Boom di entrate fiscali e contributive, ecco i possibili effetti sulla Manovra
EconomiaIntroduzione
Si alzano le entrate fiscali e contributive nei primi nove mesi dell'anno e si allenta la pressione sul governo in vista della sessione di bilancio che sta per entrare nel vivo alla Camera.
Dopo le inammissibilità degli emendamenti si passa ai ripescaggi e rientrano in pista due temi caldi: uno di maggioranza, cioè la riapertura del semestre di silenzio-assenso per conferire il Tfr, e uno delle opposizioni, ovvero il salario minimo
Quello che devi sapere
Entrate in crescita
- L’erario – fa sapere la Ragioneria dello Stato – ha incassato 33,5 miliardi in più nei primi nove mesi dell'anno. Imposte e contributi portano un +5,6% di gettito. Solo il fisco fa incassare 27,9 miliardi, con una crescita del 6,5% rispetto all'anno scorso, mentre il gettito contributivo frutta 5,5 miliardi in più crescendo del 2,9%. Influiscono positivamente gli incassi dell'Irpef, molto probabilmente legati alla maggiore occupazione, ma anche le imposte pagate sul reddito e sugli utili delle società. Segnano poi una crescita del 29%, con un aumento che vale 2,4 miliardi, gli incassi relativi all'attività di accertamento e controllo, nei quali vengono contati anche i versamenti della rottamazione quater. Questi numeri non sanno però fare ulteriore chiarezza sulle coperture relative alle modifiche alla manovra. Il buon andamento delle entrate fa comunque esultare la maggioranza, in particolare Fratelli d’Italia
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Da dove vengono le entrate
- Sono in crescita le imposte anche per gli enti territoriali che valgono un maggior incasso di 2,8 miliardi. L’incremento vale soprattutto per le regioni, che vedono lievitare di 1,6 miliardi il gettito dell'Irap (+8,3%) e di 885 miloni (+8,6%) quello della propria addizionale. L'Irpef comunale invece vede una crescita dell'8,2% ma vale solo 335 milioni in più, aI quali si aggiungono 70 milioni di maggior gettito dall'Imu (+0,7%). La fetta più importante è ovviamente rappresentata dal gettito dei tributi nazionali. Sono passati dai 393 miliardi del gennaio-settembre 2023 ai 418,6 dei primi nove mesi di quest'anno. In cassa sono finiti così 25,5 miliardi di euro in più. Buon andamento ha dato l'Irpef e in particolare l'impatto delle ritenuti di lavoro che hanno garantito 12,2 miliardi di maggior gettito, compensando un calo di 451 milioni legato all'autotassazione
L'andamento di imprese e società e l'effetto dell'aumento dei tassi
- Scorrendo i dati si scopre anche il buon andamento dei risultati delle imprese e società: l'Ires ha dato il 10,2% in più, contribuendo con oltre 3 miliardi di maggiori versamenti, l'imposta sugli utili distribuiti è balzata del 25,2% fruttando quasi un miliardo in più. L'aumento dei tassi, che per lo Stato rappresenta sempre un maggior esborso nel pagamento degli interessi sui titoli di Stato, ha però avuto un effetto positivo sull'imposta sostitutiva che si applica sui redditi da interessi e da capitale: l'erario ha beneficiato di 5,8 miliardi di gettito in più, +74,3%. Il contributo delle imposte indirette sul maggior gettito è stato di 6,8 miliardi (+4%) con l'Iva a farla da padrone con i 5,1 miliardi versati in più (+4,3%)
La reintroduzione del salario minimo legale
- Intanto, le opposizioni segnano un primo risultato nella Manovra: l'emendamento unitario presentato da Pd, M5S, Avs, Az e Iv, che punta a introdurre una disciplina sul salario minimo legale, è stato riammesso nella lista di quelli che verranno esaminati dalla Commissione Bilancio della Camera. Dopo essere stato dichiarato inammissibile per materia, è rientrato dopo il ricorso presentato dai partiti e accolto dalla Commissione
I temi dell’opposizione
- Il salario minimo è uno dei 5 temi sui quali l'opposizione prova a muoversi compatta in risposta alla legge di bilancio del centrodestra. Gli altri sono la sanità pubblica, anche con la richiesta di abolire il tetto alle assunzioni, l'estensione dei congedi paritari, l'automotive, la ricostruzione dell'Emilia Romagna. Il Pd al Senato denuncia anche il "totale disimpegno nel contrasto a mafie e corruzione" nella legge di bilancio, visto che sono stati quasi azzerati il fondo di sostegno alle PA che subiscono minacce e quello per il sostegno ai Comuni commissariati per mafia, mentre in un provvedimento collegato viene abrogato il rating di legalità promosso da Anac, lo strumento per garantire trasparenza negli appalti
Ammesso l’emendamento sul rafforzamento dei fondi pensione
- Tra gli emendamenti riammessi - circa 70 sui 1300 cassati - c'è anche quello caro a Lega e FdI che punta al rafforzamento dei fondi pensione. Propone l'apertura di un nuovo semestre per la scelta da parte del lavoratore di spostare il trattamento di fine rapporto dall'azienda alla previdenza complementare con la regola del silenzio-assenso. In assenza di un'indicazione da parte del lavoratore, passati i 6 mesi, il datore di lavoro trasferisce il Tfr ai fondi pensione
Le prossime tappe
- Anche l'emendamento di Noi Moderati sullo stesso tema è stato riammesso, perché gli interventi sono "coerenti rispetto alle misure in materia di previdenza complementare" contenute nella legge di bilancio. Con tutta probabilità gli emendamenti salvati finiranno nella lista dei segnalati, cioè quelli su cui puntano i partiti, attesa per mercoledì alle 12. Una prima tranche dei 600 attesi arriverà già nella giornata di domani, martedì. Probabilmente servirà un'ulteriore scrematura prima di arrivare al numero definitivo di quelli che verranno messi in votazione
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