualmente l’aliquota sulla plusvalenze è fissata al 26%. Prevedere un balzello del 18%, sforbiciando la tassa, potrebbe essere quindi un incentivo per chi intende vendere affidandosi alla rivalutazione.

 

 

Per approfondire:

Manovra, dagli affitti brevi alla tassa sulle banche: i nodi da sciogliere

Aliquota più bassa come incentivo alla vendita

In sintesi, spiega ancora Il Messaggero, rivalutare significa allineare tecnicamente il valore fiscale del bene di cui si dispone a quello reale di mercato. Questo consente, al momento della vendita, di calcolare la plusvalenza imponibile come differenza tra il prezzo di cessione e il nuovo valore rivalutato, anziché il costo storico originario, spesso molto più basso. In pratica, si anticipa una parte della tassazione con un'imposta sostitutiva, ma avvalendosi di un'aliquota agevolata, che, stando alle indiscrezioni che circolano tra Palazzo Madama e via XX Settembre, potrebbe essere individuata in un 18%. Si tratterebbe, in sostanza, di scontare l'aliquota, affidandosi alla rivalutazione. E questo meccanismo potrebbe rappresentare un incentivo alla vendita.

pubblicità

L’andamento dell’oro

L’oro, nell’ultimo anno, è stato protagonista di un rally al rialzo. Ma non sono mancate le oscillazioni. Basta guardare solo a pochi giorni fa, e cioè a martedì 21 ottobre, quando le quotazioni sono crollate, registrando la loro peggior seduta nell'arco di 12 anni e scendendo di oltre il 6% in una sola giornata.  

 

Soltanto il giorno prima la situazione era opposta: lunedì 20 ottobre l’oro aveva toccato i 4.381,52 dollari l’oncia, aggiornando il suo record storico in positivo. Il che significa che lunedì tutti volevano comprare l’oro, martedì tutti volevano venderlo.

 

Ad ogni modo, secondo gli analisti, quello che è successo altro non è che una naturale correzione del folle rally al rialzo delle ultime settimane. In due mesi i prezzi dell’oro sono riusciti a schizzare in alto del 25%, raggiungendo così cifre “eccessivamente elevate”, come ha fatto notare Nicky Shiels, analista di MKS Pamp, in un'intervista al Financial Times. Si ricorda infatti che “siamo saliti di mille dollari in sei settimane”. E se si guarda ancora più indietro, bisogna ricordare che negli ultimi due anni il prezzo dell’oro è più che raddoppiato.

I fattori che hanno spinto l’oro a salire

Negli scorsi mesi la guerra dei dazi del presidente Usa Donald Trump aveva fatto correre verso l’alto le quotazioni del metallo prezioso. Come spesso succede in momenti simili, era partita la caccia ai beni rifugio. Il lieve miglioramento delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina ha poi cambiato la situazione. 

 

Un altro elemento che aveva spinto in su l’oro, come ricorda sempre Financial Times, è stata l’incertezza sull’andamento del dollaro, unita all’aumento del debito pubblico americano. Adesso che la moneta americana sta riprendendo terreno, anche su questo fronte la frenesia si è leggermente ridimensionata. 

pubblicità

Gli scenari per il futuro

L’ipotesi più probabile è che adesso si vada dunque verso una sorta di correzione tecnica delle quotazioni, senza però escludere il rischio che il prezzo torni a salire. 

L'iter della Manovra e le possibili modifiche

Intanto ieri, 3 novembre, si è aperto, con una raffica di audizioni, il percorso della Manovra in Parlamento. Un lavoro preliminare che si concluderà con l'audizione del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti giovedì.

 

I mediatori immobiliari attaccano l'innalzamento della cedolare sugli affitti brevi e propongono una serie di misure a sostegno della casa. Nel frattempo resta il confronto tra e dentro i partiti sulle modifiche. Nei prossimi giorni, fa sapere il vicepremier Antonio Tajani, gli azzurri si confronteranno per mettere a punto i propri emendamenti. I punti sono noti: dagli affitti brevi ai dividendi, ai fondi alle forze dell'ordine e alle infrastrutture.

 

"Daremo battaglia contro una legge che è solo tagli e tasse", attacca la capogruppo Iv al Senato, Raffaella Paita. "Abbiamo proposto a Meloni - dice il leader M5s Giuseppe Conte - di intervenire con un serio taglio delle tasse prendendo i soldi dai giganti del web, dal riarmo, dalle banche. Nulla. L'unica preoccupazione è una riforma della giustizia per rendere intoccabili i politici".   

 

Per approfondire:

Manovra 2026, dalle pensioni alla sanità: come vengono spesi i soldi per le misure? I dati

pubblicità