Manovra 2026, le misure su Fisco e tasse: dal taglio dell’Irpef alla nuova rottamazione
EconomiaIntroduzione
Una buona parte della Legge di Bilancio per il 2026 è dedicata al comparto fiscale e delle tasse: c’è il taglio dell'aliquota intermedia dell'Irpef dal 35% al 33%, così come la nuova rottamazione delle cartelle. Novità su imposte per i pacchi e Tobin tax: ecco i dettagli.
Quello che devi sapere
La sforbiciata all’Irpef
In primo luogo, l’intervento sull’Irpef: calerà infatti dal 35% al 33% l’aliquota applicata nella seconda fascia di reddito, quella sopra i 28mila euro. Il beneficio massimo di 440 euro si raggiunge a 50mila euro e si spalmerà, per effetto dei meccanismi di applicazione dell'imposta, anche sui redditi successivi fino a 200mila euro. Sopra questo valore la riduzione viene sterilizzata togliendo 440 euro da alcuni degli sconti che il contribuente potrebbe vantare. In particolare potranno essere ridotti: gli importi delle detrazioni previste al 19%, con l'esclusione delle spese sanitarie; le donazioni fatte nei confronti dei partiti politici; gli sconti Irpef sui premi per le assicurazioni per rischio di eventi calamitosi.
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La tassazione sugli incrementi contrattuali
Arriva la tassazione agevolata al 5% sugli incrementi contrattuali: vale per i redditi fino a 33mila euro e per i contratti rinnovati dal 2024 al 2026. Sui premi di risultato e forme di partecipazione agli utili d'impresa, fino a 5mila euro, l'imposta sostitutiva scende all'1%.
Come funziona la nuova rottamazione
La manovra per il 2026 prevede una nuova rottamazione: i debiti maturati dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2023 potranno essere estinti attraverso la nuova Rottamazione quinquies, che prevede una rateizzazione su 9 anni con 54 rate bimestrali. La misura consentirà la sanatoria dei carichi affidati agli agenti della riscossione per i mancati versamenti delle imposte o dei contributi previdenziali, con esclusione delle cartelle emesse a seguito di accertamento. Si potrà pagare in unica soluzione entro il 31 luglio del prossimo anno, oppure in 54 rate bimestrali di pari importo: la prima rata a luglio 2026, l'ultima il 31 maggio 2035. Nel caso di pagamento rateale si applicano interessi del 3% annuo.
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I professionisti
Prima di versare le somme ad un professionista che abbia debiti con il fisco, nel caso di pagamenti superiori a 5mila euro, la Pa chiuderà prima le pendenze con l'agente della riscossione e successivamente pagherà il beneficiario per le somme rimanenti.
Cambia la norma sugli affitti brevi
La cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21% per il primo immobile, sale al 26% sul secondo e dal terzo scatta l'attività di impresa. L'articolo 7 del provvedimento, infatti, mantiene la cedolare al 21% ma solo nel caso in cui "nell'anno di imposta non siano stati conclusi contratti aventi ad oggetto tale unità immobiliare tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o tramite soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare".
Prima casa fuori Isee fino 91.500 euro, 200mila in grandi città
Sale fino a 200mila euro il valore della casa per l'esclusione dall'Isee per le abitazioni che si trovano nei comuni capoluogo delle aree metropolitane: Roma Capitale, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina, Palermo, Sassari. Altrove la quota sale a 91.500 euro - dagli attuali 52.500. Il limite determina la possibilità di accedere o meno alle prestazioni assistenziali come l'assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro. La soglia è inoltre "incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo". Vengono inoltre rideterminate le maggiorazioni previste in base al numero di componenti del nucleo famigliare: 0,1 per nuclei familiari con due figli, 0,25 in caso di tre figli, 0,40 in caso di quattro figli e 0,55 in caso di almeno cinque figli. Attualmente è 0,2 per nuclei con tre figli, 0,35 con 4 figli, 0,5 con almeno 5 figli.
Le misure per le imprese
Dal 2026 arriva l'iperammortamento: una maxi deduzione fiscale per gli investimenti in beni strumentali effettuati fino al 30 settembre 2028 su prodotti 'made in Eu'. Saltano le aliquote agevolate per gli investimenti green. Arrivano risorse per il credito d'imposta Transizione 5.0 (1,3 miliardi) e Zes (532,64 milioni). Rifinanziata anche la Nuova Sabatini. Dal 2028 viene introdotta la ritenuta d'acconto per le imprese, con un'aliquota dello 0,5% il primo anno e dell'1% dal 2029.
Le tasse per banche e assicurazioni
Sale di due punti l'Irap per le banche (insieme ad un pacchetto di interventi che vanno dallo slittamento delle Dta alla riduzione della deducibilità sulle perdite pregresse) e anche per le assicurazioni. Per quest'ultime arriva anche l'innalzamento al 12,5% dell'aliquota sulla polizza Rc auto per gli infortuni al conducente. Misure, quelle su banche e assicurazioni, che non si esclude possano avere anche ricadute anche sui consumatori.
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Dai pacchi alla Tobin Tax
C'è poi la tassa di due euro sui piccoli pacchi extra Ue fino a 150 euro di valore. Raddoppia inoltre la Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. Aumentano le accise sulle sigarette e anche quelle sul gasolio. Vengono invece rinviate sugar e plastic tax. Mentre sale da 8 a 10 euro la soglia esentasse dei buoni pasto.
Flat al 15% per straordinari e festivi fino a 40mila euro
Nella Legge di bilancio c’è spazio anche per la detassazione di straordinari, festivi e lavoro notturno per tutto il 2026 per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 40mila euro. Su queste voci ("maggiorazioni e indennità" anche se si lavora nel riposo settimanale, o per le "indennità di turno") sarà applicata una flat tax al 15% che sostituisce non solo l'imposizione Irpef ma anche "addizionali regionali e comunali". La Manovra prevede anche un tetto a massimo 1500 euro per lo sconto sulle tasse di cui potrà godere ciascun lavoratore. Riguarda i dipendenti privati a eccezione delle strutture turistico-alberghiere per le quali è previsto un intervento ad hoc.
Su token stablecoin aliquota al 26%
Per quanto riguarda infine i redditi e proventi derivanti da operazioni di detenzione, cessione o impiego di token di moneta elettronica denominati in euro, cioè le stablecoin, sarà applicata l'aliquota del 26%, anziché quella ordinaria del 33%. È prevista nella Manovra per il 2026 anche l'istituzione di un "Tavolo permanente di controllo e vigilanza sulle cripto-attività e la finanza innovativa, volto altresì a favorire uno sviluppo ordinato e legale del settore". Il Tavolo, si legge nella bozza della Legge di bilancio, sarà composto da rappresentanti del Mef, della Guardia di finanza, della Consob, della Banca d'Italia, dell'Unità di informazione finanziaria, nonché delle associazioni più rappresentative del settore ed esperti accademici individuati in base a criteri di competenza.
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