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Pasqua, una famiglia su due taglia la spesa per il pranzo. Ecco cosa ci sarà in tavola

Economia
Ansa/Ipa
Unioncamere, boom di prenotazioni per Pasqua e ponti
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Unioncamere, boom di prenotazioni per Pasqua e ponti
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Introduzione

Il pranzo di Pasqua è sempre una delle occasioni di convivialità più amate della tradizione in Italia. Quest’anno gli italiani festeggeranno in due modi quasi opposti. Da una parte, quasi la metà, il 42%, limiterà le spese pasquali al minimo indispensabile e circa 10 milioni non prevedono nessun menù speciale. Dall'altra ci sono 10 milioni che approfittando del lungo ponte e della chiusura delle scuole andrà in vacanza e altri 8 milioni che pranzeranno in ristorante e agriturismi e potranno sostenere spese extralusso per allestire il menù pasquale. Nel complesso però la parte che spenderà di più non riuscirà a compensare i mancati consumi dell’altra metà più attenta al risparmio.

Quello che devi sapere

Meno dolci nel menù

  • Si comprano meno uova di cioccolato e meno colombe dell'anno scorso; un milione in meno di pezzi per entrambe. Secondo il Centro Studi di Confcooperative, che ha fatto i calcoli, la spesa complessiva per le festività raggiungerà 1,5 miliardi di euro, un incremento di 120 milioni rispetto al 2024 (+8%), ma questo aumento puramente nominale è un'illusione ottica creata dall'effetto inflazione per cui i consumi reali scenderanno: si compreranno meno prodotti a un prezzo più alto.

Per approfondire: Pasqua, rincari fino al 30% sul prezzo di uova e colombe. Aumenti anche per carne e fiori

Meno dolci nel menù

Preoccupano i dazi

  • Secondo Confcooperative a pesare sulle scelte dei consumatori è soprattutto la preoccupazione sulla minaccia dei nuovi dazi e la situazione geopolitica che "sta generando un clima di profonda incertezza che influenza direttamente i comportamenti di consumo".

Per approfondire: Pasqua 2025, ecco quali sono le mete gastronomiche più apprezzate

Cosa si mangia

  • Sulle tavole degli italiani che potranno godersi la Pasqua con qualcosa di speciale ci saranno agnello e capretto (due tavole su tre), pesce sulla tavola del venerdì santo. Resta forte la preferenza per la qualità e la tradizione: il 65% degli intervistati dichiara di voler privilegiare prodotti di eccellenza, anche se in quantità ridotte, piuttosto che orientarsi verso acquisti di massa di qualità inferiore. Regge la tradizione dei dolci regionali fra questi la pastiera napoletana mantiene il primato nel carrello dei dolci.

Per approfondire: Dolci di Pasqua originali, 10 ricette facili e gustose

Pranzo di Pasqua a casa per 8 italiani su 10

  • Il pranzo di Pasqua sarà a casa per otto italiani su dieci (80%), tra quanti lo passeranno nella propria abitazione e chi in quella di parenti e amici, con una media di sei persone a tavola e una spesa di 82 euro a famiglia, in aumento del 9% rispetto allo scorso anno. Come rileva un'indagine Coldiretti/Ixè, ci sarà anche un 11% che sceglie un ristorante o un agriturismo per trascorrere la ricorrenza, mentre un 4% ha in programma un picnic all'aperto "nonostante le previsioni meteo non rassicuranti e il resto deciderà all'ultimo".

Per approfondire: Pasqua 2025, per gli italiani pranzo a casa e grappa dopo il pasto

Quanto si impiega per preparare

  • Per preparare il pranzo di Pasqua si impiegheranno - rileva l'organizzazione agricola - mediamente 1,9 ore, con la maggioranza del 54% che conterrà l'impegno tra una e tre ore, un 22% che farà tutto nello spazio di un'ora, un 7% che si spingerà fino a cinque ore e un 3% addirittura a otto. Il resto prenderà piatti già pronti o ordinerà d'asporto. Restano però - segnala Coldiretti - notevoli differenze territoriali nelle abitudini degli italiani: al Sud la media per la preparazione del pranzo sale a 2,2 ore, con la percentuale di coloro che cucinerà fino a 5 ore che raddoppia rispetto al dato nazionale; gli abitanti del Nord Ovest sono, invece, quelli che faranno il maggior ricorso ai piatti pronti.

Quanto si impiega per preparare

Menù tradizionali i più amati

  • A tavola, aggiunge Coldiretti, vincono i menu della tradizione con le uova grandi protagoniste: gli italiani ne consumeranno circa trecento milioni, sode o nelle ricette tipiche delle varie regioni. Anche l'agnello non mancherà tanto da essere servito in quasi la metà delle case (44%), con una netta preferenza per quello made in Italy.

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Nessun rincaro per carciofi e fave

  • Secondo i consigli de La Borsa della Spesa, il servizio settimanale di Bmti e Italmercati Rete di Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit per acquisti stagionali e convenienti per le feste di Pasqua, non ci sono rincari per carciofi e fave, tra i prodotti must della settimana in vista delle tradizionali gite fuori porta dei prossimi giorni. Nonostante la richiesta più sostenuta e il maltempo di questi giorni, hanno prezzi all'ingrosso regolari, rispettivamente intorno a 1,30 euro al kg e da 0,20 a 0,50 euro al pezzo, a seconda della varietà.

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Il borsino della spesa

  • Tra la frutta, nell'attesa di quella estiva, le fragole segnano prezzi ancora in calo rispetto alla scorsa settimana. Stabili le mele, bene i kiwi italiani. Vantaggiosi i listini della cicoria, la cui produzione non ha subito danni nonostante il maltempo. Tra i tradizionali prodotti consumati in questi giorni, attivano le patate novelle, come anche i piselli freschi. Per quanto riguarda il pesce, le attività in mare sono state fortemente limitate dal maltempo che hanno impattato lievemente sui prezzi di alcune specie. Tra le più consigliate, le seppie. In leggero aumento, invece, le vongole lupino. Molto abbondanti e a prezzi bassi il tombarello, l'alalunga e il lumachino di mare, molto consumato in alcune zone del sud Italia. Tra le carni più convenienti, infine Bmti segnala il vitellone e il vitello.

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