Bollette gas tra mercato libero, tutela o placet: come capire il proprio tipo di contratto
Anche con la fine del regime tutelato gli operatori forniscono in bolletta tutti i dettagli relativi al pagamento, ma spesso è difficile individuarli e recuperarli nel documento. Ecco una guida con istruzioni pratiche per capire che tipo di fornitura è attiva
- Le novità prodotte dallo stop al mercato tutelato del gas (dal 1° luglio scatterà quello per la luce) potrebbero disorientare il consumatore al momento della ricezione della bolletta. Ecco una guida per orientarsi nella lettura della fattura e capire quanto si sta pagando e per cosa
- Attualmente la tutela “resiste” solo per alcune tipologie di persone come anziani over 75, percettori di bonus sociali e coloro che versano in situazione di particolare fragilità economica o sociale
- Per tutti gli altri clienti la bolletta indica se è attivo un contratto del mercato libero o di placet, un regime transitorio in vigore per chi nel 2023 non ha aderito ad alcuna offerta
- Come evidenzia il servizio digitale Switcho, a inizio anno i clienti vulnerabili dovrebbero aver ricevuto una lettera informativa sul passaggio dalla Maggior tutela alla Tutela della vulnerabilità. La modifica del nome non equivale a un cambio del gestore nè a come interpretare la fattura sui consumi di gas
- Anche i clienti non vulnerabili che nel 2023 pagavano la bolletta all'interno del regime tutelato dovrebbero aver ricevuto una lettera informativa sul passaggio dalla Maggior tutela alla formula Placet
- Nella prima fattura del gas, così come in quelle successive, il gestore indica se il regime in corso rientra nella tutela o nel placet. Sono presenti poi altre informazioni come il codice dell’offerta, la durata del contratto, il consumo basato sui 12 mesi passati e la spesa stimata sui prezzi di mercato attuali
- La “Spesa per la materia gas naturale” si compone del corrispettivo fisso e di quello gas. Queste voci variano se il regime è di tutela, Placet o mercato libero. Il corrispettivo fisso copre i costi sostenuti dal fornitore per l’acquisto e la commercializzazione del gas ed è una sorta di “canone” mensile. Il corrispettivo gas invece indica quanto costa ogni singolo metro cubo consumato
- Nella Tutela della vulnerabilità, i corrispettivi gas e fisso sono stabiliti dall’autorità. Per le offerte Placet la quota fissa viene stabilita dal singolo operatore e la forbice di prezzo è più variabile. Il corrispettivo invece viene fissato dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera). Nel mercato libero sia il corrispettivo fisso che il corrispettivo gas sono stabiliti dal fornitore
- In secondo luogo la bolletta del gas è composta da voci che restano immutate anche in presenza di contratti diversi. Tra queste la spesa per il trasporto e la gestione del contatore, gli oneri di sistema e le accise, l’addizionale regionale e l’Iva (passato dal 10 al 22%). Sono fisse inoltre il codice del Punto di riconsegna (Pdr) che traccia il contatore e quello cliente che identifica il contratto
- La bolletta indica infine se i consumi sono reali o stimati in base alle abitudini dell’utente. Spesso nella fattura i consumi sono accompagnati da una tabella che riporta tutte le letture. L’auto-lettura sul valore dei consumi evita il rischio di ricevere maxi-bollette frutto di una stima errata da parte del gestore