Introduzione
Restano ancora alcuni nodi da sciogliere sulla Legge di Bilancio 2026, in particolare su banche e affitti brevi. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornata a parlare del contributo delle banche alla manovra. "Se su 44 miliardi di profitti nel 2025 ce ne mettono a disposizione 5 per aiutare le fasce più deboli credo che possano essere soddisfatte", ha detto la premier.
Per Meloni, l'intesa, su questo come sugli altri fronti, faticosamente raggiunta in maggioranza, non va rimessa in discussione. Mentre il vicepremier Matteo Salvini rilancia chiedendo che per il Piano Casa "parte dei fondi arrivi con gioia" anche dalle banche. Sul fronte degli affitti brevi invece, l'imposta per finalità turistiche potrebbe essere rivista nel percorso della legge di bilancio in Aula.
Oggi si riunirà l'ufficio di presidenza della Commissione Bilancio per stilare il calendario delle audizioni e indicare i relatori, ma restano ancora diversi punti del testo che le forze di maggioranza chiedono di modificare.
Quello che devi sapere
La legge di bilancio al vaglio del Mef
Il testo della legge di bilancio sarebbe ora al vaglio dei tecnici del Mef, impegnati a discutere e studiare possibili aggiustamenti. Le modifiche poi dovrebbero essere apportate in sede di Commissione a Palazzo Madama. "Sono sempre pronto a parlare con tutti, a cominciare dai leader della coalizione di centro-destra. Con Giorgia e Matteo ci confrontiamo spessissimo", ha riferito il vicepremier Antonio Tajani.
Il contributo delle banche
Sul contributo da parte delle banche, la premier Giorgia Meloni ha ribadito che "se su 44 miliardi di profitti nel 2025 ce ne mettono a disposizione circa 5 per aiutare le fasce più deboli della società, credo che possiamo essere soddisfatti noi e che in fin dei conti possano esserlo anche loro". La premier ha quindi rivendicato la scelta di un meccanismo di aiuto da parte degli istituti di credito.
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Il contributo delle banche /2
Sulla questione banche, Meloni ha inoltre rimarcato che "se cresce lo spread, se sale il rating dell'Italia, se le banche hanno potuto approfittare dei 200 miliardi messi a disposizione dal governo Conte per rinegoziare con la garanzia dello Stato prestiti che avevano già erogato, o dei crediti del superbonus, sempre grazie a Giuseppe Conte, è giusto che quelle stesse banche ci diano una mano a continuare in una politica così profittevole”.
Salvini rilancia sulle banche
Sulla questione banche, la Lega continua a rilanciare chiedendo di aumentare il contributo. "Chiederò che sul Piano casa, scoperto sul 2026, parte dei fondi arrivi con gioia e entusiasmo da parte di un sistema", quello delle banche, "che sta facendo margini notevolissimi", ha precisato il vicepremier Salvini. Subito la replica di Tajani: "L'accordo è chiuso, non si cambia perché c'è un'intesa generale di tutti".
Gli affitti brevi
L'imposta sugli affitti brevi per finalità turistiche dovrebbe essere rivista nel percorso della legge di bilancio in Aula. La cedolare secca sugli affitti brevi del tipo b&b, alzata dal 21 al 26% per gli immobili locati tramite piattaforme ed intermediari, potrebbe essere ulteriormente modificata. Alcune fonti ipotizzano un'aliquota ritoccata a ribasso al 23%.
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Tassazione sui dividendi
È probabile anche un intervento sul prelievo sui dividendi. L'ipotesi sarebbe quella di rivedere al ribasso la percentuale di quote. Si ipotizza anche un ritocco sul rinnovo del bonus ristrutturazione al 50% (attualmente per i residenti all'estero iscritti negli elenchi Aire l'aliquota sulla prima casa cala al 36%, si starebbe ragionando se non equipararla per tutti allo stesso livello).
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Giorgetti: “Aperto a migliorare e sempre concentrato”
"Il Parlamento è aperto a migliorare perché io, come Ministro dell'Economia, non ho la presunzione di fare tutte le cose giuste", ha rimarcato il ministro Giorgetti. Rispondendo a Salvini, secondo cui la norma è entrata in legge di bilancio forse per una distrazione, il titolare del Mef ribadisce di “non essere mai distratto, perché quando curo i soldi di tutti ho il dovere di essere sempre concentrato”.
Confindustria: “8 miliardi per i prossimi 3 anni non li abbiamo visti"
Nel frattempo, continua il botta e risposta tra Confindustria e gli esponenti del governo. Il presidente degli industriali Emanuele Orsini puntualizza: "Il ministro Urso oggi ha detto che con questa manovra sono state superate le aspettative di Confindustria. Al ministro dico che le nostre aspettative sarebbero state superate se ci fossero stati 8 miliardi per i prossimi 3 anni. Io quei numeri non li ho ancora visti, forse lui ha delle tabelle diverse".
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Urso: “Nei prossimi 3 anni 9,5 miliardi in più per le imprese”
Non ha tardato ad arrivare la replica del titolare del Mimit, Adolfo Urso, il quale ha sottolineato che “nei prossimi tre anni sono già previsti 9,5 miliardi in più per le imprese, con strumenti efficaci costruiti anche grazie al continuo confronto con Confindustria”. E ha aggiunto: “Ai 4 miliardi per la nuova Transizione 5.0, già nel 2026, vanno aggiunti oltre 4 miliardi per le ZES, di cui 2,3 già nel 2026, 300 milioni per i Contratti di sviluppo, 150 milioni per il turismo, oltre al rifinanziamento di 650 milioni della Nuova Sabatini e 100 milioni per le ZLS”. Secondo il ministro Urso, si tratta di “un risultato apprezzabile che può ovviamente essere migliorato".
La posizione delle opposizioni
Le opposizioni intanto restano sul piede di guerra. "Volano gli stracci sulle banche mentre si investe per le armi", ha attaccato il leader M5s Giuseppe Conte. Mentre Elly Schlein ribadisce le priorità per le opposizioni, dai salari alla sanità. E proprio sulla sanità è arrivato anche un richiamo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.