Aree interne, il piano del governo contro lo spopolamento: trasporti, salute e scuola
EconomiaIntroduzione
Nei mesi scorsi Palazzo Chigi ha approvato il Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne (PSNAI), un documento - ora disponibile - dedicato a coordinare il supporto finanziario rivolto a questi territori e al miglioramento dei loro servizi. Le principali linee d'intervento riguardano diversi aspetti. Nell'immagine di copertina: l'area interna dei Monti Dauni, che riunisce 29 Comuni della provincia di Foggia.
Quello che devi sapere
Pnrr, cosa sono le aree interne
Il Pnrr definisce le aree interne come “un’ampia porzione del territorio nazionale, che, sebbene ricca di risorse, ambientali e paesaggistiche, culturali e del saper fare locale, ha subito gradualmente nel tempo un processo di marginalizzazione che si è tradotto in declino demografico, calo dell’occupazione e uso e tutela del suolo non adeguati". E ancora, nel documento si parla "di centri di piccole dimensioni, individuati quali aree distanti da centri di o'erta dei servizi essenziali dell’istruzione, della salute e della mobilità, assai diversificati al loro interno e con forte potenziale di attrazione”.
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L’Accordo di Partenariato
Nel 2022 è stato formalizzato in via definitiva l’Accordo di Partenariato 2021-2027, che ha dato continuità alla Strategia nazionale per le Aree interne, sulla quale far convergere risorse europee. Di conseguenza è proseguita l'impostazione relativa alle strategie territoriali già in corso nel ciclo 2014-2020. In questi primi sei anni sono state finanziate 72 aree interne nella Strategia Nazionale con 281,2 milioni di euro.
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Nella nuova programmazione 310 milioni e 56 aree in più
Per la programmazione 2021-2027 lo Stato ha confermato l’attenzione verso le aree interne garantendo le necessarie risorse finanziarie tramite lo stanziamento di ulteriori 310 milioni di euro. Alle 72 Aree Interne definite nel periodo di programmazione 2014-2020 si sono aggiunte 43 nuove aree finanziate con risorse nazionali e regionali, alle quali si devono aggiungere ulteriori 13 nuove aree individuate dalle Regioni, che beneficeranno di sole risorse regionali
Un po' di dati sulle nuove aree interne
Le 56 nuove aree interne comprendono 764 Comuni con poco più di 2 milioni di abitanti, interessano un territorio di circa 38mila kmq e rappresentano: il 9,7% dei Comuni italiani e il 20% dei Comuni classificati come aree interne; il 3,5% della popolazione nazionale e il 15,3% della popolazione residente nei Comuni classificati come aree interne; il 12,73% di tutta la superficie nazionale e il 21,6% del totale della superficie di tutte le Aree interne italiane
Zone ad alto tasso di declino
In queste stesse aree risiedono circa 13,325 milioni di persone, circa un quarto della popolazione residente in Italia. Tra 10 anni, nel Mezzogiorno quasi il 90% di questi comuni subirà un calo demografico, con quote che raggiungeranno il 92,6% nei Comuni Ultraperiferici. Le previsioni del medio periodo, inoltre, danno un quadro ancora in peggioramento, con quote di Comuni in declino che, tra 20 anni, raggiungeranno il 93%. La situazione appare migliore per le aree interne del Centro-nord (dove comunque si prevede il 73,3% dei Comuni in declino)
I macro temi da implementare
Il documento governativo fornisce le linee guida per implementare interventi mirati per le specificità di ciascun territorio, che si articolano su tre macro-temi: trasporti, salute e scuola
1) Trasporti
Vengono citati la necessità di potenziare e ripensare l’offerta di servizi locali e il miglioramento della mobilità, sia interna che verso i centri urbani: si punta così a ridurre i tempi di spostamento e ad aumentare i collegamenti. ad esempio con servizi a chiamata o autobus più piccoli, il finanziamento della manutenzione delle infrastrutture e l’implementazione di piattaforme
2) Scuola
Per quanto riguarda la scuola, il documento fa riferimento soprattutto a cinque punti:
- Allineare gli indirizzi scolastici alle specifiche esigenze del territorio, con focus su percorsi professionalizzanti, ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, educazione all'imprenditorialità e prevenzione dell'abbandono scolastico;
- Potenziare le competenze tramite percorsi extracurricolari;
- Formazione dei docenti e creazione di poli formativi innovativi;
- Digitalizzazione e utilizzo delle tecnologie per ridurre l'isolamento delle scuole;
- Miglioramento delle infrastrutture scolastiche: mense, palestre, asili nido e sicurezza degli edifici
3) Sanità
In merito alla sanità si fa cenno a diversi interventi, fra cui l’introduzione di Case della Comunità e ambulatori con medici e pediatri di base, che puntino a garantire accesso equo ai servizi sanitari. Fra le azioni da seguire ci sono:
- Riqualificazione o realizzazione di strutture sanitarie;
- Integrazione dei servizi per soddisfare gli standard D.M. n. 77;
- Potenziamento della guardia medica;
- Incentivi e alloggi per medici e infermieri;
- Foresterie per il soggiorno temporaneo del personale
Si fa inoltre riferimento all'Infermiere di Famiglia o Comunità (IfoC), che fornisce assistenza infermieristica personalizzata, e all'Unità di Continuità Assistenziale (UCA), cioè un’équipe mobile distrettuale che supporta la gestione di pazienti con complessità clinico-assistenziali, intervenendo temporaneamente per facilitare la presa in carico da parte dei professionisti locali.
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