Isee, la proposta della Lega: togliere la prima casa dal calcolo. Cosa cambierebbe
EconomiaIntroduzione
In vista dell’apertura del cantiere sulla prossima Legge di bilancio, la Lega torna a chiedere una riforma dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), strumento in vigore dal 1998 che stabilisce quali nuclei familiari - e in quale misura - hanno diritto a ricevere le agevolazioni fiscali dagli enti pubblici. Ecco cosa prevede
Quello che devi sapere
A cosa serve l’Isee
La maggioranza degli incentivi pubblici in vigore si basa su rigidi paletti economici con soglie che determinano l’accesso e gli importi. L’Isee serve dunque a fotografare la condizione economica dei nuclei e viene calcolata attraverso la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu). Il documento, da presentare all’ente che eroga l’agevolazione, al comune di residenza, a un centro di assistenza fiscale (Caf) oppure sul portale Inps, comprende i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare ed è valido dal momento della sua presentazione fino al 31 dicembre successivo.
Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: “Russia-Ucraina, lo stato del conflitto in 7 punti (Cina compresa)”

Quali bonus poter richiedere?
Nello specifico, un Isee fino a 25.000 euro annui dà accesso a una lunga serie di bonus pensati per alleggerire le spese familiari. Ma anche chi ha un Isee tra i 25.000 e i 40.000 euro può contare su misure importanti.
- Il bonus Nuovi nati da 1.000 euro è rivolto alle famiglie con un figlio nato o adottato dall’1 gennaio 2025;
- Per le famiglie con bambini piccoli, il bonus Asilo nido 2025 offre un contributo fino a 3.000 euro annui per coprire le rette scolastiche o i costi di assistenza domiciliare in caso di gravi patologie;
- È di 40mila euro la soglia Isee per poter accedere all'erogazione del bonus mamme. Il beneficio finora è spettato alle lavoratrici, a esclusione dei rapporti di lavoro domestici, fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo;
- Il decreto Bollette 2025, diventato legge, ha introdotto un bonus da 200 euro sulle bollette dell’elettricità, destinato a famiglie con Isee fino a 25.000 euro;
- Nel 2025 è attivo anche il bonus elettrodomestici, cioè un contributo che può arrivare a 200 euro per chi ha un Isee inferiore a 25.000 euro, mentre scende a 100 euro per chi supera la soglia;
- Il bonus psicologo viene riconosciuto una sola volta in favore del richiedente, per un importo fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia
Buoni di Stato esclusi dal calcolo
Una prima modifica relativa all'Isee è entrata in vigore lo scorso 3 aprile con la possibilità di escludere dal calcolo i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale fino a un valore massimo di 50mila euro per nucleo familiare. Dalla revisione della Dichiarazione sostitutiva unica sono esclusi gli investimenti finanziari indiretti, vale a dire quelli operati tramite i fondi comuni.
Per approfondire: Titoli di Stato sono esclusi dal calcolo dell'Isee: cosa sapere
Allargamento della platea di beneficiari
Obiettivo della misura è quello di allargare la platea di beneficiari che ricevono gli incentivi pubblici come l’Assegno unico universale per i figli. Secondo la relazione del governo al provvedimento, l’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo Isee comporterà un maggiore esborso di 44 milioni di euro dato che più famiglie potranno accedere alla prestazione. Vantaggi sono previsti anche per i nuclei con figli iscritti all’università perché l'importo delle tasse varia in base all'Isee dello studente.
Salvini: “Via la prima casa dal calcolo Isee”
Sull'Isee pesa come detto anche la proprietà immobiliare. Il vicepremier Matteo Salvini ha sottolineato come l'attuale meccanismo di calcolo impedisca l’erogazione di una serie di bonus alle famiglie del ceto medio. “Se non hai un Isee abbastanza basso non hai bonus per l'asilo, per l'affitto, per la bolletta della luce. Solo che l'Isee risulta alto se hai una casa di proprietà, sei considerato ricco e sei eliminato. È una follia", ha sottolineato il leader del Carroccio durante incontro di partito a Pinzolo (Trento). "La prima casa bisogna toglierla dal calcolo dell'Isee. Perché altrimenti i bonus vanno sempre ai soliti, mentre quelli che lavorano e dichiarano tutto se la prendono sempre in saccoccia”, ha aggiunto.
L'apertura di Giorgetti
Non è la prima volta che nel governo si ragiona sull’ipotesi di modificare l’Isee. Già lo scorso giugno, il ministro dell’Economia in quota Lega, Giancarlo Giorgetti, aveva annunciato l’apertura, presso la Presidenza del Consiglio, di un tavolo tecnico sull’indicatore alla luce di un contesto “profondamente trasformato”. “Un indicatore correttamente aggiornato contribuirà a fornire nuove indicazioni e spunti per migliorare l'efficacia di strumenti a sostegno della famiglia, l'Assegno unico e altre misure di contrasto alla povertà”, erano state le parole del titolare del Mef in audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto.
Come funziona il calcolo sulla casa
Va però detto che al momento il valore dell’abitazione di proprietà non viene considerato per intero nell'ammontare totale dell'Isee. Dal calcolo sono infatti esclusi i primi 52mila euro del valore Imu della casa, al netto dell’eventuale mutuo residuo. La soglia aumenta poi di 2.500 euro per ogni figlio convivente oltre il secondo. Se il valore supera la franchigia, si considerano in ogni caso i 2/3 della parte eccedente.
Seconde case
In base alla proposta leghista, nel calcolo dell'Isee rimarrebbero la seconda casa e altri immobili i cui valori, al netto del mutuo, contribuiscono per intero a definire la situazione economica familiare.
Durigon (Lega): "Idea giusta"
“Se dobbiamo dare un ristoro sui bonus, sappiamo benissimo che l'incidenza dell'Isee è sempre più forte, perché fa scavallare alcuni livelli in base all'indicatore che le persone hanno, quindi la prima casa, essendo la prima, credo sia giusto venga tolta”, ha detto dal meeting di Cl di Rimini il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (Lega) che sulle coperture aggiunge: “Non ho fatto conti, vedremo come fare e gli scaglioni. È una fase istruttoria, però è un'idea molto interessante che potrebbe dare ristoro al ceto medio".
Quanti italiani hanno una casa di proprietà?
Sulla proposta resta da capire quale potrebbe essere l'impatto per le casse dello Stato. Un’eventuale eliminazione della prima proprietà immobiliare dal calcolo Isee riguarderebbe una platea ampia, pari a circa il 72% delle famiglie che stando al rapporto Istat 2024 possiede la casa in cui vive.
Per approfondire: Bonus 2025, a quali si può accedere in base all’Isee