Agenzia delle Entrate, dopo i disservizi arriva la proroga: ecco le nuove scadenze

Economia
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Introduzione

Le scadenze fiscali e contributive inizialmente previste per venerdì 16 maggio sono state prorogate a venerdì 30 maggio. A comunicarlo è l’Agenzia delle Entrate, che ha riconosciuto i disservizi dell’area riservata del sito, gestito da Sogei, emanando un provvedimento di irregolare funzionamento degli uffici. Contribuenti e professionisti che non hanno potuto rispettare i termini a causa dei rallentamenti e blocchi occorsi il 16 hanno ancora sette giorni di tempo per provvedere.

Quello che devi sapere

Accolto l’appello dei professionisti

  • È arrivato, da parte dell’Agenzia delle Entrate, il provvedimento di proroga dopo i disservizi dell’area riservata che hanno colpito contribuenti e professionisti lo scorso 16 maggio. Il sito, gestito da Sogei, aveva sperimentato rallentamenti e blocchi continui, tanto che il Consiglio nazionale dei commercialisti e quello dei consulenti del lavoro, nonché l’Associazione nazionale commercialisti e quella dei tributaristi, e per finire anche il Codacons avevano protestato con l’ente chiedendo ufficialmente di rinviare le scadenze. L'appello è stato accolto.

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I malfunzionamenti del sito

  • Come spiega la nota dell’Agenzia delle entrate con cui si è accolto l’appello dei professionisti, il 16 maggio Sogei - partner tecnologico dell’ente - aveva comunicato che “dalle ore 10.04 alle ore 19.30” si erano verificati dei “malfunzionamenti che hanno comportato l’impossibilità da parte dei contribuenti di accedere alla propria area riservata del sito”, con “conseguente indisponibilità dei servizi a essa connessi”. Nello specifico, agli utenti erano apparse sullo schermo scritte come “Sei in attesa di entrare nell’area riservata dell’Agenzia delle entrate. Quando sarà il tuo turno avrai a disposizione 10 minuti per accedere”, oppure “Al momento l'avanzamento della coda è in pausa”. Da lì era partito l’allarme.

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Le motivazioni del blocco

  • Le motivazioni dei rallentamenti e dei blocchi sono state principalmente due. Da un lato, l’alto numero di accessi da parte dei contribuenti per la verifica, la modifica e l'invio della dichiarazione dei redditi precompilata, che poteva essere trasmessa dal giorno prima, ossia da giovedì 15 maggio. Dall’altro, la serie di scadenze fiscali e contributive che si sono concentrate proprio a metà mese di maggio: tra gli altri, il versamento della terza rata del 2024 per i contribuenti Iva, i versamenti per enti pensionistici, enti pubblici e sostituti d'imposta, lo split payment e la Tobin tax, fino all'imposta sull'attività svolta ad aprile per i soggetti che esercitano attività di intrattenimento.

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La reazione dell’Agenzia

  • L’Agenzia aveva subito riconosciuto il disservizio. “Sogei Spa - società di information technology del ministero dell’Economia e delle Finanze, incaricata della realizzazione, sviluppo, manutenzione e conduzione tecnica del sistema informativo della fiscalità per l’Amministrazione finanziaria e, quindi, anche del sito web e dei servizi informatici dell’Agenzia delle entrate - ha comunicato che (…) si stanno verificando dei malfunzionamenti all’area riservata del sito”. Per questo, l’ente aveva sottolineato che avrebbe “emanato un provvedimento di irregolare funzionamento degli uffici”. Cosa che ora è avvenuta.

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Il Garante del contribuente

  • Prima dell’emanazione del provvedimento, è stato acquisito il parere favorevole del Garante del contribuente. Ma di cosa si tratta? In buona sostanza, parliamo di un organo di mediazione tra i cittadini e l’Amministrazione finanziaria, istituito presso ogni direzione regionale dell'Agenzia e che, spiega lo stesso ente, “costituisce un valido strumento di tutela per i cittadini”. Il contribuente può inviare al Garante una richiesta in carta libera per segnalare disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli o qualsiasi altro comportamento suscettibile di pregiudicare il rapporto di fiducia tra i cittadini e l’Amministrazione finanziaria. Nella richiesta, spiega l’ente, occorre indicare i propri dati anagrafici e il codice fiscale.

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Cosa può fare il Garante

  • Una volta ricevuta la segnalazione per iscritto dal contribuente o da qualsiasi altro soggetto interessato, il Garante può presentare richieste di documenti e chiarimenti agli uffici, i quali devono rispondere entro 30 giorni, e può rivolgere raccomandazioni ai dirigenti ai fini della tutela del contribuente e della migliore organizzazione dei servizi, richiamando al rispetto delle norme dello Statuto del contribuente o dei termini relativi ai rimborsi d'imposta. Il Garante può inoltre accedere agli uffici stessi per controllare la loro agibilità al pubblico nonché la funzionalità dei servizi di informazione e assistenza. Infine, l’organo di mediazione tra cittadini e Amministrazione finanziaria presenta una relazione semestrale al ministro dell'Economia e delle Finanze.

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Il provvedimento dell’Agenzia

  • Dunque, “acquisito il parere favorevole del Garante del contribuente” come specificato nella nota dell’Agenzia, martedì 20 maggio è stato emanato un provvedimento che ha accertato l’irregolare funzionamento dell’attività occorso quattro giorni prima. Più precisamente, “l’articolo 1 del decreto legge n. 498/1961 dispone che nei casi in cui gli uffici finanziari non siano in grado di  funzionare regolarmente a causa di eventi di carattere eccezionale, non riconducibili a disfunzioni organizzative dell’Amministrazione finanziaria stessa, i termini di prescrizione e di decadenza nonché quelli di adempimento di obbligazioni e di formalità previsti dalle norme riguardanti le imposte e le tasse a favore dell’erario, scadenti durante il periodo di mancato o irregolare funzionamento”, vengono “prorogati”. Già, ma fino a quando?

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I nuovi termini

  • Le scadenze, come previsto dall’articolo 1 del decreto appena citato, sono prorogate “fino al decimo giorno successivo alla data in cui viene pubblicato il provvedimento di irregolare funzionamento”. Essendo stato pubblicato, come detto, martedì 20 maggio, i termini sono prorogati a venerdì 30 maggio compreso: questa è la deadline da tenere a mente per contribuenti e professionisti che, causa disservizi, non sono riusciti a rispettare le scadenze fiscali e contributive al 16 maggio.

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