Assegno inclusione, calendario dei pagamenti e cosa succede se non si comunica l’Isee 2024
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L’Inps ha fatto sapere che da questo mese inizierà a considerare l’Isee 2024 dei beneficiari per valutare gli eventuali rinnovi: questo significa che la domanda rischia di essere sospesa in caso di mancata presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. Per chi presenta o ha già presentato la domanda in questi mesi, il primo pagamento avverrà entro il giorno 15 del mese successivo
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- Quando sarà pagato l'Assegno di inclusione a marzo? L’Inps, con il messaggio n. 835 del 26 febbraio 2024, ha comunica il calendario dei pagamenti. All’interno della stessa nota, l’Istituto ha ricordato ai beneficiari che a decorrere dalla mensilità di marzo, per gli eventuali rinnovi, si inizierà a prendere in considerazione il valore dell’Isee riferito al 2024
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- Questo significa, in altre parole, che qualora la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) non sia stata ancora presentata e non giunga in tempo utile per procedere con l’elaborazione della mensilità, la domanda verrà sospesa fino a quando non sarà disponibile l’Isee 2024
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- Le prossime date dei pagamenti previsti sono: mercoledì 27 marzo; venerdì 26 aprile; martedì 28 maggio; giovedì 27 giugno e sabato 27 luglio 2024
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- Per coloro che hanno presentato la domanda per l’Assegno di inclusione entro il mese di febbraio, con patto di attivazione digitale sottoscritto nello stesso mese, i primi pagamenti, in caso di esito positivo dell’istruttoria, verranno effettuati il 15 marzo con competenza per il mese di marzo (ossia il mese successivo alla sottoscrizione del patto di attivazione digitale), mentre la mensilità di aprile verrà corrisposta il giorno 26
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- Per tutte le domande successive, quelle presentate a marzo, aprile e nei mesi successivi, e accolte positivamente, il pagamento avverrà il 15 del mese successivo
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- L’Inps ha inoltre spiegato che a breve sarà disponibile nella procedura ADI il dettaglio delle causali delle domande respinte. I diretti interessati avranno la possibilità di presentare una richiesta di riesame della domanda: lo possono fare entro 30 giorni dalla data nella quale hanno ricevuto la comunicazione dell’esito
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- Le eventuali domande che dovessero contenere delle omissioni o delle difformità rispetto alla DSU, gli utenti riceveranno una mail o un SMS di notifica
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- Ricordiamo che l’assegno di inclusione, che sostituisce da quest’anno il Reddito di cittadinanza, è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: con disabilità, minorenne, con almeno 60 anni di età, in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione
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- L'importo dell'Assegno di inclusione è composto da una integrazione del reddito familiare fino a 6 mila euro annui, oppure 7.560 annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza
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- L'Assegno di inclusione è richiesto con modalità telematiche all'Inps, che lo riconosce, previa verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni richieste. La richiesta può essere presentata anche presso i patronati e i centri di assistenza fiscale (Caf), previa stipula di una convenzione con l'Inps