Comuni, aumentano gli utenti dei servizi sociali: 126 euro di spesa a testa. I dati Cnel

Economia
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Introduzione

Gli utenti che beneficiano dei servizi sociali erogati a livello comunale sono in media 56,7 ogni mille abitanti, in crescita rispetto al 54,4 dell'anno precedente. La spesa media pro-capite si attesta a 126 euro, con un aumento del +5% su base annua, al di sotto del tasso di inflazione e con grandi differenze territoriali. Sono i dati diffusi dal Cnel, raccolti nella Relazione annuale sui servizi pubblici del 2025 che contiene statistiche riferite al 2022.

Quello che devi sapere

Cosa sono i servizi sociali comunali

Cosa si intende per servizi sociali dei Comuni? Si tratta degli interventi che, senza considerare il servizio degli asili nido, riguardano tipologie di aiuto differenti: 17,7 utenti ogni mille abitanti accedono ai servizi per problemi relativi a condizioni familiari e minori (+1%), 12,8 sono anziani (+3%), 12,7 si rivolgono ai servizi per povertà, disagio e senza dimora (+1%), 6,4 sono immigrati o nomadi (+18%), 6,2 sono persone con disabilità (+8%), 0,9 accedono ai servizi per le dipendenze e la salute mentale (-7%).  

 

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Le differenze tra Nord e Sud

Il rapporto mette in risalto le marcate differenze tra i diversi territori regionali. Il livello del servizio risulta molto elevato nel Nordest, dove si registra in modo diffuso un'elevata capacità relativa di risposta al bisogno. I valori più bassi si riscontrano al Sud, anche se la Puglia mostra una situazione migliore per i livelli dei servizi. Anche la spesa media pro-capite conferma il divario territoriale sia tra i diversi contesti regionali - con le consuete differenze Nord-Sud, salvo alcune eccezioni - sia tra Comuni di dimensioni differenti, con una marcata distinzione tra i grandi Comuni, caratterizzati da livelli di spesa più elevati, e i piccoli Comuni

 

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Calabria e Liguria agli antipodi

La Calabria insieme alla Campania restano le aree con la spesa più contenuta (91 euro), segue l'Umbria con 98 euro e il Piemonte con 104 euro, mentre i valori più elevati si registrano in Liguria (157 euro), Lombardia (148 euro) e Lazio (143 euro).

I contributi economici

Ogni mille abitanti sono 20 gli utenti che beneficiano dei contributi economici, in diminuzione rispetto ai 21,1 del 2021: 8,1 utenti appartengono al gruppo famiglie e minori (-9%), 6,8 sono poveri o senza dimora (-12%), 2,3 sono anziani (+9%), 1,7 sono persone con disabilità (+2%), 0,9 immigrati e nomadi (+12%) e 0,2 tossicodipendenti o con problemi di salute mentale (+10%).

 

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L'esborso per famiglie e poveri

Puglia e Marche si distinguono per i valori più alti di contributi economici a favore di famiglie e minori, con rispettivamente 13,9 (in aumento del +25%) e 11,8 (in diminuzione del -12%) utenti per 1.000 abitanti, mentre i valori più bassi si registrano in Lazio (5,0, in diminuzione del -8%) e Molise (3,5, in diminuzione del -58%). Per le condizioni di povertà e disagio, la Puglia (10,4) e il Molise (10,4) mostrano i livelli più elevati, mentre Piemonte (4,8) e Abruzzo (4,3) si collocano in coda.  

Condizioni familiari e minori

I dati evidenziano anche i beneficiari per i diversi servizi sociali. Relativamente alla funzione "famiglia e minori", la regione con la maggiore incidenza di utenti è l'Emilia-Romagna, che si attesta a 27,5 abitanti su mille (+19%), scalzando dal primo posto la Puglia (22,6, -28%). Veneto, Umbria e Piemonte mostrano anch'esse valori consistenti, mentre i livelli più bassi restano in Molise (12,3, +8%), Campania (13,6, +24%) e Toscana (11,3, -4%). L'arretramento maggiore si verifica nelle Marche (-32%) e nei comuni fra 60.000 e 99.999 abitanti del Centro (-60%). Anche i grandi Comuni del Sud arretrano del -51%.

 

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Anziani e diversamente abili

Per i servizi rivolti agli anziani, il Veneto mantiene la posizione di vertice con 27 utenti ogni 1.000 abitanti (+1%), seguito dall'Emilia-Romagna con 21,6 (+8%); agli ultimi posti si collocano Campania (4,2, +13%) e Calabria (3,8, +18%). Le persone con disabilità risultano maggiormente serviti in Piemonte (8,3, in aumento del +13%), Lombardia (7,9, +1%) e Lazio (7,7, in aumento del +13%). Gli utenti con problemi di tossicodipendenza e salute mentale crescono sensibilmente, con valori più elevati in Liguria, Emilia-Romagna e Veneto. 

 

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Bisogni ridotti nei piccoli Comuni

Il bisogno di servizi - evidenzia il rapporto - si riduce nei Comuni più piccoli. L'indice di deprivazione socioeconomica mostra, in generale, una diminuzione del bisogno di servizi man mano che il numero di abitanti si riduce. Questo comporta un vantaggio strutturale per i Comuni di dimensioni minori, che dovrebbe teoricamente riuscire a soddisfare più facilmente tali bisogni.

 

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Il vantaggio dei piccoli Comuni

Nonostante eroghino livelli di servizio inferiori a causa delle limitate risorse disponibili, i piccoli Comuni, soprattutto quelli del Nordest, riescono a raggiungere un'efficacia quasi comparabile, e in alcuni casi addirittura superiore, rispetto ai Comuni più grandi. Tuttavia, questo fenomeno non si riscontra nei Comuni del Sud, dove il bisogno è decisamente maggiore e l'offerta di servizi è notevolmente più ridotta.

 

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