Manovra, è stretta del governo sulle modifiche. Da Irpef a turnover PA, cosa può succedere

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Introduzione

Poche settimane e la Legge di Bilancio 2025 approderà in Aula alla Camera, dove è attesa per il 15 o per il 16 dicembre. I tempi stringono e la mole di lavoro è grande: i deputati della Commissione Bilancio dovranno approvare un testo definitivo partendo da migliaia di emendamenti. Nello specifico 3.200, che sono quelli rimasti dopo il vaglio di ammissibilità.

 

Adesso è il momento di una nuova tagliola: già mercoledì 20 novembre le modifiche ammesse non dovranno superare le 600. I partiti, a partire da quelli di maggioranza, dovranno dunque scegliere le loro priorità.

Quello che devi sapere

Il turnover nella P.A e l’esclusione di militari e polizia

  • Alcuni temi sono trasversali e mettono d’accordo tutte le forze del governo Meloni, tanto che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha già aperto alle richieste degli alleati, fornendo le sue indicazioni su cosa sarà da modificare, anche guardando ai pareri formali che il Mef dovrà dare sugli emendamenti che poi andranno finiranno in votazione. Tra questi, salvo sorprese dell’ultimo momento, ci sarà l'esclusione del personale militare e delle forze di polizia dal blocco parziale del turnover nella Pubblica Amministrazione. Sul punto c’è convergenza nell’esecutivo: lo chiedono unite Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega.

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Il semestre di silenzio-assenso per Tfr a previdenza complementare

  • La maggioranza di governo è poi intenzionata a riaprire il semestre di silenzio-assenso per conferire il Tfr alla previdenza complementare. Sul punto però potrebbe esserci qualche difficoltà in più, perché la questione delle coperture non è ancora del tutto definita e la modifica andrebbe a togliere risorse al fondo dell'Inps sul quale viene versato il Trattamento di fine rapporto

Le richieste di Fratelli d’Italia

  • Il partito della presidente del Consiglio sembra anche intenzionato a spingere su altre tre misure: da un lato c’è il finanziamento per gli specializzandi di area non medica, dall’altro il bonus tempo libero per i ragazzi delle fasce a rischio e il supporto degli orfani

Le richieste di Forza Italia – il taglio dell’Irpef

  • Forza Italia guarda con priorità a una misura più ampia, più volte promessa in eventi elettorali: il taglio dell’Irpef per il ceto medio. Una nuova sforbiciata che dovrebbe arrivare sui redditi attorno ai 50mila euro lordi all'anno. Un intervento che “si fa sentire”, perché arriverebbe “fino a ben 627 euro all'anno", spiega il responsabile Dipartimenti del partito, Alessandro Cattaneo. Per gli azzurri è importante riuscire a portare a casa questo successo, con cui "per la prima volta dopo tanto tempo” si andrebbe a “restituire qualcosa" alle fasce reddituali interessati

Una mossa per stimolare l’economia

  • La convinzione è che con il taglio delle aliquote Irpef si stimolerebbe anche l'economia, visto che "la classe media rappresenta il motore produttivo, economico e sociale del nostro Paese e perciò va incoraggiata e sostenuta", dice Cattaneo

L’incognita risorse del concordato preventivo biennale

  • C’è però una grande incognita che pesa anche su questo dossier: il ritocco dell'Imposta sul reddito delle persone fisiche resta vincolato alle risorse in più che verranno dal concordato preventivo biennale, il patto dei contribuenti con il Fisco i cui termini sono stati riaperti fino al 12 dicembre. E infatti Giorgetti è chiarissimo: "Quando li vedrò, decideremo come usarli. Prima vedere i soldi, poi vedere come usarli". Un'idea più precisa del gettito complessivo (la prima tranche ha dato 1,3 miliardi) si avrà solo tra un mese circa

Un tesoretto (scarso) da soli 120 milioni di euro

  • Il tempo è lo stesso che il governo intende utilizzare per presentare il suo (maxi) emendamento destinato a raccogliere le richieste che rimarranno fuori. È molto probabile che saranno un bel po', visto che il tesoretto a disposizione per le modifiche parlamentari, da dividere tra maggioranza e opposizione, si ferma solamente 120 milioni di euro

Le criptovalute

  • Parlando con i deputati, il ministro Giorgetti aveva anche già aperto a una riformulazione della tassa sulle criptovalute, che proprio il suo partito vorrebbe ribassare dal 42% previsto in Manovra

Gli altri fronti aperti

  • Anche Noi Moderati ricorda le priorità dei suoi emendamenti: aumentare gli stipendi dei giovani sotto i 30 anni, sostenere il fondo di garanzia per le Pmi che investono e per quelle in difficoltà che crescono, dare la possibilità a infermieri e specializzandi di fare libera professione fuori dall'orario di lavoro. Le opposizioni vanno avanti sui loro temi, tra cui salario minimo e sanità.

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