Povertà in Italia: cresce il fenomeno dei “working poor”, i lavoratori in difficoltà. Dati
Economia
Introduzione
Quello che devi sapere
La richiesta d'aiuto
A confermare la diffusione di questo fenomeno particolare è arrivata anche un'analisi dettagliata condotta dall’Osservatorio di Antoniano sulla povertà in Italia. In questo senso, considerando il lasso temporale che va da gennaio a settembre del 2025, è emerso come le persone con un’occupazione che si sono rivolte alla rete di "Operazione Pane", la campagna di Antoniano nata nel 2014 per raccogliere fondi a sostegno delle 20 realtà francescane presenti in Italia e delle 5 attive nel mondo, sono aumentate del 4% rispetto al 2024.
Il volto della povertà
Nata nel 2014 per sostenere le mense e le realtà francescane in Italia e nel mondo, "Operazione Pane" rappresenta oggi una rete solidale capace di offrire aiuto concreto a chi lo necessita. Ma anche una realtà che permette di raccontare l’evoluzione della povertà nel nostro Paese. In questo senso, come accennato, è stato possibile accertare l'aumento effettivo dei “working poor”. Da Nord a Sud,sottolinea l'ultima analisi diffusa, "la povertà ha il volto di chi lavora ma non riesce a vivere con dignità, di chi ha una casa ma non un reddito stabile". In particolare, stando ai dati 2025, tra i 6.696 singoli assistiti da "Operazione Pane", 765 rientrano tra i “working poor”, segno di un sistema in cui il lavoro non è più garanzia di sicurezza. In vetta c'è il Veneto con il 39% del totale nazionale: qui il numero di persone occupate che si rivolgono alla rete di mense francescane è aumentato del 58% rispetto al 2024.
La mancanza di una stabilità
Data questa situazione, emerge anche un altro aspetto. Infatti, rivela l'indagine, se nel 2024 oltre il 50% delle persone che si rivolgevano ad "Operazione Pane" era senza una fissa dimora, con l'arrivo del 2025 questa percentuale si è sostanzialmente dimezzata. La povertà, dunque, non coincide più solo con l’assenza di una casa, ma piuttosto con la mancanza di una stabilità. In questo senso, Antoniano ha potuto registrare un incremento pari al 14% di persone che hanno chiesto aiuto rispetto ad un anno fa, con un incremento della presenza di giovani tra i 18 e i 30 anni (+1%) e di over 60 (+8%). Non trascurabile pure la percentuale di cittadini italiani, che rappresentano il 20%.
La situazione legate ai nuclei famigliari
Ad essere maggiormente in difficoltà risultano essere i nuclei più numerosi. Se è vero infatti che, nel 2025, il fenomeno dei “working poor” è in aumento ed è speccio della nuova fragilità individuale, una evoluzione significativa emerge anche considerando le famiglie. Grazie a nuove misure di sostegno locale, è emerso dall'indagine, sono diminuiti i nuclei familiari che si rivolgono a "Operazione Pane" (-12%) anche se quelli che chiedono aiuto oggi sono più numerosi. In media, sono realtà composte da 4 componenti (contro i 3 dello scorso anno) e con 3 figli (rispetto ai 2 del 2024) per famiglia. Inoltre, aumenta del 7% il numero delle famiglie italiane. La situazione più critica è quella della Campania dove si concentra il 29% dei nuclei familiari assistiti a livello nazionale (il valore più alto in assoluto) e la maggiore incidenza di famiglie monogenitoriali (37%) e di minori coinvolti (17%). Ancora più rilevante è il dato, generale, sulle famiglie italiane, secondo cui il 43% del totale nazionale vive proprio in questa regione italiana.
Il sostegno alimentare
In un quadro economico di questo tenore, tra l'altro, un focus particolare è rappresentato dal sostegno alimentare offerto dalle mense francescane che continua ad essere fondamentale per chi vive una situazione di difficoltà. Nel 2025, in particolare, la rete di "Operazione Pane" ha garantito in media 2.170 pasti al giorno (+7% rispetto all’anno precedente), un aumento che ha una valenza anche se rapportato sul lungo periodo. Infatti, tra il 2023 e il 2025 il numero di pasti mensili distribuiti ha registrato un incremento complessivo del 36%.
Una speranza per chi l'ha persa
"Non dobbiamo mai dimenticare che dietro ogni numero c'è una persona”, è il commento di Fra Giampaolo Cavalli, direttore dell'Antoniano. “La povertà oggi ci sfida a superare i pregiudizi e ad avvicinarci a chi vive in situazioni di povertà con una nuova consapevolezza. Il nostro impegno, sostenuto da migliaia di donatori e volontari, non si limita a offrire un pasto o un aiuto materiale. Il nostro obiettivo è ricostruire relazioni, offrire spazi di comunità per ridare speranza a chi l'ha persa. I dati ci mostrano una strada complicata, ma ogni pasto servito, ogni famiglia supportata e ogni persona incontrata sono la prova che un futuro insieme è possibile", ha aggiunto.
Un aiuto concreto
"Operazione Pane", in questo senso, rappresenta una "concreta risposta al bisogno di tanti, ma solamente il contributo di ciascuno a fare la differenza e a rendere possibile un’esistenza più giusta per tutti, perché ogni uomo e ogni donna è una risorsa", ha concluso Cavalli. Tra l'altro una campagna di aiuto sarà attiva dal 24 novembre al 16 dicembre 2025. Per aderire si può inviare un sms o fare una telefonata da rete fissa al numero 45588 per donare:
● 2 euro per ciascun sms inviato da cellulari WindTre, Tim, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Fastweb, CoopVoce e Tiscali;
● 5 o 10 euro per le chiamate da telefono fisso Tima, Vodafone, WindTre, Fastweb, Tiscali e Geny Communications;
● 5 euro per le chiamate da telefono fisso Convergenze e PosteMobile.
In alternativa, per chi lo desidera, è possibile anche effettuare una donazione sul sito legato al progetto o tramite bonifico bancario all’IBAN: IT96C 05034 11750 000 000 000 222, intestato a “Provincia S. Antonio dei frati minori” presso BANCO BPM, inserendo come causale "Mense francescane 2025".