Bonus elettrodomestici 2025, previsto uno sconto in fattura fino a 200 euro. Come funziona
EconomiaIntroduzione
Il bonus elettrodomestici 2025 prevede un contributo per chi acquista nuovi apparecchi a basso consumo energetico: la Camera il 16 aprile ha approvato il Dl bollette che contiene alcune modifiche e ora, dopo Montecitorio, si attende il via libera del Senato (previsto entro il 29 aprile). Ecco cosa sapere su beneficiari e modalità attuative
Quello che devi sapere
Come funziona il bonus
- Il bonus elettrodomestici 2025 è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, ma la sua applicazione ha subito alcuni ritardi. Cosa prevede? Il contributo per l’acquisto di elettrodomestici può arrivare fino a 100 euro per ciascun prodotto acquistato, pari al 30% del prezzo di vendita. Per le famiglie con Isee inferiore a 25mila euro, invece, il contributo massimo sale a 200 euro. Il venditore potrà recuperare lo sconto tramite il credito d’imposta: lo schema è lo stesso di quello utilizzato per il bonus tv nel 2021.
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Il finanziamento e lo scopo
- La misura viene finanziata con un fondo complessivo di 50 milioni di euro, anche se i costi di gestione ridurranno la cifra effettiva a circa 48 milioni. L'agevolazione è disponibile fino all’esaurimento delle risorse: da una parte punta a sostenere le famiglie, dall’altra a supportare il comparto economico degli elettrodomestici.
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I ritardi e la classe energetica minima
- L’iter del bonus elettrodomestici è stato molto rallentato: il decreto attuativo era atteso entro febbraio. La principale criticità riguardava la classe energetica minima richiesta per ottenere il bonus, la B come base minima (non erano ammesse classi superiori, indice di maggiore inquinamento). Questa soglia rischiava però di escludere moltissimi prodotti realizzati in Italia, e creava preoccupazioni sia fra i rappresentanti del settore sia all'interno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). All'interno del decreto Bollette questo riferimento è stato cancellato
Cosa prevede l'emendamento
- L'elettrodomestico, si legge nel testo dell'emendamento, deve essere "prodotto in uno stabilimento collocato nel territorio dell'Unione europea" e l'acquisto deve avvenire con "il corrispondente smaltimento dell'elettrodomestico sostituito" purché "di classe energetica inferiore a quella di nuovo acquisto". L'emendamento prevede inoltre che il contributo sia "riconosciuto all'utente finale sotto forma di sconto in fattura" e che il venditore recuperi lo sconto "mediante credito d'imposta fruibile esclusivamente in compensazione". Esclusa quindi, l'opzione clic day, come inizialmente previsto. Infine si stabilisce che la gestione del contributo venga "operata mediante la piattaforma informatica, gestita da PagoPA", e che le attività istruttorie, di verifica e controllo vengano "svolte da Invitalia"
Si attende ora il decreto interministeriale
- Approvato il decreto Bollette, prima del definitivo varo del contributo si attende un decreto interministeriale di attuazione fra Ministero del Made in Italy e Ministero dell’Economia
Cos’è l’etichettatura energetica
- Va ricordato che l’etichettatura energetica è obbligatoria per queste categorie di prodotti ed elettrodomestici: lampade e lampadine, apparecchi per il riscaldamento, frigoriferi e congelatori, lavatrici e asciugabiancheria, condizionatori d'aria e ventilatori, display elettronici, compresi i televisori, elettrodomestici da cucina e pneumatici
La detrazione
- Al bonus elettrodomestici si aggiunge un’altra misura, analoga: una detrazione (a differenza di quella descritta finora, che è un rimborso) per chi acquista mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 5 mila euro per l’anno 2025, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Negli anni precedenti il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è stato di 5 mila euro per il 2024 e di 8 mila euro per il 2023 come spiega l’Agenzia delle Entrate. Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento
Come funziona
- Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio
Cosa c'è nel decreto bollette
- Nel testo del decreto legge passato alla Camera sono diversi gli aiuti e i temi presenti: tra questi ci sono il bonus di 200 euro per gli Isee fino a 25mila euro; gli aiuti alle imprese; le tutele graduali per i vulnerabili; le risorse per ridurre i costi delle piscine; le offerte di luce e gas più chiare e, infine, stop alle esecuzioni immobiliari e salva-auto aziendali. Il governo ha deciso di stanziare oltre 3 miliardi di euro contro il caro energia, destinati a famiglie e imprese: l'aiuto più importante è certamente il primo, un contributo straordinario di 200 euro per chi ha un Isee fino a 25 mila euro che può salire a 500 per chi già riceve il bonus sociale (gli Isee fino a 9.530 euro). Vengono anche concessi due anni in più per cittadini e micro-imprese vulnerabili per il passaggio al mercato libero. Per le imprese, invece, arrivano 600 milioni destinati alle agevolazioni per la fornitura di luce e gas alle pmi, mentre agli energivori vengono anticipati i 600 milioni derivanti dalle aste Ets
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