Bonus terme, ipotesi credito imposta da 250mila euro per riqualificare gli impianti
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Due emendamenti della maggioranza al decreto di modifica del Pnrr mirano a introdurre un credito d’imposta pari al 50% delle spese di ristrutturazione delle aziende termali. Potrebbe essere riconosciuto per tre anni, dal 2024 al 2026, con un tetto massimo per ogni beneficiario. Chiesta anche la possibilità di sgravi sull’Iva
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- Il governo è al lavoro per istituire un credito d’imposta pari al 50% delle spese di ristrutturazione delle aziende termali. Un’idea per riqualificare gli impianti, sfruttando le possibilità offerte dal Pnrr
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- Alla Camera dei deputati è in discussione il decreto legge con cui la maggioranza ha rivisto il Piano di ripresa e resilienza. Qui, in commissione Bilancio, sono stati depositati due emendamenti uguali, uno di Cannizzaro (Forza Italia) e uno a firma Barabotti (Lega) che prevedono la novità
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- Il bonus, nella volontà dei promotori degli emendamenti, sarebbe destinato a essere riconosciuto per tre anni, dal 2024 al 2026, con un tetto massimo di 250mila euro per ogni beneficiario
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- Da quanto emerso, il credito d’imposta non peserà su Ires, Irpef e Irap, e nemmeno sulla determinazione di calcolo della deducibilità degli interessi passivi
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- Il bonus potrà contare su uno stanziamento di 30 milioni complessivi, da dividere in 10 milioni annui dal 2024 al 2026
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- Per domande e regole di accesso al beneficio si dovrà aspettare un apposito decreto del Mef. Potrebbero volerci due mesi dalla conversione in legge del decreto legge
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- Come spiega Il Sole 24 Ore, se il governo darà il suo via libera nei giorni subito dopo Pasqua (cioè nella prima settimana di aprile) la novità dovrebbe arrivare a fine maggio
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- Oltre al bonus riqualificazione, negli emendamenti si prevede anche la possibilità per le aziende termali di dedurre fino al 2027 l’Iva per i costi finalizzati all’acquisizione, realizzazione, ampliamento, ristrutturazione di immobili destinati all’esercizio dell’attività delle aziende termali
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- Per sviluppare il settore si chiede anche la deduzione per i costi sostenuti dalle aziende per impiantare e ampliare le attività. Sconto Iva chiesto infine per acquisire, elaborare, realizzare o attuare progetti di ricerca e di sviluppo, o i costi sostenuti per il lavoro interinale
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- L’Iva per gli investimenti, si legge nell’emendamento, andrà contabilizzata in un apposito conto separato e sarà sempre detraibile