Bonus sociali bollette, metà delle famiglie in condizioni di povertà non accede a sussidi

Economia
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Introduzione

I bonus sociali per l’energia, cioè gli sconti sulle bollette di luce e gas, non stanno svolgendo a pieno la loro funzione: circa la metà delle famiglie che versano in condizioni di difficoltà economica non hanno accesso al beneficio. Lo scrive l’Istat, nella Nota sull’andamento dell’economia italiana dello scorso 10 settembre: sono molti i nuclei familiari che, pur ricadendo nel concetto di “povertà energetica”, non rientrano più negli stringenti requisiti Isee necessari per l’accesso ai bonus, per effetto della restrizione della soglia economica che dà diritto ai sussidi.

Quello che devi sapere

Bonus sociali bollette, nel 2024 stretta Isee e calo dei beneficiari

L’Istat ricorda che, sulla scia della pandemia da Covid-19, nel 2021 era stato rafforzato il sistema dei bonus sociali, introdotto durante la crisi finanziaria del 2008. La simulazione dell’Istituto mostra come quattro anni fa era circa una famiglia su 10 (più o meno due milioni e mezzo di italiani) a beneficiare dei sussidi. Negli anni seguenti la legge è poi stata modificata più volte, nel tentativo di allargare la platea di cittadini che avrebbe potuto usufruire dei bonus. Ecco quindi che nel 2022 era arrivato l’innalzamento della soglia Isee a 12mila euro per accedervi, mossa che aveva infoltito i destinatari dei sussidi, arrivati quell’anno a 3,7 milioni di famiglie. Nel 2023 un’ulteriore impennata: il limite Isee era passato a 15mila euro e i nuclei familiari coinvolti erano diventati 4,5 milioni. Poi il dietrofront. Nel 2024 la soglia è stata riabbassata a 9.530 euro, con un tonfo dei beneficiari: 2,7 milioni.

 

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L'efficacia dei bonus nel contenere la povertà energetica

L’analisi dell’Istat parte comunque dal presupposto dell’efficacia delle misure. “Nel 2021, si stima che l'11,2% delle famiglie in Italia fosse in condizioni di povertà energetica prima dell'erogazione dei bonus sociali. Questa percentuale è diminuita al 9,8% dopo aver ricevuto i bonus (-1,4 punti percentuali). L'impatto dei bonus sulla povertà energetica ha raggiunto il picco nel 2022: con l'incremento dei prezzi dell'energia, la percentuale di famiglie in condizioni di povertà energetica prima dei sussidi è aumentata al 13,8%, ma la maggiore generosità degli importi e l’ampliamento della platea dei beneficiari ha fatto sì che l'incidenza della povertà energetica dopo i sussidi fosse pari al 9,5%, leggermente inferiore a quella osservata nell’anno precedente. Nel 2023, l'11,6% delle famiglie era in condizioni di povertà energetica prima dei sussidi. Questa cifra si è ridotta al 9,2% dopo i sussidi (-2,4%). Nel 2024, i bonus sociali hanno contribuito a ridurre la povertà energetica di 1,6 punti percentuali (dal 10,8% al 9,2%)”, si legge nella nota.

 

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I bonus hanno raggiunto tutte le famiglie in povertà? I dati 2021

Per valutare il successo bonus bisogna però verificare se gli sconti abbiano effettivamente raggiunto tutte le famiglie in povertà energetica e se siano stati sufficienti a far uscire le famiglie da quella condizione. È a questo proposito che l’Istat sottolinea come nel 2021 il 62,2% delle famiglie in povertà energetica non abbia ricevuto i bonus. Il 24,3% ha potuto ottenerli, pur rimanendo in condizioni di povertà energetica. Nota positiva: il 13,5% è uscito dalla povertà grazie ai sussidi

I dati del 2022

Nel 2022 la percentuale di nuclei familiari in povertà energetica che non hanno avuto accesso ai bonus sociali è scesa al 39,1%. I sussidi hanno inoltre permesso al 38,5% delle famiglie beneficiarie di uscire dalla povertà energetica. C'è da dire che nel 2022, anno di forti rialzi dei prezzi sulla scia dello scoppio della guerra in Ucraina, l'importo dei bonus era arrivato anche a mille euro, per poi calare di nuovo successivamente

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I dati del 2023

Nel 2023, secondo le stime dell’Istat, il 30,9% delle famiglie che hanno ricevuto bonus sono comunque rimaste in condizioni di povertà energetica

Il 2024, il 52,6% dei beneficiari resta in povertà energetica

Si arriva così agli ultimi dati completi disponibili, quelli sul 2024. Lo scorso anno, oltre la metà delle famiglie in condizioni di povertà energetica non è stata raggiunta dai sussidi. È in questo contesto che si osserva poi “la percentuale più alta di famiglie che ricevono il bonus ma rimangono in condizioni di povertà (52,6%)”. Quindi anche chi ha potuto contare sui benefici si è trovato lo stesso in grande difficoltà

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Le criticità del sistema dei bonus sociali

Per l’Istat sono essenzialmente due i motivi dello scollamento evidenziato.

  • La prima è che “lo sconto in bolletta è automatico per le famiglie con un’attestazione Isee valida e che rientrino nei requisiti, tuttavia non tutte le famiglie presentano l’Isee”;
  • La seconda è che “a differenza di quanto avviene per il calcolo della povertà energetica, le soglie di accesso ai bonus sociali non sono basate sulle variabili di reddito e consumo ma sull’ Isee, un indicatore che tiene conto dei redditi e di variabili patrimoniali”.

 

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