Affitti brevi, Lega: "Cedolare secca al 21% fino a due B&B". Cosa potrebbe cambiare

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Il vicepremier Matteo Salvini ha rilanciato le critiche sull'aumento della cedolare secca dal 21 al 26% soprattutto per i proprietari "di uno o due appartamenti" affittati per scopi turistici fino a 30 giorni. "Molti italiani affittano il loro bilocale o il bilocale che hanno ereditato da genitori e nonni per integrare la loro pensione o il loro stipendio, quindi tassare chi ha una o due proprietà non è una cosa utile né intelligente", ha detto il leader del Carroccio a margine di un evento elettorale a Napoli. Salvini apre tuttavia ad una maggiore tassazione per chi dispone di più immobili da locare allo stesso scopo: "Se uno ha 50 case può pagare qualcosa in più".

Quello che devi sapere

Che cosa s’intende per affitti brevi?

Secondo la definizione del 2017, per affitti brevi si intendono i contratti di locazione di immobili abitativi della durata non superiore ai 30 giorni, stipulati dalle persone fisiche direttamente o con un intermediario, anche telematico. È il caso, ad esempio, dei classici "Airbnb" o delle case vacanza. Vengono considerati solo immobili situati in Italia, pertinenze incluse, e si possono anche includere servizi quali la pulizia o snack per la colazione. Il limite è di fissato in quattro appartamenti al massimo sul mercato. Altrimenti diventa "attività d’impresa".

 

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airbnb

438 milioni di euro all’anno

Stando alle statistiche sulle dichiarazioni dei redditi del 2023 del Mef, come riporta anche FiscoOggi, i redditi derivanti da contratti di locazione breve stipulati da comodatari ed affittuari (circa 30mila) hanno generato un imponibile di 438 milioni di euro.

 

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Come funziona la cedolare secca

La norma, contenuta nell'articolo 7 della Legge di Bilancio approdata in Senato, cancella di fatto la tassazione agevolata che concedeva ai proprietari di immobili locati non a scopo imprenditoriale di pagare su una sola delle abitazioni affittate ai turisti il 21% in tasse, escludendo tutte le altre imposte. Questa tassazione era molto utilizzata dai privati che affittavano una sola casa.

 

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Lega e Forza Italia chiedono la cancellazione

La misura, che dovrebbe portare a regime circa 100 milioni di euro all’anno nelle casse dello Stato, divide tuttavia gli alleati: Forza Italia e Lega chiedono entrambe la soppressione della norma che innalza la tassazione sia per i privati sia per chi esercita attività di intermediazione immobiliare o gestisce portali.

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Tajani: "Norma iniqua"

Nei giorni scorsi, il vicepremier forzista Antonio Tajani ha definito la norma "iniqua". "Noi siamo contrari all'aumento della cedolare secca sugli affitti brevi e siamo già al lavoro per modificare quel testo e arrivare assolutamente a cancellare una norma che ci sembra assolutamente iniqua", ha detto il segretario di Forza Italia secondo il quale la misura "non porta grandi vantaggi alle casse dello Stato".

Santanchè: "Non penso la tassa sia sbagliata"

Fratelli d’Italia sostiene il mantenimento della norma sugli affitti brevi così come inserita nella bozza della Manovra. "Si troverà un accordo ma non penso sia sbagliata", ha affermato la ministra del Turismo Daniela Santanché a margine di un evento del partito ad Assago (Milano). "La cedolare secca è nata per gli affitti lunghi. Qui parliamo invece di affitti brevi. Il Parlamento deciderà, ma trovo che abbia una sua ratio" ha aggiunto.

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La proposta di Lupi (Noi Moderati)

Sempre dalla maggioranza, Maurizio Lupi (Noi Moderati) pur sostenendo l'innalzamento della cedolare secca al 26% per gli affitti brevi ha proposto di abbassare dal 21 al 15% la tassazione a canone libero per incentivare gli affitti a lungo termine di immobili sfitti. "In una città come Milano è necessario dare risposte a famiglie e professionisti che non trovano casa e che hanno affitti altissimi. Credo che le agevolazioni fiscali vadano indirizzate in quella direzione", ha aggiunto Lupi.

Confedilizia: "Dimezzare Imu sugli affitti a canone concordato"

Sulla stessa linea Confedilizia che ha chiesto al governo l’introduzione di incentivi fiscali per gli affitti lunghi a canone concordato. "Dimezzare l'Imu per questi affitti avrebbe un onere di circa 70 milioni di euro nell'ambito di una Manovra da 18 miliardi", ha affermato in una nota il presidente dell’associazione Giorgio Spaziani Testa, secondo il quale è necessario estendere "a tutti i Comuni" la "speciale cedolare secca" sugli affitti concordati, in modo da "togliere pressione abitativa dai centri maggiori". 

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Verso un vertice di maggioranza

Affitti brevi ma non solo. Ad agitare le acque nella maggioranza sulla Manovra spuntano altri dossier. Dal contributo sulle banche rilanciato dalla Lega e osteggiato da Forza Italia alla tassazione sui dividendi per le partecipazioni di minoranza nelle società, fino al potenziamento dell’organico nelle Forze dell’ordine: in settimana è in agenda un nuovo vertice presieduto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni dove gli alleati proveranno a superare le divergenze e cercare una sintesi. 

Leo e Ciriani: "Ok a modifiche ma saldi invariati"

Su eventuali modifiche durante il passaggio al Senato, per cui sono già stanziati circa 100 milioni, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha assicurato che la "Manovra non è blindata" ma avverte: "Il Parlamento farà il suo mestiere però di certo non possono essere messi in discussione i saldi di bilancio". Dello stesso tenore è stato il commento di Maurizio Leo, viceministro all’Economia: "Bisogna lasciare invariati i saldi".

 

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