Immobiliare, a Milano aumentano case in vendita: +16% in un anno. Prezzi verso il culmine
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A livello nazionale le richieste di mutuo nei primi tre mesi dell’anno sono cresciute dell’1,9%, mentre a marzo il confronto annuo fa segnare +6,9%: potrebbe essere un segno di una maggiore tendenza alla vendita. Lo dicono i dati della centrale rischi finanziari, la Crif, che saranno completi il 10 giugno
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- La Crif, la centrale rischi finanziari, ha rilasciato i dati in merito all’andamento dell’immobiliare. Secondo quanto emerso sta aumentando la disponibilità di immobili in vendita e in affitto
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- I dati non sono tuttavia ancora completi: il 10 giugno arriveranno i numeri ufficiali delle Entrate sulle vendite tra gennaio e marzo. Nel frattempo, si può dire che le richieste di mutuo nei primi tre mesi dell’anno sono cresciute – anche se di poco – dell’1,9%. A marzo il confronto annuo fa segnare +6,9%
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- Questi numeri non possono essere considerati un aumento proporzionale delle vendite perché la percentuale di istruttorie rigettate dalle banche è stata alta, ma lasciano intendere che nel mercato c’è dinamismo
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- Per quanto riguarda le quotazioni si può notare una lieve crescita: a fine aprile i prezzi richiesti sul territorio nazionale sono aumentati dell’1,5% su base annua. Lo spiega il portale idealista.it, che individua andamenti molto diversificati: i prezzi richiesti a Milano e a Roma sono stabili, a Torino sono cresciuti dello 0,2% e a Napoli sono scesi dell’1,5%. Come precisa Il Corriere della Sera, si tratta però di prezzi richiesti (all’inizio della trattativa, quindi) e non conclusivi
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- Mentre a livello nazionale le case in vendita sono aumentate del 3% nel primo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2023, a Milano l’incremento è del +16%. Potrebbe essere dovuto alla cosiddetta “presa di beneficio”, cioè al fatto che i prezzi siano arrivati al culmine e che si decida di vendere prima che la bolla si sgonfi
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- Quest’anno si registra una maggiore propensione a scegliere i tassi fissi dei mutui rispetto ai variabili. Per un finanziamento al 70% del valore dell’immobile i fissi a 20 e 30 anni si attestano attorno al 3,5% effettivo, per i variabili si arriva oggi al 4,9%. Come ricorda Il Corriere, per un mutuo da 150mila euro a 30anni significa pagare con il fisso 629 euro, con il variabile 743 euro
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- Gli affitti vedono i canoni su base annua aumentati del 13,3%, con Milano sotto la media (segna +6,8%, in parte perché non c’è possibilità di far alzare ulteriormente le cifre). La capitale, Roma, segna +16,3%
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- I giovani, ricorda Il Corriere, potrebbero essere indotti da un eventuale calo dei tassi a usufruire delle agevolazioni sui mutui ad alto tasso di copertura erogabili con garanzia statale. Le banche inoltre offrono agevolazioni anche a chi acquista immobili ad alta efficienza energetica: i tassi sono scontati da 10 a 50 centesimi rispetto a quelli praticati ordinariamente